La Terza Dimensione

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La Terza Dimensione è un concetto relativo.

Di primo impatto sentendo queste parole si pensa all'asse Z della geometria, ovvero quello che aggiunge al piano bidimensionale la caratteristica della profondità, cioè quella che noi chiamiamo nella vita di tutti i giorni tridimensionalità.

E' in questo contesto questa definizione è ovviamente corretta. Qualcuno molti secoli fa ha inventato questo sistema di assi per rappresentare ciò che fa parte della vita, ovvero gli oggetti.  Gli oggetti hanno un volume e il volume è appunto la terza dimensione.

Nella mia ricerca pittorica ho sempre cercato di dare alle mie opere una terza dimensione. I quadri solitamente hanno due dimensioni in quanto sono rappresentazioni realizzate su di un piano.

Con la matericità che caratterizza le mie opere ho voluto dare una terza dimensione, che non è la profondità classica della geometria in quanto gli oggetti rappresentati non hanno la profondità che avrebbero nella realtà.

E' una terza dimensione immaginaria che serve a creare di piccoli mondi per attrarre al curiosità dell'osservatore e per indurlo ad entrarvi con la fantasia.

La tridimensionalità è in questo caso lo strumento che stimola l'immaginazione.

Le mie opere diventano quindi sostanzialmente delle realizzazioni in un sistema, da me definito, in cui alle due dimensioni classiche si aggiunge la terza dimensione: la matericità.

Ma come vedrete, con un po' di fantasia, è possibile definire molti sistemi in cui, partendo dalla base bidimensionale si può aggiungere una terza dimensione.

Questa mostra porterà i visitatori alla scoperta di altri sistemi in cui le mie opere materiche diventano la base bidimensionale per andare poi alla ricerca di altre componenti che realizzino una terza dimensione, ovvero che aggiungano all'opera  un qualcosa che la arrichisca, dandole una prospettiva di osservazione diversa.