L'avvocato Salvatore Nocera, fornisce molte informazioni utili a genitori di bambini con disabilità, docenti e insegnanti di sostegno, partendo sempre da un punto fermo comune: anche la normativa è un aiuto per l'inclusione scolastica dei bambini con disabilità. Bisogna quindi conoscerla o affidarsi a chi la conosce, come le tante grandi associazioni presenti sul territorio italiano che si occupano della questione. Ma c'è un punto su cui Nocera spinge: le famiglie devono unirsi e lavorare insieme, perché è operando tutte insieme che diventano forti.

Quali documenti è necessario presentare alla scuola al momento dell'iscrizione, o per completarla, per garantire tutti i diritti previsti per gli alunni con disabilità?

Copia di:

1. Certificazione rilasciata dalla ASL di competenza ai sensi della legge n. 104 del 1992

2. Diagnosi Funzionale fin quando non sarà disponibile il Profilo di funzionamento che pian piano si sostituirà alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico funzionale

Come ci si regola per l’iscrizione degli alunni a scuola, considerate le norme relative alle nuove modalità di certificazione della disabilità ? Si dovranno utilizzare nuovi modelli?

In attesa delle previste Linee guida da parte del Ministero della Salute, le procedure di iscrizione per il prossimo anno scolastico seguiranno la prassi corrente. Alla domanda di iscrizione, in caso di alunni o studenti con disabilità, andranno allegate le certificazioni e le diagnosi previste dalle norme finora vigenti.


È sufficiente la certificazione di persona con disabilità per avere diritto al sostegno e alle altre misure collegate alla certificazione?

No, in alcune regioni (come nel lazio) è richiesto il certificato per l'inclusione scolastica (CIS) rilasciato dalla ASL di competenza.

Quale documento sostituirà la Diagnosi Funzionale?

Alla luce della legge n. 66 del 2017, sulla base della certificazione di disabilità viene redatto dall'Unità di Valutazione Multidisciplinare, in collaborazione con la famiglia e con la partecipazione di un docente della scuola, il Profilo di Funzionamento (PF) secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell'OMS.

A chi va inviata la certificazione di persona con disabilità?

La certificazione, in base alla legge n. 66 del 2017, va inviata dalla famiglia:

* alla segreteria didattica della scuola già al momento della prima iscrizione

* al Comune per la redazione del progetto individuale

* all'Unità di Valutazione Multidisciplinare dell'ASL per la redazione del Profilo di Funzionamento

In quale documento vengono indicate le risorse quali per es. l'insegnante di sostegno, l'assistente per l'autonomia e la comunicazione, l'assistente per l'igiene personale, il trasporto gratuito ecc.?

Secondo il decreto 182 del 29 dicembre 2020 il PEI esplicita le modalità di sostegno didattico compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe. La novità rispetto alla normativa precedente riguarda la diversa modulazione nell'attribuzione delle risorse professionali e la necessità di valorizzare tutte le professionalità presenti. Si passa dunque da una correlazione quantitativa: risorse corrispondenti alla gravità della disabilità; ad una correlazione qualitativa in cui si pone l'attenzione sulla tipologia della gravità e si indicano le risorse professionali necessarie per compensare quel tipo di gravità.

A chi viene inviato il profilo di Funzionamento?

Questo documento deve essere inviato dalla famiglia:

* al Comune di residenza per la redazione del progetto individuale D.Lgs n.66/17

* alla scuola per la formulazione del PEI

Gli alunni con disabilità hanno diritto al trasporto gratuito casa-scuola?

Sì, viene garantito:

* dal Comune di residenza per le scuole del Primo ciclo

* dalla Regione, o altro ente locale da essa delegato, per la Scuola Secondaria di Secondo grado

Si può passare da un percorso differenziato ad un percorso personalizzato con prove equipollenti all'interno dello stesso anno scolastico?

Il decreto ministeriale 182 del 29 dicembre 2020 art. 10 comma 3 indica tre tipologie di percorso didattico: percorso ordinario, percorso personalizzato (con prove equipollenti), percorso differenziato; le linee guida allegate al decreto specificano nella sezione 8.3 che il passaggio dalla programmazione differenziata a una valida per il conseguimento del titolo è possibile se il Consiglio di classe decide, in base agli elementi di valutazione in suo possesso e con adeguata motivazione, che lo studente è in grado di apprendere anche le discipline seguite in precedenza in modo differenziato, sostenendo in un secondo momento prove equipollenti.

Lo studente con disabilità che segue una programmazione differenziata che tipo di certificazione consegue alla fine del suo percorso scolastico?

In base al DLgs 62/2017 art. 20 comma 5 l'esito degli esami di Stato conclusivi svolti con prove differenziate dà diritto ad un attestato dei crediti formativi maturati e non al diploma

Le studentesse e gli studenti con disturbo specifico di apprendimento (DSA) sono obbligati a sostenere le prove INVALSI per essere ammessi all'esame di Stato?

In base al DLgs 62/2017 art.13 comma 2 la partecipazione alle prove INVALSI è uno dei requisiti per l'ammissione agli esami, a seguire l'art.20 comma 9 specifica che l'ammissione è disposta dall'art.13 e sulla base del piano didattico personalizzato (PDP). La partecipazione alle prove INVALSI è disciplinata dall'art.20 comma 14.

Gli alunni con disabilità hanno il diritto a partecipare alle gite scolastiche e alle visite didattiche organizzate per la propria classe?

Sì, la scuola deve organizzare le uscite in modo da garantire la partecipazione dell'alunno con disabilità, prevedendo percorsi, mete e trasporti che tengano conto delle sue difficoltà

Gli alunni con disabilità rientrano nei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO)?

Sì, in base al DLgs 182/2020 art.11 comma 1 nel PEI sono definiti gli strumenti per l'effettivo svolgimento del PCTO e viene specificato il tipo di percorso previsto (aziendale, scolastico, altro)