Nel 2008, io Disanto Rocco sostenuto da un ristretto gruppo di amici, accomunati dalla medesima passione per la storia e, nello specifico, del periodo medioevale, iniziammo a mettere in pratica le conoscenze apprese durante la pluriennale attività svolta presso l’Associazione Archeoclub d’Italia, in collaborazione con studiosi ed Enti museali, cercando di sperimentare di fatto la rievocazione storica.
Ci siamo cimentati nella costruzione di oggetti d’uso comune utili per svolgere mansioni d’altri tempi (dall’abbigliamento e accessori, fino alle attrezzature militari). Naturalmente il tutto in una versione a basso costo col solo intento di divertirsi e le cui regole basilari si fondavano, sin dagli albori, sul RISPETTO RECIPROCO- FIDUCIA - UMILTÀ .
In tutti questi anni il gruppo è cresciuto sia culturalmente sia materialmente perfezionandosi nei dettagli .
In principio abbiamo partecipato a diversi piccoli eventi medievali gratuitamente ma, motivati sempre dal divertimento e coniugando ad esso anche la conoscenza di altri luoghi e di altri gruppi appassionati come il nostro, abbiamo ritenuto utile costituirci in un gruppo associativo.
Naturalmente non dimentichiamo che, per distinguerci dagli altri gruppi, decidemmo di chiamarci gruppo storico AUDAX LIBERI et INDIPENDENTI.
Tra alti e bassi, il gruppo è costantemente cresciuto sia in qualità sia nel numero dei partecipanti.
Col nostro modo di essere e di proporci ci siamo fatti apprezzare da altri gruppi e in altre città in cui abbiamo offerto la nostra partecipazione ottenendo numerosi riconoscimenti; validando così il giusto spirito di amicizia e collaborazione necessari per qualsiasi rievocazione storica.
Dal 2016 siamo stati invitati a partecipare anche al raduno dei cortei storici del C.E.R.S. (Consorzio Europeo Rievocazione Storica) che si svolge tutti gli anni a Gravina in Puglia.
Da più di un anno abbiamo trasformato il nostro gruppo in Associazione Culturale AUDAX che si impegna a far valere l’uso di scelte democratiche come la legge italiana richiede.
Teniamo a precisare a quanti leggeranno che si è trattato di una vera e propria impresa ardua, sì, ma non impossibile a noi che di nome ci chiamiamo Audaci.
Ad majora!