Shuffle

Pensieri di pochi, per molti

EFFIMERO

ORO

MENSA

SE PERCHE' ALLORA COME

PARADOSSI

IMPARARE

DISIMPARARE

DENTRO

(NON) INNAMORARSI?

MORIRE

SOLITUDO

LIBERTA'

PROBLEM SOLVING

EGONOMIA

ECCESSI

ACQUA

(RI) NASCERE

GUARIRE

C'E' TRISTEZZA E...TRISTEZZA

PAZIENZA

CRESCERE

SCELTE

GRUPPI...E SOTTOGRUPPI

Aggregazione, associazione, collaborazione, competizione, conflitto, appartenenza, fiducia, ruoli, dipendenza, risonanza, atmosfera, separazione, costituzione, evoluzione, cambiamento, fine. 

SINGOLO E(PPURE) COLLETTIVO

Stimolo: Che cosa vede, sente, dice il tuo cuore, corpo, mente, spirito... persona?

I vissuti e le reazioni agli stimoli che portiamo in noi, materiali o immateriali, sono presenti, contaminano e arrivano ad appartenere ai contesti in cui operiamo, creandone il #Campo.

La distinzione tra contesti (casa, lavoro, svago, individuo, gruppo, organizzazione, società, cosmo, mente, corpo, spirito...) è una nostra costruzione. L'#Oikos è UNO, si rinnova e vive se permettiamo a noi stessi di essere attraversati dal Campo, diventandone #consapevoli.

COSA è LIBERTA?

Via di fuga? 

Scelta di restare? 

Lotta per pervenire a decisione, qualunque essa sia, per selezione tra almeno due opzioni?

Una scelta che non abbia richiesto la generazione attraverso esperienza trasformativa, la seria considerazione e lo scarto con perdita di almeno una valida alternativa, è pseudo scelta, automatismo inconsapevole, vizio deliberato ovvero schiavitù.

La richiesta di aiuto, anche e proprio in questi casi,  in quanto alternativa valida ed esperienziale di per sè, rimane scelta possibile e libera, oltre che atto umanissimo ed intrinsecamente liberale.

AL PRINCIPIO... DEI CONFINI

Ad un ritiro di studio, qualche anno fa, chiesi al relatore:

«Ci sono confini entro i quali è bene che l’uomo si muova nella sua esplorazione del mondo, della vita, della verità, per non incorrere in errore o danno?»

Su un foglio fece un segno come di una "C" squadrata e specchiata, cioè con l'apertura verso sinistra anziché verso destra, entro cui collocò il disegno stilizzato di un uomo e rispose:

«Questa è la collocazione dell'uomo nello spazio di conoscenza alla sua portata per muoversi, esplorare, conoscere, crescere, generare e non ferirsi. Dove può andare quest’uomo? In basso è attratto per sondare le cose nascoste, ma l’abisso può risucchiarlo con la sua oscurità. Al di sopra vorrebbe, per cercare la luce ma i suoi occhi non possono sostenere di guardare il Sole. A destra potrebbe, anzi può, lì c’è il passato, il tornare indietro, può solo cristallizzarsi in nozioni disponibili ma limitate, costruite da lui. In avanti (verso sinistra) c'è la sola apertura verso cui procedere in sicurezza e per una conoscenza di Altro da sé, ad altro livello e per la Vita.

Questa che ho disegnato è una «Beth», la lettera con cui inizia la Torah, la Bibbia ebraica; l'ebraico procede sul rigo da destra verso sinistra.

E che cosa si trova allora proseguendo a sinistra? La Parola di Dio, quello è lo spazio disponibile di esplorazione e di vera conoscenza, intesa come incontro, relazione.

I soli confini li fornisce già la prima lettera della prima parola della Torah «Berseshit», che sta all’inizio e che significa «in principio», perché da quel punto è rivelata l’origine, l’ordine, le manifestazioni possibili e l’essenza dell’universo creato, attraverso la Parola di Dio. Percorrendola, e solo così, l'uomo raggiunge Dio da cui proviene e su quella strada conosce se stesso e l'universo per come veramente è.»

Se l’uomo sceglie questi come confini di sicurezza, non ha Confini