Prima di finire il liceo, Emma desidera solo una cosa: andare al ballo di fine anno, e andarci insieme alla sua ragazza. Un desiderio quasi impossibile se abiti a Edgewater, una cittadina sperduta dell'Indiana (USA). Emma ha comprato due biglietti, uno per sé e uno per una ragazza misteriosa, ma questo scatena il caos e tra pettegolezzi, atti di bullismo e genitori indignati, il tanto atteso Prom rischia di saltare. La notizia arriva fino alle orecchie di un gruppo di attori di Broadway il cui ultimo musical su Eleanor Roosevelt è durato un solo giorno, massacrato dalle critiche. Le stelle sono Dee Dee Allen e Barry Glickman, cui si unisce la corista Angie e il performer Trent, dall’accademia della Julliard. La missione è semplice: accorrere in aiuto di Emma con striscioni, coreografie e manifestazioni in pieno stile Broadway per riconquistare la fiducia della stampa e del pubblico.

Vieni al ballo? è uno spettacolo che racconta la coraggiosa lotta di una giovane adolescente per trovare la sua voce e aprire gli occhi ad una comunità troppo chiusa in un mondo fatto di regole anacronistiche. L’identità di genere, la lotta al bullismo, il rapporto genitori-figli e il finto perbenismo ben celato dietro una cristianità di facciata, sono solo alcuni dei temi che vengono messi in discussione in 120 minuti di spettacolo travolgente, emozionante, esilarante. Lo stile ritmato unito ad una storia che non finisce di stupire fino all’ultima canzone, rendono Vieni al ballo? una proposta, una domanda, un atto di volontà: togliersi qualche strato di ipocrisia e mostrarsi per chi si è, veramente.