Il riconoscimento facciale, come spiega nel suo blog Daniele Marinelli, imprenditore ed ideatore del progetto Umetaworld, il software che mappa, analizza e quindi conferma l'identità di un volto in una fotografia o in un video, è uno degli strumenti di sorveglianza più potenti. Non si tratta di qualcosa di futuristico. Molte persone sono solite interagire con delle app o oggetti tecnologici sfruttando il riconoscimento facciale. Basta pensare a come sblocchiamo i telefoni o come accedere all’home banking, ma il modo in cui le aziende e i governi intendono utilizzarlo avrà un impatto di gran lunga maggiore sulla vita delle persone.
Il riconoscimento facciale viene impiegato in molti paesi in tutto il mondo. Questo numero continua a crescere, poiché molti paesi hanno approvato l'uso del riconoscimento facciale, sebbene non sia stato ancora implementato. Attualmente solo pochi paesi hanno bandito del tutto la tecnologia che sfrutta il riconoscimento facciale.
Sebbene sia stato sviluppato principalmente per motivi di sicurezza, si è evoluto per includere molti altri usi. Il riconoscimento facciale ha un discreto peso nella nostra vita quotidiana, che ce ne rendiamo conto o meno. Molte persone interagiscono semplicemente con il riconoscimento facciale per sbloccare i propri telefoni o per ordinare le foto su Facebook o su altre piattaforme. Nel prossimo futuro con l’avanzamento tecnologico e il diffondersi di questa tecnologia il riconoscimento facciale accrescerà ulteriormente il suo impatto sull’umanità.
DANIELE MARINELLI DT SOCIALIZE
DANIELE MARINELLI WORLD ECONOMIC FORUM
Il riconoscimento facciale è importante non solo per la domotica, i social media, il marketing ma anche per l’istruzione, la medicina e la sicurezza.
Attualmente, in alcuni paesi viene impiegato per identificare i taccheggiatori con precedenti che entrano in determinati negozi. Le fotografie di questi individui possono essere facilmente confrontate con i database dei criminali e i professionisti della sicurezza vengono prontamente avvisati quando un tipo sospetto entra nel negozio, riducendo le perdite e il tasso di incidenti violenti (alcuni studi mostrano fino al 91%). Clicca qui per leggere altri contributi di Daniele Marinelli.