FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ di Liliana Segre con Daniela Palumbo
FINO A QUANDO LA MIA STELLA BRILLERÀ di Liliana Segre con Daniela Palumbo
In questo libro si racconta la storia di una bambina di nome Liliana Segre che, nata negli anni ‘30, viveva con il padre ed i nonni paterni a Milano. Non aveva più la mamma perché era morta quando lei aveva solo 1 anno.
In questo libro si racconta la storia di una bambina di nome Liliana Segre che, nata negli anni ‘30, viveva con il padre ed i nonni paterni a Milano. Non aveva più la mamma perché era morta quando lei aveva solo 1 anno.
Inizialmente era una bambina molto felice, era coccolata da tutta la famiglia, erano benestanti e possedevano un’azienda di tessuti. Ogni tanto lei andava a prendere il papà al lavoro e le piaceva arrampicarsi sopra a tutte le stoffe impilate.
Inizialmente era una bambina molto felice, era coccolata da tutta la famiglia, erano benestanti e possedevano un’azienda di tessuti. Ogni tanto lei andava a prendere il papà al lavoro e le piaceva arrampicarsi sopra a tutte le stoffe impilate.
Liliana cresce ed inizia ad andare a scuola. La famiglia decise di gestire una scuderia e lei era felice di poter dare il nome a tutti i puledri che nascevano, ma purtroppo non durò per tanto in quanto dovettero cederla ad un amico di famiglia perché iniziarono le leggi razziali e la famiglia sapeva che le sarebbe stata tolta perché per un ebreo non poteva di certo possederla.
Liliana cresce ed inizia ad andare a scuola. La famiglia decise di gestire una scuderia e lei era felice di poter dare il nome a tutti i puledri che nascevano, ma purtroppo non durò per tanto in quanto dovettero cederla ad un amico di famiglia perché iniziarono le leggi razziali e la famiglia sapeva che le sarebbe stata tolta perché per un ebreo non poteva di certo possederla.
Intanto Liliana ancora non capiva perché stavano succedendo tutte queste cose lei si sentiva uguale agli altri e non sapeva che le cose sarebbero andate sempre peggio.
Intanto Liliana ancora non capiva perché stavano succedendo tutte queste cose lei si sentiva uguale agli altri e non sapeva che le cose sarebbero andate sempre peggio.
Un giorno le venne detto dal padre che non poteva più andare a scuola per colpa di queste leggi. Lei si aspettava che potesse mancare alle sue compagne e la andassero a trovare, ma questo non avvenne purtroppo molti erano indifferenti ai problemi degli altri e così venne iscritta in un’altra scuola.
Un giorno le venne detto dal padre che non poteva più andare a scuola per colpa di queste leggi. Lei si aspettava che potesse mancare alle sue compagne e la andassero a trovare, ma questo non avvenne purtroppo molti erano indifferenti ai problemi degli altri e così venne iscritta in un’altra scuola.
I fascisti iniziarono a fare le retate in casa degli ebrei detti “i nemici della patria”. Sua nonna li accoglieva come se fossero “ospiti graditi”, ma loro sapevano solo usare la violenza e l’arroganza.
I fascisti iniziarono a fare le retate in casa degli ebrei detti “i nemici della patria”. Sua nonna li accoglieva come se fossero “ospiti graditi”, ma loro sapevano solo usare la violenza e l’arroganza.
Iniziarono i bombardamenti a Milano, ormai la seconda guerra mondiale era ovunque, la famiglia dovette trasferirsi ad Inverigo fuori Milano ed abbandonare casa e abitudini.
Iniziarono i bombardamenti a Milano, ormai la seconda guerra mondiale era ovunque, la famiglia dovette trasferirsi ad Inverigo fuori Milano ed abbandonare casa e abitudini.
Iniziò una nuova vita. L’azienda di famiglia fu chiusa e lei smise di andare a scuola e si prese cura del nonno malato che non poteva restare solo.
Iniziò una nuova vita. L’azienda di famiglia fu chiusa e lei smise di andare a scuola e si prese cura del nonno malato che non poteva restare solo.
Cominciò il periodo più duro per gli ebrei. Si sentiva parlare di “soluzione finale” che voleva dire deportazione nei campi di sterminio e così molta gente iniziò a scappare all'estero ma loro purtroppo no. Suo padre doveva sistemare i genitori presso persone fidate, dopo ciò lui e Liliana scapparono verso la Svizzera ma vennero rimandati indietro e sul confine italiano furono arrestati.
Cominciò il periodo più duro per gli ebrei. Si sentiva parlare di “soluzione finale” che voleva dire deportazione nei campi di sterminio e così molta gente iniziò a scappare all'estero ma loro purtroppo no. Suo padre doveva sistemare i genitori presso persone fidate, dopo ciò lui e Liliana scapparono verso la Svizzera ma vennero rimandati indietro e sul confine italiano furono arrestati.
Girarono da un carcere all'altro soffrendo tanto alla fine vennero caricati insieme ad altri che erano con loro in carcere e trasferiti ad Auschwitz: erano 605.
Girarono da un carcere all'altro soffrendo tanto alla fine vennero caricati insieme ad altri che erano con loro in carcere e trasferiti ad Auschwitz: erano 605.
Li fecero mettere tutti su due file: quelli che potevano andare a lavorare e quelli che sarebbero andati direttamente nelle camere a gas. Poi gli vennero tatuati dei numeri di riferimento così loro non avevano più un nome.
Li fecero mettere tutti su due file: quelli che potevano andare a lavorare e quelli che sarebbero andati direttamente nelle camere a gas. Poi gli vennero tatuati dei numeri di riferimento così loro non avevano più un nome.
Lei e suo padre vennero divisi e lui venne trasferito in un altro campo di concentramento e lei iniziò a sentirsi persa poi a chiudersi in se stessa per non soffrire per quanto le accadeva intorno.
Lei e suo padre vennero divisi e lui venne trasferito in un altro campo di concentramento e lei iniziò a sentirsi persa poi a chiudersi in se stessa per non soffrire per quanto le accadeva intorno.
Liliana fu mandata a lavorare e quando finiva il turno usciva fuori dalla baracca dove dormivano e guardava in cielo una stella e ripeteva a se stessa “finché io sarò viva tu continuerai a brillare”.
Liliana fu mandata a lavorare e quando finiva il turno usciva fuori dalla baracca dove dormivano e guardava in cielo una stella e ripeteva a se stessa “finché io sarò viva tu continuerai a brillare”.
Finalmente però le cose cambiarono ed arrivarono i russi a liberare i prigionieri, finalmente il ritorno a casa, la ricerca dei parenti e la vita difficile da recuperare sembrava un’impresa impossibile ma poi un giorno in vacanza con gli zii conobbe qualcuno che le cambiò la vita per sempre…
Finalmente però le cose cambiarono ed arrivarono i russi a liberare i prigionieri, finalmente il ritorno a casa, la ricerca dei parenti e la vita difficile da recuperare sembrava un’impresa impossibile ma poi un giorno in vacanza con gli zii conobbe qualcuno che le cambiò la vita per sempre…
Questo libro mi è piaciuto molto perché è pieno di emozioni.
Questo libro mi è piaciuto molto perché è pieno di emozioni.
Penso che Liliana sia una donna molto coraggiosa e che abbia testimoniato quanto dolore l’Olocausto abbia causato, quanto l’odio razziale sia una follia.
Penso che Liliana sia una donna molto coraggiosa e che abbia testimoniato quanto dolore l’Olocausto abbia causato, quanto l’odio razziale sia una follia.
Loro hanno sofferto troppo per cose che ai nostri tempi non si possono pensare la libertà è sacra e non va tolta a nessuno.
Loro hanno sofferto troppo per cose che ai nostri tempi non si possono pensare la libertà è sacra e non va tolta a nessuno.
FEDERICO S.
FEDERICO S.