All' interno della Mezzaluna fertile si estendeva il territorio della Mesopotamia, la vasta pianura compresa tra i fiumi Eufrate e Tigri.
Come oggi, anche nell' antichità la Mesopotamia non aveva un aspetto uniforme, ma era divisa in tre parti.
L' alta Mesopotamia, a nord, era una zona arida e stepposa; qui la coltivazione era possibile grazie ai fiumi, che fornivano acqua in ogni stagione, ma i raccolti erano scarsi.
La Mesopotamia centrala presentava terre fertili, che davano raccolti abbondanti.
LA Bassa Mesopotamia, vicino alla foce dei fiumi, era una vasta zona paludosa ricca di pesci e di animali da cacciare, ma non coltivabile.
Lentamente, tuttavia, i suoi abitanti la trasformarono: realizzarono canali per portare l' acqua in eccesso a piccoli laghi artificiali e argini di terra battuta per difendere le zone prosciugate dalle piene dei fiumi.
Anche qui, così, fu possibile avere vasti campi coltivati.
La Mesopotamia era dunque una regione ricca, dove sorsero numerosi villaggi.
La sua ricchezza attirò molto popoli nomadi, che a partire dal 4 millennio a.C. vi si si stabilirono e diedero vita a grandi civiltà: Sumeri, Accadi, Babilonesi, Ittiti e Assiri.