Durante questo studio, determino che questi autori rinascimentali hanno lottato con l'incertezza dell'esistenza - però in modi e con metodi diversi. L'esperienza umana crea incertezze che, sembra, nessun capisca di risolvere. Il metodo di scrivere utilizza le competenze degli autori per permettere un senso (una facciata?) di controllo oppure di certezza sull'ambiguità della morte attraverso i legami tra il mondo e la comprensione di divinità. Comunque, sembra che questo processo, in una svolta ironica, complichi questo problema per gli autori perché crea oltre domande invece di soluzioni - è difficile di trovare una fine definita nelle poesie degli questi autori, specialmente di Michelangelo quando si considera la sua preferenza d'isolamento dalla Chiesa. Forse questo processo procuri un senso di sollievo per gli autori nello stesso modo in cui tanti individui ricorrono al processo di scrivere per trovare senso in caos.
Nel futuro, voglio spendere più tempo sullo sfondo di ogni autore per determina se il periodo particolare durante il rinascimento influenza il tono, lo stile, oppure lo scopo delle scritture. Sono curioso nel risposto della Chiesa alle scritture di Michelangelo e gli altri autori, specialmente con l'enfasi di Michelangelo sulla separazione dalle istituzioni. Come si influenzano l'un l'altro per contribuire a questo discorso di morte e ansietà esistenziale? Ci sono altre domande per esplorare che questo studio rileva e che ha valore di spendere il tempo per portare luce all'eredità del rinascimento.