Mercato Ittico Cesenatico
Via Matteucci 31 - 47042 Cesenatico
Telefono 0547 / 673917 Cell. 3488553377
Email: cofac.itticomingolini@gmail.com
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Possiamo affermare che Cesenatico nasce contestualmente assieme al suo porto. I primi insediamenti popolativi avvenero circa a metà del III Sec. a.C. ma solo molto tempo dopo, a seguito di continue opere di bonificazione, si rese necessaria la costruzione di un vero porto per le attività di pesca e di trasporto.
Le saline rappresentarono per molto tempo una fonte economica notevole, tale da indurre la Città di Cesena (proprietaria del territorio di Cesenatico) a costruire un porto che desse ricetto alla flotta di imbarcazioni da pesca e da trasporto.
L'incarico fu affidato a Leonardo da Vinci (1502).
La conformazione idrogeologica del territorio attorno al porto generò negli anni successivi notevoli problemi per la salubrità della vita, al punto che si decise (dopo circa un secolo )di trasferire le saline e riabilitare la viabilità del porto che nel frattempo aveva perso di efficacia.
All'epoca la già consistente attività commerciale legata alla pesca avveniva nelle "botteghe del pesce" ed era regolamentata da precise norme di carattere logistico e sanitario.
Costruzioni troncoconiche in muratura, scavate nel terreno, venivano riempite di neve pressata (il ghiaccio così ottenuto durava da un anno all'altro) , così da poter essere utilizzate come ghiacciaie per il pesce. Ancora oggi a Cesenatico, debitamente restaurate, sono visibili nella Piazzetta delle Conserve.
Un'altra testimonianza del commercio ittico ci arriva da una tavola tariffaria, dei prezzi, prodotta dalla Città di Cesena nel 1730.
Così disposta l'attività economica del settore ittico perdura per molti anni sviluppando nel tempo figure come: il grossista, il dettagliante, il commissionario, il mandatario, l'astatore, gli addetti alla vigilanza, ecc. ecc.
Nasce a Cesenatico verso il 1920 la configurazione del primo Mercato Ittico come struttura fisica organizzata, dotata dei servizi accessori necessari all'attività commerciale in gestione al Comune in regime di monopolio. Nel 1960 la struttura viene nuovamente edificata e spostata alla cima del porto canale dove ancora oggi si trova. Il Mercato Ittico rimane quindi adiacente al punto di sbarco dei pescherecci ed è situato su una vasta area a forma circolare dove avvengono giornalmente le contrattazioni ( vendita all'asta ). Il Comune rimarrà l'ente gestore fino al 2001 passando poi la gestione alla partecipata Gesturist spa (2003 -2012) e successivamente a un'altra partecipata Cesenatico Servizi s.r.l. (2012 al 2016).
Da Maggio 2016 l'ente gestore (dopo gara d' appalto pubblico) è diventato la Cooperativa Cofac di Cesenatico.
Per marineria locale si intendono tutte le unità da pesca e tutti gli addetti in essa occupati.
Come ogni aspetto delle attività umane la pesca è stata oggetto di una continua evoluzione nel corso del tempo. Sono lontani i tempi delle barche a vela, delle reti salpate a forza di braccia, della ricerca a vista dei branchi di pesce; ora vi sono natanti a motore con eco-scandaglio, radar, verricelli , plotter cartografico, navigatore GPS nautico ecc. ecc. Queste innovazioni tecnologiche hanno migliorato le condizioni di lavoro e di sicurezza sui pescherecci ed è aumentata la produttività con un conseguente sfruttamento delle risorse ittiche. Contestualmente il durissimo lavoro del marinaio ha diminuito la forza lavoro di questo settore e attualmente nonostante la forte richiesta non si trovano giovani lavoratori disposti a intraprendere questa attività.
Attualmente la produzione annua è di 1500 tonnellate di pesce (escluso vongole e cozze).
La flotta della marineria locale è così formata:
n° 4 Grosse volanti
n° 2 Piccole volanti
n° 22 Motopescherecci con reti a divergente
n° 25 Piccoli natanti con reti da posta
n° 11 Turbosoffianti per la pesca delle vongole
n° 15 Motopescherecci dediti all'allevamento delle cozze
Le volanti
La pesca a "volante" viene eseguita da due natanti appaiati che calano una rete da traino pescando relativamente in superficie appunto per questo detta al volo o volante . Vengono pescate specie di pesce che rientrano in quella considerato "azzurro" (alici , sarde , sgombri , suri ecc). Le volanti devono rispettare un mese di fermo pesca obbligatorio (normalmente Agosto) più un altri 15 giorni a scelta durante lo stesso anno .
I divergenti
La pesca a "divergente" viene praticata da un singolo natante col traino di una rete a forma di cono la cui parte superiore è dotata di galleggianti mentre quella inferiore dotata di piombi le consente di aderire al fondale. A poppa del peschereccio si trovano 2 "scudi" in acciaio (i divergenti) che servono a tenere a fondo la rete durante la pesca. Con questo tipo di pesca vengono catturate specie ittiche pregiate come: scampi, sogliole, merluzzi, calamari, triglie, moli, canocchie, mazzancolle, seppie ecc. Le ore di pesca consentite sono a scelta 72 (per 3 giorni a settimana) o 60 (per 4 giorni a settimana) per ogni singola imbarcazione, più naturalmente l'osservanza del fermo pesca tecnico (45 giorni ) durante il mese di Agosto.
I ramponi o gabbie
A "ramponi" simile al divergente ma completa di un'armatura metallica dentata che solcando il fondale insacca il pescato nella rete attaccata ad essa. Anche questo tipo di pesca (come il divergente) è idoneo alla cattura di pesci di fondale. Più specificatamente sogliole e seppie. Valgono le stesse regole come per i divergenti.
La tonnara
Le " reti da circuizione" sono quelle che si usano per circondare i branchi di tonni. La barca dopo aver affiancato un branco , cala in mare un secondo natante (generalmente più piccolo) che termina la circuizione del branco riaggangiando la rete alla barca maestra , quindi la rete viene salpata.Questo sistema è tipico delle tonnare. La pesca è oggi a Cesenatico dismessa in quanto i nostri pescherecci hanno ceduto le proprie quote di pesca del tonno rosso , rimane stagionalmente la pesca del tonnetto alletterato .
Le vongolare
Queste imbarcazioni sono dotate di macchine "turbo-soffianti" , sono barche attrezzate con grosse draghe alle quali sono applicate ugelli , appunto turbo-soffianti. Questo attrezzo viene calato sul fondo , vengono azionati gli ugelli (che in parte soffiano e in parte aspirano) sollevando con violenza il fondale sabbioso. Le vongole vengono quindi aspirate su di un maglio a bordo della barca per le successive lavorazioni. Questo attrezzo è molto devastante per il fondale marino in quanto ne distrugge l'eco-sistema. La pesca delle vongole è vietata per 2 mesi nel periodo fra Aprile e Ottobre e il quantitativo massimo di pesca giornaliero è fissato in 4 quintali per barca.
Asta con sistema elettronico
Asta a voce
Asta a orecchio
Questo sistema è sicuramente quello più innovativo e moderno.
Si svolge all'interno del Mercato esattamente nella sala dell'asta alle ore 14.15 dal lunedì al venerdì. Un grande semicerchio a gradoni ospita i commercianti che partecipano all'asta .
In basso e al centro della sala d'asta c'è la cabina di un peschereccio all'interno della quale gli astatori (operatori di vendita) azionano tutto l'impianto informatico. All'esterno della cabina scorre un nastro trasportatore sul quale vengono immesse le casse di pesce. Ogni cassa , seguendo il percorso del nastro , arriva prima su una bilancia elettronica che ne determina il peso, poi difronte ad un operaio che evidenzia ai commercianti le caratteristiche del prodotto che si sta vendendo.
La cassa venduta prosegue il suo tragitto sul nastro verso una seconda sala dove viene depositata in attesa del ritiro da parte degli acquirenti.
Ma andiamo a descrivere come avviene la vendita.
Gli astatori all'interno della cabina , seduti difronte a 2 computer, valutano il prezzo di vendita (prezzo al kg.) e trasferiscono questo prezzo richiesto nel grande tabellone elettronico posto all'esterno , in alto sulla cabina , ben visibile a tutti.
L'asta è più precisamente un'asta al ribasso , ovvero l'astatore parte con una richiesta superiore al valore della cassa di pesce e aziona la discesa del prezzo.
Il tabellone elettronico è illuminato con i dati della vendita di ogni singola cassa. Sullo stesso viene descritto il nome del peschereccio che sta vendendo, il peso lordo , il peso netto e il prezzo al Kg. richiesto dagli astatori della cassa in vendita.
Dal momento in cui l'asta al ribasso ha il via , il display dove si visualizza il prezzo , inizia il decremento e ogni acquirente può da questo momento interrompere la discesa e aggiudicarsi la cassa (digitando lo stop dal proprio telecomando). Si passa quindi alla vendita della cassa successiva (mediamente una ogni 3-5 secondi) e si prosegue fino a esaurimento di tutte le casse da vendere. Chiaramente l'asta è una continua competizione fra i commercianti che tendenzialmente vorrebbero pagare meno possibile ma devono però lottare con la concorrenza degli altri acquirenti.
Il prodotto ittico viene sbarcato a terra dai pescherecci , etichettato e disposto sotto la tettoia esterna del Mercato.
Alle ore 13,35 la Direzione aziona una sirena acustica che segnala l'inizio delle contrattazioni , anche questa è un asta al ribasso.
L'astatore , munito di un taccuino per appunti procede alla vendita. Chiama a voce alta un prezzo che è leggermente pių alto del valore della merce in vendita e procede contando a ritroso. Il prezzo scende fino a quando il primo dei commercianti che gli sta di fronte lo interrompe con un'alzata di mano o con un cenno del viso oppure con la voce stessa aggiudicandosi così il prodotto. Naturalmente , anche quì , la concorrenza è molto forte e quindi ogni commerciante deve fare bene i propri conti per poter acquistare il pesce ad un prezzo ottimale senza che qualcun'altro lo faccia prima di lui. L'astatore annota tutti i dati della vendita sul proprio taccuino che successivamente vengono riportati manualmente nel sistema informatico. E' un'asta molto pittoresca e antica. A volte puō creare anche qualche accesa discussione nel caso in cui 2 o più commercianti facciano contemporaneamente l'acquisto. L'esperienza e la capacità dell'astatore è fondamentale per riportare la tranquillitā.
Questo sistema viene di solito usato per vendere grosse quantità di pesce in blocco (es. 1500 casse di cefali o 1000 casse di sarda ecc.) in un unica sessione.
Il pesce viene esposto sotto la tettoia del mercato in modo tale che tutti i commercianti possano vederlo e valutarlo. L'astatore raduna i commercianti che hanno possibilità di comprare tutta l'intera partita e si fa sussurrare all'orecchio da ognuno di loro il prezzo unitario per cassa che sono disposti a pagare. Chiaramente la propria offerta viene raccolta segretamente dall'astatore che propone vari e ripetuti contatti in modo che ogni commerciante possa eventualmente rilanciare la sua offerta senza essere scoperto dai concorrenti. E' un'asta molto intrigante poichè i vari "sussurri" sono strategie tattiche per confondere il " concorrente avversario". Alla fine di tutte le offerte, l'astatore annota il prezzo più alto sul suo taccuino e chiama il commerciante che ha fatto questa offerta. Il commerciante a sua volta dichiara ad alta voce l'ultimo prezzo che aveva sussurrato all'orecchio dell'astatore (lo stesso che naturalmente l'astatore ha scritto sul taccuino) aggiudicandosi così l'intera partita di pesce. Questo è un tipo di asta particolare che consente di vendere velocemente una grande quantità di prodotto ittico.