Parole magiche


SOGNO

Nome maschile
Singolare: Il sogno
Plurale: i sogni

DEFINIZIONE: Il sogno è un'immagine che vedo quando ho gli occhi chiusi e dormo, può essere bello o brutto....

Quando sento la parola sogno io penso alla speranza e questa speranza può diventare realtà. La speranza di avere qualcosa che ho sognato ieri. Per esempio: quando io ero in Africa avevo il sogno di diventare il Medico, avevo anche il sogno di essere un giorno in Europa…... avevo tanti sogni, ma questi sono giusti due dei miei sogni. Perciò ho detto che il sogno significa per me speranza, e questa speranza devo abbracciarla con amore per realizzare il mio sogno.
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Ogni persona ha un sogno. Anche io ne avevo uno. Quando ero piccola vivevo in Cina con i miei genitori e mio nonno. Mio nonno non vedeva niente. Esatto. Lui era cieco. I suoi occhi non vedevano da quando aveva circa 30 anni. Ma io non l’avevo mai visto piangere. Lui era una persona molto intelligente e coraggiosa secondo me, perché lui faceva tutto da solo. Era davvero bravissimo. Per questo il mio sogno da piccola era di diventare una dottoressa così lo potevo curare bene e lui poteva fare tutto quello che voleva.

Penso che i sogni sono molto importanti per tutti. Grazie ai sogni noi possiamo scegliere cosa possiamo fare e possiamo fare quello che il nostro sogno ci indica per il futuro. Forza a tutti!

MIELE

Quando ero piccola, in Venezuela, ho avuto un raffreddore molto forte che non andava via con la medicina. Mia mamma mi ha fatto uno sciroppo con miele, ron, aloe vera naturale e cipolla (viola). Me lo ha dato per una settimana. Era troppo schifoso, però ha funzionato.
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Quando ero piccolo, in Tanzania, andavamo con mio padre nella foresta a cercare o a raccogliere il miele. Facevamo il fuoco poi il fumo del legno lo mettevamo dentro la casa delle api (l’alveare) e le api uscivano fuori e toglievamo il miele. Mettevamo il miele nel secchio e lo portavamo a casa. Una cosa strana è che mio papà quando le api pungevano il suo corpo non si gonfiava, ma io quando mi pungevano mi gonfiavo tutto, la faccia, e diventavo come una bambola.

STRADA

Quando ero piccola, con la mia famiglia viaggiamo tantissimo perché eravamo al sud del Venezuela e quando era Natale, andavamo a visitare la nonna. Anche se il Venezuela è uno stato petrolifero, le strade non sono mai state in ottime condizioni, quindi sempre succedeva qualcosa con i pneumatici della macchina. Una volta siamo dovuti rimanere a dormire nella macchina perché era il weekend e non c’era nessuno che avrebbe potuto aiutarci.


CUCINARE

Cucinare è una cosa che mi piace da sempre. Quello che più mi piace cucinare sono i dolci. Quando ero piccola i miei genitori mi lasciavano a casa della mia madrina perché loro studiavano all'università. Lei (madrina) vendeva torte e mi faceva provare anche l'impasto della torta, che amo. Si, lo so che fa male pero il mio stomaco è abituato.

Sempre mi piace guardare ricette su internet e inventare cose nuove. Non sempre vanno bene però quando si, ne vale la pena.


SENTIRSI

Mi diverto quando sto con i miei amici

mi sento libero quando nuoto nel mare

mi innamoro quando guardo una donna negli occhi

mi preoccupo quando penso troppo al futuro

mi intristisco quando penso troppo al passato

mi arrabbio quando vedo un’ingiustizia

mi vergogno quando non riesco a parlare

mi sento a casa quando tutti sorridono

LUCA


Mi diverto quando sto con i miei amici

mi sento libero quando nuoto nel mare

mi innamoro quando guardo una donna negli occhi

mi preoccupo quando penso troppo al futuro

mi intristisco quando penso troppo al passato

mi arrabbio quando vedo un’ingiustizia

mi vergogno quando non riesco a parlare

mi sento a casa quando tutti sorridono

JAVIER


Mi diverto quando vedo i miei amici

Mi sento libero quando esco e vado al parco

Mi innamoro quando il mio fidanzato mi guarda negli occhi

Mi preoccupo quando mia mamma si ammala

Mi intristisco quando non posso vedere la mia famiglia

Mi arrabbio quando vedo un'ingiustizia

Mi vergogno quando quando non posso parlare bene

Mi sento a casa quando parlo con tutta la mia famiglia

MARILYN


Mi diverto quando sto imparando l’italiano

mi sento libero quando viaggio

mi innamoro quando vedo i bambini

mi preoccupo quando sento la guerra

mi intristisco quando lascio mia famiglia

mi arrabbio quando voglio fare qualcosa ma non posso

mi vergogno quando vedo il razzismo

mi sento a casa quando sono a Roma

HESHAM


Mi diverto quando vedo i miei amici

mi sento libero quando finisco il lavoro

mi innamoro quando ho trovato l’amore

mi preoccupo quando io sto lavorando

MOUCTAR


mi preoccupo quando ho un esame

mi intristisco quando penso troppo al mio paese

mi arrabbio quando vedo un’ingiustizia

mi vergogno quando… non mi vergogno! Sono calmo ma non mi vergogno. La gente pensa che sia timido ma sono calmo.

mi sento a casa quando tutti sorridono

HIDAR


Mi diverto quando guardo i film

mi sento libero quando ascolto la musica

mi innamoro quando, quando… mangio il cibo!

mi preoccupo quando penso alla mia famiglia

mi intristisco quando penso al mio paese

mi arrabbio quando penso alle ingiustizie nel mio paese

mi vergogno quando non riesco a parlare

mi sento a casa quando sono con mia sorella

AMARAY


Mi diverto quando guardo la tv

mi sento libero quando vado a fare shopping

mi innamoro quando ho incontrato mio marito

mi preoccupo quando questa situazione con covid19

mi intristisco quando non posso andare in Cina

mi arrabbio quando litigo con mio marito

mi vergogno quando sono andata a scuola per la prima volta

mi sento a casa quando stiamo insieme

XIAO XIAO


Mi diverto quando sto mangiando

mi sento libero quando sono da sola

mi innamoro quando è il mio cuore a dirlo

mi preoccupo quando penso ai miei documenti

mi intristisco quando penso troppo anche io al mio passato

mi arrabbio quando mi sento stufa

mi vergogno quando incontro nuove persone

mi sento a casa quando c’è un buon cibo

RAHMA



DITA PARLANTI

Ciao a tutti, mi chiamo Guglielmo. Ho 84 anni e sono uno scienziato che studia le stelle e il cielo. Vivo a Roma da solo con il mio cane; mia moglie purtroppo è morta 4 anni fa e i miei figli vivono negli Stati Uniti. Adesso non lavoro più, sono in pensione. La mattina esco, faccio una passeggiata e compro il giornale all’edicola sotto casa. Mi piace molto studiare, guardare il cielo la notte, e mangiare, ma adesso che sono anziano non posso più mangiare tanto, ma quando ero giovane….

…...quando ero bambino mangiavo tantissimi gelati, e caramelle, e dolci! Giocavo sempre con i miei amici, mi divertivo molto. Quando ero bambino vivevo con mia mamma, mio papà e i miei quattro fratelli. Volevo andare a vivere negli Stati Uniti e volevo fare lo scienziato per scoprire come sono le stelle.

LUCA


Ciao a tutti, mi chiamo Veronica, ho cinquanta anni. Quando ero piccola mi piaceva giocare con le mie bambole e fare i loro vestiti. Volevo essere un’avvocata perché odio le ingiustizie. Adesso sono una pasticciera con la mia propria azienda e sono molto contenta.

SISI


Sono Anna, io ho cinquanta anni, vivo con mia mamma, sono giornalista, quando ero bambino vivevo con mia mamma e mio papà e i miei due fratelli.

TAJ


Ciao a tutti, mi chiamo Concita e ho quarantadue anni. Ho origini spagnole ma i miei genitori si sono trasferiti in Italia quando avevo tre anni. Ho i capelli neri e lunghi, le labbra grandi e gli occhi verdi, ma non si vedono perché adoro portare gli occhiali. Da giovane ho studiato lingue all’Università di Perugia dove vivevo con due mie amiche. Noi ci divertivamo molto a uscire e cucinare insieme. Ora vivo a Roma, scrivo e illustro libri per bambini. Mi piace molto il mio lavoro. Prima della quarantena uscivo ogni mattina per fare una corsetta, prendevo il caffè al bar e poi tornavo a casa a lavorare. Ora mi senti un po’ sola, Per fortuna ho due o tre amici che sono sempre con me.

MONICA




Sono Kipinda Kikombwe e ho 50 anni. Sono nato in Congo e ora vivo a Roma da 2 anni. Io vivo con i miei amici. Quando ero bambino vivevo con i miei genitori e i miei fratelli e sorelle. Il mio sogno era di diventare un medico. Mi piaceva tanto viaggiare con mio papà. Quando mio papà è morto sono uscito dalla casa dei miei genitori e sono andato in Kenya per fare l’università e dopo lo studio ho iniziato a lavorare. Per 4 anni ho lavorato in Tanzania in un centro psichiatrico. Dopo sono tornato in Congo per lavorare questa volta nell’ospedale per malattie somatiche. Facevo anche la politica. Prima delle elezioni generali del 2018 del mio paese sono venuto in Italia a causa di qualche problema politico in cui sono stato coinvolto.

ANDRE



Ciao tutti,

Come mi vedete, mi chiamo Aloyce. Sono Tanzaniano. Ho cresciuto in Tanzania, in una piccola città che si chiama Ngorongoro. Una città molto selvaggio, perché piena di animali pericolosi. Dopo la primavera, che tutti frutti della selva sono maturi, rompiamo sempre le palle ai nostri genitori o ai nostri fratelli per portare noi a mangiare le frutte. Dopo, quando ho cresciuto, sono iniziato a diventare un pastore. Ho iniziato con le pecore e poi le mucche. Fino a quando sono scappato da là e sono andato in una piccola città che si chiama Zanzibar, una città turistica, che viene tutti turisti di tutto il mondo. Ed è là dove sono stato due mesi, e sono venuto in Italia. Ho piaciuto molto l’Italia perché ho imparato l’italiano, e ancora sto imparando. Il mio futuro, ormai, non è diventato come voglio io.

ALOYCE



Ciao ragazzi,

Io mi chiamo Annurabi. O meglio mi chiamavo Annurabi, perché non sono più vivo. All'epoca, oramai quasi 3 mille anni fa, ero il re di Babilonia - ammazza che lavoro! Sempre a risolvere i problemi io! un'incendio qua, un'alluvione là. Una volta è sparita un'intera mandria di mucche! 10,000 mucche, tutte sparite, così!!! Un'impero ha tanti problemi da risolvere, te lo dico io! E come facevo? Beh, scrivevo le lettere. Se c'era un problema in un'altra città, scrivevo al principe di quella città e gli dicevo cosa fare, e lui lo faceva, perché io ero il re, così com'era il mio padre prima di me!

Poi scrivevo molto bene io. Da bambino amavo leggere e scrivere. Non facevo quasi nient'altro, sempre a leggere e scrivere io. Ogni giorno scappavo dal castello dove vivevo e andavo nel bosco. Mi sedevo accanto ad un fiume e leggevo. Poi, quando sono diventato un ragazzo, un giorno stavo seduto al fiume a leggere quando è passata una bellissima ragazza, e mi sono innamorato subito. Le ho chiesto come si chiamava - "Anatu", mi ha detto. Si è seduta accanto a me e ha preso il libro che leggevo dalla mia mano, e ha iniziato a leggere. Lei leggeva meglio di me! E scriveva pure! Allora da quel momento in poi, ogni giorno ci vedevamo al fiume e ci scrivevamo le poesie d'amore.

Dopo due anni un grande amore era cresciuto tra di noi. Ma poi, un giorno, è morto il mio padre, e ora toccava a me di fare il Re, e non potevo più scappare dal castello per andare al fiume nel bosco e leggere. Anatu non l'ho più vista. Ma ogni volta che scrivevo una lettera per risolvere un problema dell'impero, pensavo a lei, a so che lei mi ha aiutato a risolvere i problemi meglio!

JACK


Ciao a tutti io sono Marco ho 25 anni e vivo a Roma. Sono un maestro di lingua italiana. Vivo da solo con il mio cane e la mia gatta. Al mattino mi sveglio presto e faccio la ginnastica e compro il giornale che poi leggo a casa mia mentre bevo il caffè. Quando ero piccolo mangiavo molti gelati e dolci e giocavo molto con i miei amici del calcio. Vivevo con mio padre, mia madre, mia sorella e mio fratello. Volevo da sempre diventare un maestro di lingua italiana e questo è quello che ho fatto. Ciao!

HIDAR


- F: Papà guarda c’è il cinema

- P: Si c’è il cinema amore

- F: Posso andare? Possiamo andare un minuto a vedere quale film c’è.

- P: Non possiamo stare vicini, non possiamo fare tutto. Hai capito amore?

- F: Ma papà una volta sola!

- P: No, scusa mi dispiace

- F: Papà scusa voglio andare

- P: Ma non possiamo andare. Siamo anche a piedi, capito?

- F: Ok papa allora ciao

- P: Non mi dire ciao, vieni qua!

- F: Ah ok allora andiamo insieme

RAHMA


- A: Ciao Laura, sei davvero affascinante! Mi ricordo la prima volta che ti ho incontrato quando eri piccolo, avevi solo cinque anni. Giocavamo al parco, cantavamo le canzoni e studiavamo insieme. Non posso vivere senza di te. Ti amo. Quindi oggi voglio dirti un’importante cosa.

- L: Alessio, sì! Ti amo anche io. Grazie per il tuo aiuto di questi anni. Non dimenticherò mai tutto quello che hai fatto per me.

- A: Questo fiore è per te.

- L: Grazie!!

- A: Ho una bella idea! Possiamo fare una vacanza la prossima settimana!

- L: Wooow! Mi piace!

XIAO XIAO





Sto parlando dalla vita dopo la morte

Sono morto quando avevo 18 anni.

Non ho mai partecipato a una guerra.

Sono così fortunato perché la mia tomba non è stata rubata. Le persone erano in grado di vedere come era la grande civiltà egizia trovando tutti i componenti della tomba.

Ecco perché sono così famoso e sono diventato un'icona, tuttavia c'erano altri grandi faraoni che hanno fatto cose che nessun uomo sulla terra è stato in grado di fare.

Mio padre è il rivoluzionario akhenaten e mia madre era la giovane donna o nefertiti. Non ti dirò cosa è realmente successo dopo la morte di mio padre. O come sono morto Io, o se credo in Aton o no. Ti lascerò per immergerti nel nostro mistero se vuoi sapere di più.

AHMED



I CIBI DELLA NOSTRA INFANZIA

Da bambino il mio cibo preferito era la zuppa di pecora. La cucinava mia nonna. La mangiavamo nella casa dei nonni. L’ho mangiato l’ultima volta 20 anni fa. Non la cucino oggi. Possiamo trovarla in alcuni ristoranti.

PAVEL


Io mangiavo sempre il riso quando ero piccola perché mia madre lo faceva con la verdura, era molto buono. Lo mangiavo nella nostra casa, nei giorni che mamma non lavorava perché serve molto tempo per prepararlo, e lo mangiavo con tutta la famiglia. L’ho mangiato l’ultima volta a Poggio Mirteto, la nostra casa prima di vivere qua a Roma. Non posso trovarlo in nessun ristorante, perché è un piatto che ha inventato mia madre.


RAHMA

Il mio cibo preferito era il platano con cannella e formaggio, mia mamma lo cucinava. Lo mangiavo durante alcuni pranzi a casa mia. Lo mangiavo con i miei genitori. L’ultima volta che l’ho mangiato ero in Venezuela. No, non lo cucino. No, non si trova in qualche ristorante.

AMARAY


Io mangiavo sempre il riso quando ero piccola perché mia mamma lo faceva con le verdure. Era molto buono. Lo mangiavamo a casa nostra, nei giorni in cui mamma non lavora perché serve molto tempo, lo mangiavo con tutta la famiglia. L’ho mangiato l’ultima volta a Poggio Mirteto, a casa nostra prima di venire qui a Roma. Non posso trovarlo nei ristoranti perché è un piatto inventato da mia madre.

RAHMA


Quando ero piccola io mangiavo sciro con Eingera. Qualche volta mangiavo lo Zigini, siga dorho con einguacuo. Sempre con Eingera. Mi ricordo quando andavo da mia nonna mangiavo le mele con Himbascia, le mangiavo con mia madre, mio padre e i miei fratelli più grandi di me.

MAEZA


Quando ero piccola il mio cibo preferito era il fang bian mian (noodles istantanei). Lo cucinavo da sola perché era molto facile da preparare. Lo mangiavo sempre perché si poteva mangiare anche crudo. Lo mangiavo sia con la mia famiglia che con i miei amici. L’ho mangiato l’ultima volta qualche mese fa. Piace anche alle mie figlie piccole. A Roma lo trovo in alcuni negozi, da vittorio a Marconi. Era buonissimo e molto profumato.

XIAO XIAO


In Balenghe si chiama "Banancouffida", è il mio cibo preferito di quando ero bambino. Lo mangiavo con mio padre. E' un cibo africano ma io non so come si dice in italiano. Le foglie del Banancu sono le mie preferite.

MOUCTAR


Il mio cibo preferito era "noodles" con carne e verdura. Mia mamma lo cucinava. Ieri l'ho cucinato per i miei figli

TAJ


Comunque anche per me la zuppa di pecora era uno dei miei cibi preferiti. Anche la mia nonna la faceva. Ma in stile irlandese. Però devo dire che il mio cibo preferito erano i pasty, una specie di torta rustica inglese con dentro la carne, la patata, la cipolla, la carota, la rapa gialla e tanto tanto pepe nero.

JACK




IL MAGICO MAESTRO JACK

IL maestro Jack visto e rappresentato da noi.