Tento di dare una classificazione degli sbarramenti dal punto di vista del disagio del canoista nel superarli.
Ho considerato il navigatore solitario, dotato di carrellino per il trasporto del mezzo.
Ho considerato i seguenti aspetti, a cui ho dato un peso relativo:
sbarco: il primo aspetto è la difficoltà di sbarco, considerato con un peso da 1 a 3
passaggio: il secondo aspetto è la difficoltà del passaggio verso valle, considerato con un peso da 1 a 3
imbarco: il terzo aspetto è la difficoltà di imbarco, considerato con un peso da 1 a 3
lunghezza: il quarto aspetto è la lunghezza complessiva del percorso, considerato con un peso 0 (L<100m) ovvero 1 (L>100m). Infatti, purché si disponga di un carrello, la lunghezza non ha un impatto relativamente rilevante sul disagio complessivo del trasbordo
scarico: il quinto aspetto è la necessità di rimozione del carico per la difficoltà dello sbarco o del passaggio o dell'imbarco, considerato con un peso 0 (il carico può rimanere a bordo) ovvero 5 (il mezzo deve essere svuotato del carico). Il peso relativo di questo aspetto è quello che secondo me influenza in modo prevalente il disagio complessivo del trasbordo
Sbarramenti:
CASALGRASSO: 3+2+1+0+5 = 11.
Trasbordo a sx - Questo sbarramento ha un trasbordo breve, ma molto difficoltoso per l'uscita ripida su sponda naturale franosa proprio a ridosso del manufatto
LOGGIA: 1+2+1+1+0 = 5
Trasbordo a sx - Questo sbarramento ha un trasbordo lungo, ma facile per l'uscita e l'entrata. Il sentiero di sbarco è stato approntato dagli Amici del Po di Villafranca Piemonte CN
MURAZZI: 1+1+3+1+0 = 6
Trasbordo a sx - Questo sbarramento ha un trasbordo lungo, ma facile per l'uscita (scivolo) e per il passaggio (su strada ordinaria). Un po' difficoltoso l'imbarco, per la scalinata abbastanza ripida
PASCOLO: 2+1+1+1+5 = 10
Trasbordo a dx - Questo sbarramento ha un trasbordo lungo, con una scalinata ripida per l'uscita sull'argine, che obbliga allo scarico dei bagagli
SANMAURO: 1+2+2+1+0 = 6
Trasbordo a sx - Questo sbarramento ha un trasbordo molto lungo, con uno sbarco su sponda piana e un sentiero di imbarco da individuare nel bosco, ove si trova un teatro all'aperto
CAVOUR: 1+2+1+0+5 = 9
Trasbordo a sx/dx - Questo sbarramento, con livello idoneo, permette di arrivare fino al bordo e scendere sul muro
LANZA: 3+3+1+1+5 = 13
Trasbordo a sx - Questo sbarramento ha un trasbordo molto lungo, con uno sbarco complicato e pericoloso (corrente di scarico) su sponda naturale, piana ma ingombra di vegetazione. A seguire una scala ripida in muratura porta sull'argine e poi un lungo percorso attraverso il caratteristico villaggio di Bria porta all'imbarco facile da spiaggia.
CASALE: 1+1+1+0+0 = 3
Trasbordo a dx - Breve e con scivolo, da fare in canoa (sconsigliato con canoe lunghe e sup) o al guinzaglio (raccomandato)
SERAFINI:
Passaggio a dx - Non c'è bisogno di trasbordo in quanto vi è una conca (chiusa) da preavvisare e prenotare per il passaggio almeno il giorno prima scrivendo a concaisolaserafini@agenziapo.it. Il disagio è dato dall'attesa ed eventualmente dall'ambiente incombente della conca.
Dopo la confluenza con il Ticino a Ponte della Becca (dove c'è una bellissima spiaggia sulla dx) fino alla confluenza con il Lambro il paesaggio è abbastanza interessante.
Dalla confliuuenza con il Lambro fino alla fine dell'Isola Serafini (quindi per circa 60km) non merita.
Il ramo di sinistra dell'Isola Serafini è molto selvaggio e bello.
Dall'Isola Serafini fino a Cremona e oltre sono molte le belle spiagge.
Un punto per giocare, all'inizio (poco a valle dello stramazzo di Casale) e alla fine (sotto al ponte di Valenza).
Molto bello il paesaggio dalla confluenza con il Sesia
Sul Ticino dalla diga di Panperduto, Varallo Pombia NO, al Po a Isola Pescaroli CR.
Piu' bello e divertente dopo la diga di Casalgrasso.
21 settembre 2021
Bivacco su un'isola bellissima vicino Guastalla RE. Oggi sosta a metà percorso per conoscere Elia Scanavini (e berci insieme una birra!) dell'associazione nautica La Piastra a Quingentole MN, sul luogo di uno storico porto fluviale, buon punto di sosta per navigatori.
E infine arrivo alla Nautica Sermide MN, accolto dal presidente Stefano e dal consigliere sport di pagaia Paolo. Nautica Sermide mi si è rivelato come uno dei migliori club nautici sul Po per noi pagaiatori, con uno scivolo in cemento che dall'acqua porta fino al prato soprastante, con bella vista sul fiume, e ogni confort per il pernotto, compresa una casetta sul fiume apposta per gli ospiti di passaggio!
Domani altri 80km fino all'arrivo finale di questo viaggio, alla Porta del Delta, ospite di Roberto Guzzon.
19 settembre 2021
Il mio km0 di questa nuova discesa, a tappe forzate, dal ponte di Valenza AL fino a Serravalle FE, 390km, in kayak stavolta. Sono partito domenica 19. I primi 2 giorni ho percorso 150km e sono arrivato alla Canottieri d'Ongina, molto ospitali, noto club (centenario!) appena a valle della conca di Isola Serafini, che ho passato a terra con un trasbordo di circa 2km. Ovviamente ho con me il carrellino, accessorio indispensabile quando si fa navigazione fluviale. Il trasbordo mi ha reso autonomo da prenotazione e da orari della conca. E mi ha anche fatto risparmiare tempo.
Il Po è per me sempre più affascinante. Complice la temperatura più mite rispetto ad agosto, e il sole più basso, i colori del paesaggio sono più nitidi e la navigazione più godibile. L'acqua domenica era pulita e limpida, tanto che l'ho usata per cucinare. Il nubifragio (che ho preso in pieno a Isola Sant'Antonio AL) e la successiva onda di piena ha sporcato l'acqua di detriti.
Continuamente assetato di birra, ho chiesto invano a tanti pescatori italiani incontrati in fiume se ne avessero. La risposta più comune è stata 'magari!'. Non ho replicato che tra i quintali di attrezzatura che si portano dietro, una sacca termica con della birra fredda ci starebbe bene, magari ... Ma infine ho trovato dei pescatori tedeschi, e la loro infallibile risposta è stata 'klar!'. Ne ho bevuta un litro in loro compagnia, chiacchierando piacevolmente del Po e dell'Italia (ne racconterò un'altra volta) e sono ripartito a razzo
In foto, la sosta di domenica notte, su una idillica spiaggia, scomparsa la mattina sotto l'onda di piena, appena dopo aver smontato ed essere ripartito, praticamente con i piedi a mollo.
21 agosto 2021
Il viaggio di scoperta e di ricognizione è finito, dopo 560km in 16 giorni. Ha superato le mie aspettative: il Po è un fiume affascinante e ricco di storie, molto più degli altri grandi fiumi italiani. Merita più rispetto e maggiore frequentazione.
Ieri sera all'arrivo era ormai buio. Foto di rito rimandata a stamattina. Da sinistra:
Pamela e Stefan, gestori del Fishing Camp Serravalle (riva destra Po) poco prima del ramo di Goro, una coppia austriaca innamorata del Po e del suo delta, punto di riferimento per ospitalità ed escursioni.
Io e Silvia, ben riposati dopo una notte in bulgalow.
Il Po ci aspetta per l'ennesimo e ultimo bagno.
E a questo proposito voglio dire: fare il bagno nel fiume, usare l'acqua del fiume per lavarsi e addirittura per bere (come ho fatto durante tutto questo viaggio) vuol dire PRETENDERE che detta acqua sia PULITA! Un messaggio importante, agli amministratori e ai tanti cittadini ormai assuefatti alla diceria che i fiumi siano poco meglio di fogne. Vivere il fiume vuol dire opporsi al suo sfruttamento distruttivo. Ho incontrato pochissime persone in canoa durante questi 600km. Lo scopo del raduno che organizzeremo sarà anche quello di riscoprire le potenzialità di uso quotidiano, ricreativo e turistico del Po.
Noioso il tratto di 40km da Ferrara a Serravalle.
20 agosto 2021
La sosta all'isola dei Caimani.
Qualcuno ha riconosciuto la tavola: quella con cui con Alessandra Pieroncini abbiamo sceso 400km di fiumi lituani dalla capitale Vilnius al mare a fine novembre 2019.
Con questa iniziativa hai riaperto il tema della riscoperta ed in senso lato fruibililta'dei nostri fiumi . Se in Nuova Zelanda hanno deciso di attibuire personalita' giuridica ai corsi d' acqua anche noi dovremmo puntarci.
19 agosto 2021
Quindicesimo giorno di navigazione.
Sono a 500km percorsi. Da Casalmaggiore mi ha raggiunto la mia compagna e stiamo navigando con una tavola da 7 metri.
Dopo una bellissima sosta notturna all'isola dei Caimani, 10km a monte di Revere, stanotte abbiamo fatto sosta dagli amici della Canottieri La Folaga di Felonica, accolti con consueta amicizia da Nino e Vittorino Malagò. Stamattina visita dell'interessantissimo Museo della Seconda Guerra Mondiale, dopo una colazione con la squisita pizza di cipolla locale, presidio Slow Food: il 'Tirot'.
Da visitare a Felonica, l'interessantissimo Museo della Seconda Guerra Mondiale
Da mangiare a Felonica, il "Tirot", presidio Slow Food, una squisita pizza con le cipolle
Noioso il tratto di 30km da Piacenza a Isola Serafini. La diga di Isola Serafini si trasborda in acqua passando nella conca, sul ramo dx del Po. Dopo la conca c'è a dx la Società Canottieri Ongina, con pontile e lunga scalinata per arrivare all'ampia sede. Il tratto prosegue noioso per qualche km, fino alla fine dell'Isola Serafini, ove ricompaiono spiagge, che si intravedono a monte anche lungo il ramo sx del Po. Il paesaggio diventa più bello. Sulle sponde sono frequenti moli privati e graziose case sull'argine. Scelgo per l'arrivo il suggerimento di Vitaliano: il porticciolo di Motta Baluffi, in una lanca che in estate diventa pressoché isolata dal Po per l'acqua bassa.
14 agosto 2021
Da Piacenza PC a Motta Baluffi CR, 68km.
Da giorni gli operatori della chiusa della diga di Isola Serafini si prendono cura del mio passaggio. È arrivato il giorno: tra 30km sarò lì ...
I primi 30km percorsi in 4 ore partendo all'alba per appuntamento con gli operatori della conca (chiusa) della diga di Isola Serafini. Meglio, perché il tratto è noioso. La conca è sul ramo dx del Po. Dopo la conca c'è a dx la Società Canottieri Ongina, con pontile e lunga scalinata per arrivare all'ampia sede. Il tratto prosegue noioso per qualche km, fino alla fine dell'Isola Serafini, ove ricompaiono spiagge, che si intravedono anche lungo il ramo sx del Po. Il paesaggio diventa più bello. Sulle sponde sono frequenti moli privati e graziose case sull'argine. Scelgo per l'arrivo il suggerimento di Vitaliano: il porticciolo di Motta Baluffi, in una lanca che in estate diventa pressoché isolata dal Po per l'acqua bassa. Ci arrivo a fatica, controcorrente e spingendo nella mota. Ma vederla infine è come aprire uno scrigno ...
Brutto l'arrivo a Piacenza dal fiume.
13 agosto 2021
Da San Zenone al Po a Piacenza, 45km.
Partenza mattutina dalla base di Silvana (nelle foto) e subito con un bagno rinfrescante (ne farò tanti durante la giornata).
Il fiume prosegue monotono, con qualche bella spiaggia e il thrilling dell'incontro con la confluenza del famigerato Lambro, che invece non apporta inquinamento visibile. Arrivo a Piacenza abbastanza sciatto. Sono amichevolmente accolto dalla Società Canottieri Vittorino da Feltre, anno di fondazione 1883 (come l'altra piacentina Canottieri Nino Bixio), 2000 soci.
12 agosto 2021
Da Balossa Bigli PV a San Zenone al Po PV, 45km.
Il Po sempre più largo e lento, sotto un sole cocente, per 30km. Il fiume ormai senza corrente mi fa capire che di fronte c'è come un muro ...
Poi l'arrivo al ponte della Becca e la confluenza con il Ticino. Mi balena l'idea di un bagno, finalmente! Riesco a passare sul Ticino navigando controcorrente un ramo di questo e mi immetto in acque di altro colore. Sono subito in acqua a rinfrescarmi e a lavarmi, e così mi faccio trascinare dalla corrente per quasi un km, fino alla confluenza con il Po. Qui inizia sulla dx una delle più belle spiagge fluviali che ho mai visto, detta Spiaggia Naturista Ponte della Becca.
L'arrivo scelto della giornata è alla confluenza dell'Olona, da una tipa tosta, Silvana. Monto la tenda, ma il contatto che avevo in zona mi riserva una sorpresa: Piero, un cultore culinario, mi invita a casa sua per un egregio risotto ai peperoni e insalata del suo orto
11 agosto 2021
Da Valenza AL a Balossa Bigli PV, 25km.
Tappa relativamente breve, di cui mi è rimasta impressa solo la confluenza con il Tanaro da dx e la spiaggia formata tra i due fiumi.
L'arrivo da Claudio Bompan, altro personaggio del Po, sotto il ponte di Geròla, è possibile solo grazie alle sue indicazioni: Claudio si è creato un imbarcadero in una lanca (ramo chiuso del fiume) di acqua sorgiva, perciò più fredda e pulita, nascosta dietro la confluenza con l'Agogna a sx.
Da una settimana, né doccia né barba: navigando il Po si fa il bagno nel Po ...
11 agosto 2021
L'articolo di oggi sulla Stampa.
Molto carino il villaggio Bria a fianco dello sbarramento Lanza.
10 agosto 2021
Da Pontestura a Valenza, 42.5km
Dopo un bel risveglio sulla terrazza della baracca di Sergio, sono partito per un nuovo percorso con tratti poco antropizzati, due sbarramenti e una impegnativa rapida sotto il ponte di Valenza.
Lo sbarramento di Lanza ha un trasbordo impegnativo, a sx, soprattutto nello sbarco e nel lungo trasporto non lineare. Lo sbarramento della nuova diga di Casale invece è grandemente facilitato da uno scivolo sulla dx, tenendo la tavola 'al guinzaglio'.
Al ponte di Valenza (in mattoni, molto bello) si passa sulla sx, sotto l'arco indicato da una freccia blu. Poco dopo il ponte ho incontrato Angelo Bosio che, elegante su un suo barcè leggero autocostruito, mi veniva incontro per fare insieme il tratto fino alla sua baracca in legno.
9 agosto 2021
Da Chivasso TO a Pontestura AL, 41km: l'arrivo a Pontestura
Da Chivasso comincia un tratto di Po affascinante, tra i più bei tratti fluviali che ho navigato, molto naturale e poco antropizzato. Per 41km, fino a Pontestura, l'unica traccia dell'uomo che ho incontrato sono stati i due ponti di Crescentino (in mattoni rossi, con 18 arcate, costituito negli anni 50, bellissimo. il più bel ponte sul Po) e di Trino (in restauro, anche questo bello), e la centrale nucleare di Trino Vercellese. Poco dopo Crescentino, da Cantavenna, una bellissima zona di colline e calanchi sulla dx. Dalla centrale di Trino fino a ben oltre il ponte di Pontestura, serie di traverse naturali di tufo obblique a pelo d'acqua, pericolose! A parte ciò solo natura, e stormi di uccelli che pigramente si levavano al mio passaggio per ritrovarmi poco dopo.
Accoglienza fuori dall'ordinario a Pontestura con gli amici del Circolo Ancol, Elena, Valentina, Stefania; e poi Margherita; e il vogatore di barcè Sergio, che mi ha accolto per la notte nella sua storica baracca vicino al fiume; e tanti altri ...
In Italia, non hai fatto navigazione fluviale se non hai navigato il Po ...
Incespicavo un po' nell'eloquio, dopo oltre 40km sotto il sole e l'emozione di aver percorso un tratto di Po (tra Chivasso TO e Pontestura AL) così lungo senza traccia antropica se non 2 ponti (belli, in mattoni) e una centrale nucleare.
9 agosto 2021
Da Chivasso TO a Pontestura AL, 41km: la partenza da Chivasso
Il risveglio in tenda nel parco cittadino, la visita cordiale degli ormai amici della locale associazione Amici del Po, guidati dal gentile Vinicio, che mi hanno aiutato ad imbarcarmi e a passare lo sbarramento di Canale Cavour (merita una breve visita: interamente scavato a mano nel 1963 per l'irrigazione dei campi del vercellese, ove Cavour aveva terreni ...)
In foto il ricordo anche della visita dell'esuberante Gianluca Gavazza, in rappresentanza del Consiglio Regionale del Piemonte. Con lui la sera a Pontestura abbiamo parlato del valore del turismo fluviale per la salvaguardia e promozione del territorio autentico.
Gianluca Gavazza
Questa mattina ho incontrato Andrea Ricci, 57 anni, romano d’origine ma toscano d’adozione: la sua scommessa è pagaiare lungo il Po, in piedi su una tavola da sup, da Saluzzo fino alle porte del Delta. Per tutta la notte ha sostato a Chivasso al Parco del Bricel, con il supporto degli Amici del Po è partito verso la prossima fermata di Pontestura, in provincia di Alessandria. Lo aspetterò questa sera a Pontestura dove per l’occasione gli porterò da assaggiare il pomodoro costoluto di Chivasso.
Bello e naturale il tratto a valle dello sbarramento dei Murazzi, sotto la chiesa della Gran Madre, fino alla confluenza con la Dora Riparia a sx. Poi noioso e fermo. Impegnativo il trasbordo dello sbarramento del Pascolo per l'uscita. Lungo il trasbordo dello sbarramento di San Mauro, circa 1km. L'ingresso al fiume e' per un sentiero che si prende nel bosco in corrispondenza di un teatro all'aperto. Bellissimo e divertente il tratto che segue fino a Chivasso. Merita visitare le opere del Canale Cavour, costruito a mano nel 1963 per l'irrigazione dei campi del Vercellese (ove Cavour aveva i suoi terreni ...).
8 agosto 2021
Bellissimo risveglio e partenza dal Canoa Club Torino al km67.7. Poco dopo, al km68.7, lo sbarramento dei Murazzi, trasbordabile secondo me sia a dx, per kayak in polietilene e mezzi leggeri, sia a sx. Ho scelto la via lunga (circa 500m) a sx usando le lunghe rampe di collegamento alla viabilità ordinaria: con il carrellino è andata molto bene. Da qui inizia il tratto interdetto alla navigazione, per il quale ho chiesto deroga alla regione. È un tratto con le sponde più naturali, con più uccelli, a tratti suggestivo, fino alla confluenza con la Dora Riparia al km72.0. Da qui poco interessante.
Al km74.4 la diga del Pascolo, trasbordabile a dx, con un po' di difficoltà in uscita (stretti gradini) e un trasbordo su pista di circa 500m, con imbarco da spiaggia (e fontanella nelle vicinanze). Anche qui il fiume è ampio e poco interessante.
Al km77.7 la diga di San Mauro, trasbordabile a sx uscendo 200m prima del ponte Vittorio Emanuele III. Il trasbordo è lungo, circa 1 km, su pista, rientrando in un anfratto nel bosco sede di un teatro all'aperto. Il panorama al rientro in fiume ripaga della fatica: da qui fino a Chivasso, al km93.3, il Po è bellissimo e divertente, con numerose rapide, spiagge di sassi, tanti uccelli.
Arrivo a Chivasso con la squisita calorosa accoglienza del nascente club Amici del Po di Chivasso (punto di sbarco ancora da approntare).
Amici del Po - Chivasso
Andrea Ricci è arrivato a Chivasso.
Ad accoglierlo il nostro vicepresidente Vinicio Milani con membri del direttivo tra i quali Gianni Pitrone e Gabriele Volpe.
Il saluto dell'amministrazione comunale è stato portato dall'assessore all'ambiente Pasquale Centin.
Stanotte Andrea Ricci dormirà nella sua tenda nel parco del Bricel per ripartire domani con la sua tavola nel viaggio "Lumgo il Po"
Modesto interesse dal ponte di Carignano allo sbarramento La Loggia. Dopo, noioso fino a Moncalieri. Impegnativo il passaggio sotto i ponti di Moncalieri, ww2/3, sporco, passaggio a dx. Possibile difficoltoso trasbordo a dx.
7 agosto 2021
partenza dal club La Serenissima al km45.2. Breve sosta per un saluto alla storica Canottieri Padus, fondata nel 1929. Subito dopo si passa il ponte di Carignano, il fiume si allarga, l'interessse si smorza insieme alla velocità. Il fiume scorre placido fino alle diga di La Loggia al km53.0, da trasbordare a sinistra con un percorso di circa 400m. Dopo la diga paesaggio ancora meno interessante. Serie di brutti ponti ravvicinati con rapida sassosa sotto all'arrivo a Moncalieri al km60.3. Bello l'ingresso a Torino a partire dal ponte Isabella al km66.3.
Per me una stupenda accoglienza da parte del Canoa Club Torino
Tratto di fiume facile, vivace, naturale, bello. Un ww1/2 a seconda del livello. Attenzione alla rapida sporca (ww2/3) sotto il ponte di Villafranca Piemonte! Io l'ho passata al guinzaglio a sx, con livello 35. Dalla confluenza Pellice sx fino alla confluenza Varaita dx, lento e poco interessante. Dopo lo sbarramento Casalgrasso tratto bellissimo. Merita sosta alla confluenza Maira dx.
6 agosto 2021
Il risveglio a Villafranca Piemonte, con la visita delle oche, stanziali, tanto che la pista lungo il fiume si chiama 'Sentiero delle ochette'. La spiaggia è quella degli Amici del Po, club fondato nel 1980, con oltre mille soci da tutto il mondo, e con una intensa attività di sistemazione del territorio ripario per la sua protezione e per la sua fruibilità, in canoa, in bici, a piedi. L'amico che mi ha accolto, con i suoi infiniti racconti sul Po, è Beppe Racca, anima storica del club. Nelle foto, la stupenda zona della confluenza con il Maira, affluente di destra.
Partenza dalla spiaggia degli Amici del Po. Questa zona, con il sentiero lungo il fiume, si chiama 'delle Ochette' perché da tempo immemorabile vi stazionano delle oche, che la mattina sono venute sulla spiaggia a pulirsi.
Subito dopo la partenza, al ponte di Villafranca Piemonte, c'è una brutta rapida sassosa. L'ho trasbordata al guinzaglio lungo la sponda sx.
Il fiume è abbastanza bello fino alla confluenza con il Pellice, a sx km21.9. Da qui fino a poco prima della confluenza con il Varaita (dx km28.2) tratto poco interessante. Dal Varaita in poi la bellezza del fiume mi ha invitato spesso a bei bagni fino all'arrivo.
Al km29.6 ponte e sbarramento di Casalgrasso, da trasbordare con difficoltà a sx.
Da qui in poi il fiume diventa bellissimo.
Al km32.6 confluenza con il Maira a dx, e area picnic con spiaggia a sx, luogo molto bello.
Al km42.5, dopo il ponte di Carmagnola, isola. Sono passato a dx e poco dopo ho conosciuto la spiaggia estiva dei famosi Barbo Merenderos, gruppo di giovani locali amanti del fiume, molto simpatici e goderecci!
Al km 45.2 l'arrivo al club La Serenissima di Carignano, accolto con simpatia dal presidente Gabriele e dal figlio.
Tratto di fiume facile, vivace, naturale, bello. Un ww1/2 a seconda del livello. Per i primi 4km sono dovuto scendere spesso e trascinare la tavola. Dopo la confluenza da sx non sono piu dovuto scendere. La spiaggia degli Amici del Po, poco prima del ponte a dx, e' un luogo accogliente, molto ombreggiato e con una fontanella di acqua di falda.
5 agosto 2021
Partenza dal ponte di Saluzzo nel tardo pomeriggio.
Imbarco vl.sx (a valle del ponte, sponda sinistra). Questo è stato il mio km0.
Primi 4km con poca acqua, sono dovuto scendere spesso dalla tavola. Comunque un tratto divertente, con qualche piccola rapida. Forse con acqua è un WW2.
Dal 4km, grazie a un affluente da sx non sono più sceso dalla tavola.
Al km7.3 ponte di Cardè, con rapida.
Al km12.7 sx spiaggia degli Amici del Po, con area picnic e fontanella di acqua sorgiva!
Qui, accolto dal genius loci Beppe Racca, ho trascorso la notte.
4 agosto 2021
La pena di ogni pagaiatore fluviale: portare l'auto a valle e farsi portare a monte. E così stasera sono arrivato con la mia auto a valle. Domattina mi farò portare a monte. 'Valle' è la Porta del Delta del Po, provincia di Ferrara. 'Monte' è lì dove ho deciso di iniziare, presso l'abbazia di Staffarda, provincia di Cuneo. Quasi 600km di fiume in mezzo, con 9 sbarramenti da penare e 82 ponti da infilare. E un'infinità di incontri ...
No, la pena di ogni pagaiatore è quella prima o poi di dover finire un viaggio bellissimo come questo. Sono i viaggi che ti cambiano, che ti fanno diventare fiume, con le sue anse, i suoi scorci, le sue sorprese, le sue persone. Quando, pagaia in mano, ci imbarchiamo in viaggi cosi, decidiamo di passare dall'essere degli 'uomini-canali', dritti, noiosi e prevedibili, a 'uomini-fiume', ricchi di emozioni. E quando ne racconterai, sarài tu stesso fiume in piena e le emozioni ti s'aggroviglieranno nel raccontarle tutte d'un colpo. Forse è questa l'acqua mossa più interessante, secondo me. Viaggi così, in solitaria, ma con il conforto di gente che magari non conosci ma che ti è affine, rappresentano la ricchezza di un corso d'acqua. Quando giungerai al delta ti sentirai svuotato di energie ma felice. E ti chiederai se questo fiume continui nel suo segreto, scorrendo oltre, timido, serpeggiando nell'Adriatico ancora per un po'... E la risposta sarà sì, ma sarai solo tu a crederci. E il Po ti avrà così stregato per sempre...
1 agosto 2021
I fiumi, vene della terra, culle di civiltà, fonti impareggiabili di vita e di bellezza, troppo spesso negletti, stuprati, trasformati dall'uomo in fogne e discariche ...
Viaggiare su un fiume è immergersi nella natura, nella storia, nella cultura, viste come da dietro le quinte. Mentre pagaio, solitario, mi capita talvolta di dimenticare tutto, di guardare l'acqua, e improvvisamente di non resistere al berla, al nuotarvi, all'immergermi in essa con la mente e con il corpo, per farmi trasportare, come in un liquido amniotico, e di sentirmi nel fiume protetto e nutrito.
Quella che mi accingo a fare non sarà quindi solo una semplice 'discesa', ma un vero viaggio lungo-il-Po.
Sono nato nel 1963, nuoto da sempre, pagaio dagli anni '80 in mari e fiumi d'Europa. La mia storia sportiva è su www.acquamossa.com con informazioni che metto a disposizione di tutti i viaggiatori fluviali.