L'OTTAVA FIGLIA DI UN RE Cielo di rondiniQuando il sole se ne vaE giugno sa curare ogni nostalgia. Un bicchiere di rumE un amico ridendoMi dice che sei l'ottava figlia di un Re. Lasciarsi cadere come pioggia d'estateSapendo bene che il sole arriveràÈ forse un pensiero quel velo sul tuo viso?L'alba è un liquore che la notte brucerà. La luna è instabile, sembra riflettereQualcosa che si risveglia dentro me. Lasciarsi cadere come pioggia d'estateSapendo bene che il sole arriveràÈ forse un pensiero quel velo sul tuo viso?L'alba è un liquore che la notte brucerà. A volte è semplice basta sorridereAlla luna e a te, l'ottava figlia di un Re. L'ottava figlia di un Re.
RAGAZZA DI CITTÀ Cos'è che ti racconteraiQuando non ti basterai piùCol sole caldo una mattinaCapirai anche tu. Aprile è alle porte ormaiCoi fiori gialli fioriraiE dentro a stanze impolverateScoprirai chi sei. La notte sa di te ogni segretoE in segreto sospiravi un po' nei sogni di caffèRagazza di cittàIl tuo cuore è ancora schiavo di libertà. Dov'è che ti nasconderaiUn rifugio e solo tuE la mattina senza ricordiScoprirai un po' di più. Amori, dolci malattieIl sangue scorre amaro, saiMa come tatuaggi al ventoTe ne scorderai. La notte sa di te ogni segretoE in segreto sospiravi un po' nei sogni di caffè. Ragazza di cittàIl tuo cuore è ancora schiavo di libertà. La notte sa di te ogni segretoE in segreto sospiravi un po' nei sogni di caffèRagazza di cittàIl tuo cuore è ancora schiavo di libertà.
SIGNORINA IN BLU Ehi signorina in blu dov'è che te ne vai?Ehi signorina in blu dov'è che te ne vai?Sorridimi un po', è un giorno splendidoLe strade sono piene di santi e di tabù. Bella Trastevere, qui non c'è nostalgiaNei bar di notte a ridere fra vino e poesiaRicordami così con un bicchiere di ginLe luci dai balconi piano si spengono. E tu vuoi dirmi che negli occhi mieiC'è un sogno maliziosoMa la libertà si paga un po'Ho il cuore di uno zingaro, di uno zingaro. Ooooh cha-cha cha-cha cha-cha-ra-chaaaa. Ehi signorina in blu lo vedi è facileSul Lungotevere ritornare a vivereCon un po' di abilità ed un pizzico di fardSei la più bella attrice di tutta la città. E tu vuoi dirmi che negli occhi mieiC'è un sogno maliziosoMa la libertà si paga un po'Ho il cuore di uno zingaro, di uno zingaro. Chuip chuip chuaaaahChuip chuip chu ahi ahi ahi ahiChuip chuip chuaaaahChuip chuip chuaaaah Ehi signorina in blu dov'è che te ne vai?Ehi signorina in blu dov'è che te ne vai? Sorridimi un po', è un giorno splendidoE ti regalerò il cuore di uno zingaroTi regalerò il cuore di uno zingaro.
BAMBOLE ROTTE Sul muro ancora un profiloE vorrei domandarti chi seiIn quante bambole rotte hai nascosto maiLe mille bimbe innocenti di ieri. Anche il mare ti ascoltaQuando ti perdi e sei tuQuando anche l'ultima lacrimaCadendo ti bacia piano e ti libera.
IL SOLE SI È SPENTO Tu fuggi mentre ioCammino solo, solo come DioE poi ogni nota mi allontana sempre di piùOggi il sole si è spentoPiove dentro di meCorri se vuoi, ohE poi lasciami morirePerché, cosa c'è?Io non voglio più guarire. Malinconia, cosa sei?Un vino amaro ma più dolce di leiChe non sa che ogni nota mi riscalda sempre di piùOggi il sole si è spentoPiove dentro di meCorri se vuoi, ohE poi lasciami morirePerché, cosa c'è?Io non voglio più guarire. E la gente sorride e vaMa non può comprendereChe al mattino il soleSorgerà con me. Come vorrei nel buio lei.
DIVINITÀ Ogni mattina mi prepari il caffèMi guardi negli occhi, hai bisogno di meSarà la paura dell'oscuritàMa ognuno si sceglie la sua divinità. Guardo le nuvole che corronoFiori e fragole non mentonoA volte è dolcissimo comprendereQuel tuo sorriso e quella ruga cheLentamente si fa strada in te. Guardo le nuvole che corronoFiori e fragole profumanoA volte è dolcissimo comprendereQuel tuo sorriso e quella ruga cheLentamente si fa strada in te. Ogni mattina mi prepari il caffèMi guardi negli occhi, hai bisogno di meSarà la paura dell'oscuritàMa ognuno si sceglie la sua divinità.Ma ognuno si sceglie la sua divinità.Ma ognuno si sceglie la sua divinità.
SCRIVI ANCORA POESIE E' mezzanotte ormaiMa vuoi mangiare un po'Hai sempre fame, tuE non è lo stomaco. Le facce alla TVUn po' ti somiglianoSorridono peròSai quanto fingono. Eppure tu lo saiMa ti ostini a fingereRimani immobileInvece di correre. C'è un'alba fragileCome le tue mareeChe sembran muoversiSolo per confonderti. Ma cosa vuoi che siaSe ti sei persa un po'Il tempo è un bugiaPer chi è romantico. C'è un'eco sottileNelle tue nostalgieTi sei arresa, amica miaO scrivi ancora poesie?
CANI RANDAGI Oggi è un giorno malinconicoIl cielo ti fa filosoficoLondra a volte sembra così piccola. Il fiume non ti dice mai chi seiSi muove lento per i fatti suoiEd io sempre un po' più lunaticoMi affido al gusto di un alcolicoUna bottiglia scura dentro a un pubLe ombre avvolte attorno alla città. Lo specchio dietro al bancone saSegreti e consumate realtàNascoste dalla nebbia di questa città. Tu che rubi dalle mie manieVizi che non potrai mai fare tuoiPer difendere una vanitàChe non ti nutre né ti dissetaSiamo figli di una nostalgiaDue mondi rubati alla poesia. Oggi è un giorno malinconicoMa non ho fretta e il vento è tiepidoQuanti colori fuori dal telefono. Ridi forte, amico mioCopri questo stupido brusioChe è la somma di mille malieDue whisky ancora per cacciarle viaC'è un tramonto splendidoBasta guardare dietro l'angolo.
OMBRE, NEBBIA & CAFFÈ Sole caldo di ottobreOmbre, nebbia e caffèSotto gli occhi la notte è ancora un riflesso che parla per me. Luce bianca del giornoOscilla, fiera di séAppartiene ad un sogno che non lascia tracce, tanto è fragile. Respira piano, mia dolce MarìSciogli i capelli e poi siediti quiLungo la sera, sulle sponde del mareDove ogni notte al tuo fianco mi posso abbandonare. Tu sorridi ma è veroLa nostra instabilitàÈ solo un gomitolo scuro che a prenderlo in mano si scioglie già. Certo, è solo un ricordoFumo grigio di cittàParigi adesso è un vestito che si lascia indossare senza vanità. Respira piano, mia dolce MarìSciogli i capelli e poi siediti quiLungo la sera, sulle sponde del mareDove ogni notte al tuo fianco mi posso abbandonare. Respira piano, mia dolce MarìSciogli i capelli e poi siediti quiLungo la sera, sulle sponde del mareDove ogni notte al tuo fianco mi posso abbandonare.
DORIANGRAY Sai che non sei più una novitàE pensi un po' che sia colpa dell'etàOgni piroetta ti stravolge e ti diciChe te lo meriti Ma tu dove sei?Dove sei?Dove sei? Vivere all'estero non fa più per teTroppe anime da sorprendereUn sogno alcolico ti fa ancora sorridereSei come un vino amabile Ma tu dove sei?Dove sei?Dove sei? Ehi ehi ehi, sì!Ok, per una volta davveroSmetti di cercare il siero al tuo io veroSincero, serio, è un mero consiglioOgni bisbiglio è uno sbadiglio sul tuo alter ego neroBieco tentativo per un nuovo mordi e fuggiSe distruggi ogni cosa di buono per sentirti vivoPrimo in bivio di ogni bivioPrimo al bivio di ogni privoCatetere di vita in battere a latereLettere becere di tutte le tue maschereVattene da te stesso, guardati più spessoCiò che ti sei concesso è da sempre lo stessoAmmesso l'errore ma non un attimo primaRisali la china, il tuo arrivo non è più in cimaMima un “ok”, dimmi dove sei allo specchioChe ti darà del lei perché lo sai che sei vecchio. Ma tu dove sei?Dove sei?Dove sei?
PIOGGIA D'INVERNO Dov'è la luce dei tuoi occhi?Non c'è sole senza di te. Nuoti nella pioggia d'invernoFuggi nei ricordi che sai non torneranno mai. Nell'alba di un'estate il mare mormoraAgli occhi della luna che lenta scivolaUn'altra carezzaUna lacrima che vola nella brezzaDella sera e vive in te.
BAMBINI CATTIVI Il paradiso non è posto per noi bambini cattiviQuante affinità ci seducono. Scende l'oscurità e noi siamo felici, non vediQuanta sensualità ci perseguita. Rotta la cornice, ti dirò chi seiUn pagliaccio di seta come noi.
LA VERITA' Mio padre una mattina mentre mi parlava rise e un po' di séDentro di me rimase come fumo in un camino E quel sapore di quotidianità che poi mi sembrava solo un sognoE c'ho messo un bel po'A capire che non so la verità. Era già la primavera e mia madre con quegli occhi da bambinaMi chiedeva, “vuoi ancora del caffè?”“Amore mio, non ti scordare di portare fuori il cane che più tardi pioverà”E domenica chissà chi vincerà. E non sai quanto ti mancheràQuel caffè, la tua cittàMentre i giorni si rincorrono. Col profumo della sera, della prima pioggia che certo non laveràNon laverà la voglia di saltare scuolaDi perdere qualche ora a rimandare un po' un futuro troppo incertoMa non riusciremo maiA capire che non c'è una verità. La signora dei giornali, con quei maglioni troppo ugualiTi dirà che tempo fa, “sono i calli dell'età”“Amore mio, non fare tardi, cogli un fiore per far pace che vedrai non dureràSai tua madre come fa, le passerà”. E non sai quanto ti mancheràQuel giornale, la tua cittàMentre i giorni si rincorrono. E tu stai solo sognandoForse stai solo sognando.
L'ULTIMO BALLO DI MARGOT L'ultimo ballo di MargotIl giorno bussa giàLa scusa dell'amoreLa fa sorridere. Due rose rosse piangonoNell'oscuritàMa i fiori della stradaNon appassiscono.