Antonia Tronti
... e rimanendo lasciati trasformare
ed. Servitium 2002 (2014 III ed.)
Con strumenti diversi (la lectio evangelica, la letteratura cristiana e femminile, lo yoga, l'arte), l'Autrice ridisegna i contorni di una possibile sequela di Gesù fatta di stabilità e movimento. L'esortazione evangelica a "rimanere" viene coniugata con la sfida a camminare senza avere "dove posare il capo". Gesù è il punto fisso dell'attenzione del discepolo, ma il punto fisso da seguire, nel rischio di lasciarsi portare su sentieri ignoti.
In termini yogici, infine, Gesù viene accostato alla forma dell'asana, tra immobilità e sottile movimento. Ed è qui che l'Autrice rintraccia la possibilità, anche per noi, della trasformazione, perché rimanendo in lui, facendo di lui la nostra asana, possiamo prendere la sua forma e divenire, come lui, permanentemente protesi, direzionati "verso il seno del Padre".
Rosetta Stella, Partitura a due voci per anima e corpo, recensione apparsa su "Il manifesto" il 24 ottobre 2002
Nadia Fusini. Il dolore. Le vie della sofferenza portano tutte a Cristo recensione apparsa su "la Repubblica" il 27 settembre 2002
Piersandro Vanzan, recensione apparsa su "La Civiltà cattolica", giugno 2003
Antonia Tronti
Impara da... Un itinerario tra yoga e preghiera cristiana
ed. Servitium 2006
Ispirata e affascinata dall’itinerario di “meditazione di padre Serafino del Monte Athos”, Antonia Tronti ritorna sulle sei tappe di quel percorso legate a elementi-simboli da cui il discepolo deve trarre insegnamento per giungere alla conoscenza di sé e ad una consapevole capacità orante. Perché pregando, o meditando, si è “una cosa sola”: unificati, yogici. Tutto l’essere sia in preghiera. Tutto l’essere sia preghiera. Partendo quindi dalla posizione del corpo, nella stabilità del bacino (associata alla montagna) e nella verticalità flessibile della colonna vertebrale (il papavero), il libro insegna a imparare l’ondosità del respiro (l’oceano) con le sue ampiezze dinamiche e a lasciar fluire l’energia interiore nel canto (gli uccelli), assaporando il farsi preghiera del respiro, la reimmissione nel flusso cosmico. Invita quindi a far scendere la mente nel cuore (imparare da Abramo) e a pregare a partire dal chakra anahata (il centro energetico del cuore) con una preghiera amorosa, ospitale, compassionevole. Infine viene l’affidamento (Gesù), perché l’esito sia l’abbandono, il fiat della fede.