Stagioni fragili


«È il luogo che ci appartiene? O siamo forse noi che ad un certo momento della nostra vita cominciamo ad appartenere a un dato luogo e da esso veniamo chiamati?»


Sergio è un giornalista precario in una piccola testata locale. Per lui il potere comunicativo della parola è tutto. Sulla soglia dei quarant’anni, pressato da un’incerta condizione lavorativa che non gli dà più gli stimoli di un tempo e da una compagna con cui non riesce ormai a dialogare, si sente smarrito ed entra in crisi. Il solo modo per andare alla ricerca di sé e capire quale strada intraprendere nella vita sarà per lui riconnettersi con la propria terra d’origine, l’Altopiano dei Sette Comuni, e con la sua gente.


Qui avrà modo di ristabilire legami rimasti in sospeso: dapprima con suo zio Michele, allevatore, presso il quale trascorrerà l’estate, quindi con suo fratello Antonio, che gestisce un albergo e col quale i rapporti non sono mai stati facili. Ma qualcosa tra di loro sta per cambiare. Sempre qui, inoltre, stringerà un’amicizia sincera con Filippo, appassionato di storia locale che gli svelerà tanti segreti dell’Altopiano, e con Konate, un giovane senegalese che dà una mano allo zio Michele in malga. 


Attraverso l’epopea antieroica della propria famiglia e misurandosi con le storie degli altri, Sergio rivive le sorti delle generazioni passate e inizia a percepire il senso intimo della montagna. Una terra che, nel corso dell’ultimo secolo, complici la guerra, il profugato e il boom economico con le sue ricadute sul piano della vocazione turistica, è profondamente cambiata, sino a vedere snaturarsi le antiche tradizioni secolari dei padri e delle madri.


Stringere nuove relazioni umane lo metterà, allora, in dialogo col mondo e lo condurrà a riflettere sulle proprie radici, sul proprio destino e sull’importanza di saper superare i confini, territoriali o interiori, per ritrovare se stessi. La storia dei luoghi, il senso dell’abitare una data terra diventano, così, metafora di appartenenza e chiave di comprensione del presente. 


In un romanzo di formazione, che è ad un tempo storico, politico e familiare, Sergio indaga, lungo le stagioni delicate della propria vita, il complesso nodo contemporaneo che lega uomo e montagna entro le coordinate di un inderogabile rinnovamento del rapporto tra società e ambiente e medita sul futuro che questo mondo a parte può avere. Giungendo, così, a prendere coscienza di come l’universo montano stia vivendo oggi una delle sue stagioni più fragili.


Un romanzo sulle stagioni fragili dell'uomo e della montagna

https://edizioni.cierrenet.it/volumi/stagioni-fragili/

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