È un progetto più che versatile in quanto si costruisce con il passare dei giorni, le idee non bastano mai: ad esempio noi siamo capitati in un'aula in cui i muri erano rovinati da scritte e segni simili, perciò, per decorare le pareti e nascondere ciò, abbiamo deciso di appendere poster in onore di molti personaggi che hanno dedicato la loro vita per combattere la mafia, personaggi che studiamo in classe, seguendo l'agenda di Pierfrancesco Diliberto. Questo progetto parte dalle origini storico-geografiche e culturali, è dunque un viaggio attraverso dibattiti, incontri, riflessioni, seminari e visite guidate: fra le varie attività è previsto infatti un viaggio guidato a Palermo per visionare concretamente ciò che stiamo approfondendo. Un percorso a parer nostro più che importante e interessante in quanto ci permette di conoscere personaggi che non abbiamo avuto l'opportunità di incontrare, anzi ci stiamo accorgendo che molte di queste figure proposte sono effettivamente poco note. Inoltre è curioso come, al di là della crudeltà del modus operandi mafioso, giornalmente assumiamo atteggiamenti e compiamo azioni che, seppur apparentemente lecite, potremmo considerarli di natura mafiosa (un esempio banale magari è il saltate la fila). La mafia si combatte a partire dai banchi di scuola; don Pino Puglisi credeva in tutte le forme di studio e di protesta contro la mafia, puntando su noi giovani, i quali (come pensava fra gli altri lo stesso Borsellino), siamo l'arma di punta contro essa. Si tratta dunque di un progetto edificante per la sensibilità di ognuno di noi.