Introduzione al mio studio
Prima del mio studio degli autori rinascimentali - Lorenzo de’ Medici, Michelangelo Buonarotti, Gaspara Stampa, e Tommaso Campanella - capivo il periodo del rinascimento come un'espansione della comprensione dell'esperienza umana. Sapevo che gli artisti si sono focalizzati sullo stile classico, che c'era un interesse nell'antiquità classica e nella forma umana che hanno mantenuto l'enfasi e l'esplorazione sull'umanità del rinascimento. Questo fuoco rende logica l'interessa rilevante sulla divinità e il rapporto con Dio e la Chiesa come risultato il legame inevitabile fra l'uomo e la religione (solidificato sull'età classica).
Comunque, all'inizio del semestre, volevo studiare la scienza del rinascimento. Come uno studente di chimica, sono curioso dell'evoluzione del campo - il linguaggio rilevante agli studi, il dialogo fra accademici, e i successi del periodo. Però, con l'esposizione delle opere degli autori rinascimentali, volevo investigare come il rapporto fra l'uomo e la divinità influenza un rapporto simile fra l'uomo e la terra e fra l'uomo e il corpo. E, con questi rapporti, come si influenzano l'un l'altro?
La presenza e rilevanza del corpo permettono un'investigazione sulla fisicità che ha soddisfatto il mio interesse nella scienza attraverso un incrocio fra l'esperienza umana e la sua incertezza e soggettività - i scienziati speculano sull'esistenza e sull'ordine e le regole di vita nello stesso modo in cui questi autori esplorano l'esistenza e la spiritualità nelle sue opere. In particolare, ho sviluppato un interesse nelle letture di Michelangelo Buonarroti perché mette in questione il corpo come uno strumento per trovare una verità nella complessità della bellezza del mondo. E, con quest'interpretazione avanzata, una miglior intuizione al rapporto con Dio.
Il mio progetto investiga le 302 canzonieri di Michelangelo e le 89 rime di Campanella per trovare momenti di corporalità e come promuovono un ruolo con l'esperienza d'amore. Michelangelo scrive di un'ansietà nell'esistenza e dell'incertezza di morte, la quale mi incoraggia di paragonare le opere di Michelangelo con quelle di Campanella per capire come gli autori diversi scrivono su un soggetto comune: esistenza. In particolare, in quei modi diversi autori incorporano il corpo come strumento per aumentare la comprensione della vita, e poi formano una speculazione del rapporto con Dio e la divinità?
Introduzione alle raccolte degli autori rinascimentali
Lorenzo de’ Medici, Michelangelo Buonarotti, Gaspara Stampa, e Tommaso Campanella scrivono dell’amore, pero lo fanno attraverso diverse strutture che comunicano l’esistenza di multiplo rapporti tra l’amore, il mondo fisico, e l’esperienza umana. Lorenzo scrive d’amore con un’enfasi sull’anima, e stabilisce un rapporto tra l’amore e la spiritualità basa sull’esperienza corporea. In particolare, Lorenzo suggerisce che l’amore non esista senza il dolore e la morte, unendo il corpo e l’anima con ossimori per mettere in contrasto e stabilire un mutualismo tra il dolore, la luce, e la dolcezza. Inoltre, Lorenzo usa spesso la parola “petto,” correlando i sentimenti d’amore e di dolore al centro del copro e come fondamentali all’esistenza umana. Nello stesso modo, le emozioni sono anche una parte dell’anima attraverso la connessione tra l’anima e il cuore, il quale resta nel petto. Dunque, il corpo sia importante per formare quest’idea d’amore e le sue associazioni con dolore e morte perché i sentimenti hanno un baso nella fiscalità del corpo (il che rende universale queste emozioni perché tutti le sentono - e quindi hanno la capacità di capire - le sensazioni corporea).
A fianco di Lorenzo, Michelangelo scrive frequentemente a un amante, strutturando le sue letture come prodotto delle sue esperienze personali. Comunque, lui scrive con un’autorità sopra queste emozioni che rendono le scritture una rappresentazione d’amore per tutti perché le immagini di natura e religione rendono i suoi lavori accessibili attraverso l’incluso di aspetti popolari. Lui usa in particolare “ardi” e “sepolto” in particolare per creare questo accesso perché queste parole rievocano iconografia cattolica attraverso la tomba di Gesù e fiamme (peccato) di desio.
Anche la natura nelle letture di Stampa riflettono le scoperte dell’amore del rinascimento, formulando similmente questi lavori come scoperte delle esperienze umane e della comprensione d’amore, di Dio, e del mondo metafisico. In particolare, la natura comunica un senso d’instabilità e mutevolezza che formano un parallelo ad amore. Queste incertezze e variabilità non permettono qualsiasi soluzione per le avversità (almeno durante la vita), articolato da Stampa che sottolinea diverse forme di verità a fianco dei livelli di complessità di dolore.
Comunque, Campanella usa il linguaggio di natura per creare ed esplorare un rapporto fra Dio e l’amore, e in particolare della bellezza, suggerendo come uno è responsabile per l’altra. Scrive dell’onnipotenza del Dio, il che rende la sua prosa una ricerca per la verità in un modo simile che gli altri scrittori la cercano attraverso il dolore. Mentre tutti gli autori scrivono con entrambi simili e diverse enfasi sull'umanità, provano a trovare certezza in mezzo alla confusione delle emozioni e dell’equilibrio della vita mondiale e spirituale, articolando l'amore come le fondazioni di tutti i conflitti.
Investigo Michelangelo e Campanella, complimentato dagli strumenti digitali di Voyant, in questo studio per capire di più l'accesso di divinità attraverso il corpo e il rapporto con Dio e l'esistenza umana.