Numerosi corsi d'acqua attraversano il territorio e vi hanno inciso nei banchi di tufo vulcanico profonde valli di erosione (dette "forre"), che ne costituiscono la caratteristica geomorfologica principale.
Le pianure e le vallate alluvionali sono scarse e poco estese, ma il suolo, formato da roccia vulcanica, è stato reso fertile dalla millenaria azione degli agenti esogeni e dalla vegetazione che tutt'ora cresce rigogliosa spontaneamente nelle zone non coltivate. Infatti il terreno, pur se a PH acido (5-6) e povero di fosforo, è ricco di potassio, ferro e zolfo, argillificato e compatto, ricco di humus e vi abbondano le acque sorgive, sia leggere e digestive, sia forti e solfate: purtroppo sono ricche anche di arsenico, che impone un complesso lavoro e spese ingenti per renderle potabili prima di distribuirle agli abitanti.
Il clima, continentale, è temperato dalle aree silvestri residue di densa vegetazione, con temperature che oscillano tra i 2/4 e i 30/35 gradi centigradi; le piogge generalmente tirreniche non superano in media gli 800/1000 mm. annui, ma non sono rari i temporali, anche molto violenti e con grandinate talvolta memorabili. I venti, di media intensità, si alternano alla calma in tutte le stagioni: sono prevalenti la tramontana, lo scirocco, il levantino e il ponente. Nei pomeriggi estivi è il libeccio a portare refrigerio, malgrado l'aumento delle aree costruite ne rallenti spesso la costanza. La neve, una volta presente almeno 2 o 3 volte in inverno, ormai compare al massimo 1 o 2 volte nell'arco di due o tre anni, e raramente supera i 10 cm.
Flora e fauna proprie della bassa montagna trovano un habitat ideale, anche se attualmente alcune specie appaiono poco diffuse, sia per il tipo e i modi di coltivazione ( prevalente la nocciola, con uso diffuso e protratto di diserbanti) e l'estendersi sia delle urbanizzazioni, sia delle zone industriali.
Tutto questo complesso di condizioni ha favorito l'insediamento umano fin dal Paleolitico Superiore (9.000/10.000 anni fa), da quello iniziale in grotte formate dall'erosione dei banchi tufacei lungo i numerosi corsi d'acqua, ai successivi diffusi stanziamenti di tipo urbano anche molto importanti, come Falerii Veteres, distrutta dai Romani nel II sec.a.C , e Falerii Novi, principale colonia romana nata nello stesso secolo e a lungo molto fiorente.
Attualmente la popolazione è distribuita prevalentemente in due aree urbane, Fabrica centro storico (cui si sono aggiunte numerose zone di nuova costruzione residenziale) e Falleri / Parco Falisco.
Vi si esercitano due attività principali: quella agricola, con le culture diffuse dell'olivo, della vite e quella intensiva del nocciolo, ma anche di cereali, ortaggi e frutta, mentre l'allevamento del bestiame è praticamente scomparso, e quella industriale tutta legata alla produzione di ceramiche da rivestimento e sanitari, con l'indotto ad essa collegato.
- in evidenza i fiumi , le vie principali e quelle vicinali
I numeri rossi da 1 a 6 contrassegnano le diverse aree di esplorazione indicate in pagine successive
Principali rocce di origine vulcanica presenti nel territorio