•Le Avanguardie educative sono un Movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola non più adeguato alla nuova generazione di studenti digitali e disallineato dalla società della conoscenza.
Rivoluzionare l’organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del “fare scuola”.
Le idee del Movimento Avanguardie educative
Le Idee del Movimento Avanguardie educative arricchiscono e incrementano di anno in anno la «Galleria delle Idee per l’Innovazione», luogo in cui sono raccolte esperienze verificate sul campo da un numero in costante crescita di scuole italiane e che sono oggetto di ricerca continua per INDIRE.
Ogni Idea della «Galleria» costituisce la tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare l’organizzazione della Didattica, del Tempo e dello Spazio del ‘fare scuola’; le Idee infatti non devono esser considerate come ‘unità indipendenti’, ma piuttosto come tessere di un mosaico: la singola Idea non ha, da sola, la forza per ‘scardinare’ determinati meccanismi che ‘ingessano’ la scuola, spesso persa dietro a pratiche burocratiche e poco incline alla sperimentazione e alla ricerca; tuttavia può essere un primo passo per rompere l’inerzia e innescare dinamiche di cambiamento e di ‘contagio’ fra scuole.
Il Service Learning rappresenta un’interpretazione del rapporto tra dentro e fuori la scuola; consiste in un approccio che permette di realizzare percorsi di apprendimento in contesti di vita reale, finalizzati allo sviluppo di competenze disciplinari, trasversali, professionali e volti alla partecipazione attiva degli studenti (Fiorin, 2016). È una proposta pedagogica estesa su scala mondiale pur secondo accezioni diverse e differenti modalità di progettazione e applicazione. In letteratura sono presenti numerose definizioni di Service Learning: per María Nives Tapia (2006) è «un insieme di progetti o programmi di servizio solidale (destinati a soddisfare in modo delimitato ed efficace un bisogno vero e sentito in un territorio, lavorando con e non soltanto per la comunità), con una partecipazione da protagonisti degli studenti, che va dalla fase iniziale di pianificazione fino alla valutazione conclusiva e collegato in modo intenzionale con i contenuti di apprendimento (includendo contenuti curricolari, riflessioni, sviluppo di competenze per la cittadinanza e il lavoro)».
Per poter parlare di Service Learning, le attività realizzate dalle scuole devono essere inserite nel curricolo scolastico, rispondere a un bisogno/problema presente nel contesto di riferimento, individuare soluzioni insieme ai membri della comunità e favorire negli studenti il ruolo di protagonisti in tutte le fasi (dall’ideazione alla valutazione).
I percorsi di Service Learning possono essere realizzati in qualsiasi ordine di scuola.
L’approccio pedagogico-didattico del Service Learning fa riferimento al pensiero di John Dewey (sull’apprendimento esperienziale, ossia quel modello di apprendimento basato sull’esperienza diretta, sia essa cognitiva, emotiva o sensoriale) e al pensiero di Paulo Freire (la pedagogia degli oppressi, in cui il rispetto della persona assume ruolo centrale). La metodologia, nata in America Latina, poi diffusasi in quella del Nord e oggi utilizzata a livello mondiale, integra l’apprendimento con il servizio solidale a favore della comunità in cui l’istituzione scolastica è collocata. In Europa il Service Learning trova larga applicazione in Spagna, Germania e Regno Unito; in Italia, recenti direttive ministeriali hanno aperto la strada per favorirne la pratica e la riflessione nella scuola, facendo leva sul potenziale di sviluppo in termini di competenze disciplinari, metodologiche, professionali e sociali; in questa visione, il Service Learning rappresenta il «punto di intersezione tra teoria e pratica, tra ricerca e sperimentazione, tra apprendimento come sviluppo delle competenze individuali e condivisione e azione solidale, perché a crescere e svilupparsi sia la comunità» (MIUR, 2016). In tale scenario, il Service Learning rappresenta una strada percorribile per la formazione e la crescita dello studente, del cittadino e del lavoratore in quanto permette di creare autentiche situazioni didattiche in cui è possibile sviluppare attitudini, conoscenze e competenze di varia natura, riducendo la distanza tra apprendimento e vita reale; il Service Learning ben interpreta la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (2006, aggiornata nel 2018) nella quale sono esplicitate le competenze chiave per l’apprendimento permanente che – combinando conoscenza, competenza e attitudini – sono ritenute necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, l’impiego. La stessa Commissione europea, con la Strategia Europa 2020, individua la «conoscenza» come fonte primaria per la crescita economica dei paesi membri oltre a sottolineare che un’educazione di qualità costituisce un elemento imprescindibile per lo sviluppo di una convivenza civile, consapevole e partecipata.