14 - 04 - 2024
10:15 Biella S. Paolo
Troverete qui e su Instagram gli ultimi aggiornamenti prima di trovarsi a Porta Nuova sul treno delle 8:54 o a Biella S. Paolo alle 10:15Aggiunto un traccia leggermente più abbordabile come scappatoia preconfezionata per chi non è sicuro di farcela, ma vuole comunque fare due chiacchere :)In caso di pioggia ci sarà una traccia alternativa.Biella, ah Biella! Boh, non so nulla su Biella, tranne che sarebbe l’occasione perfetta per pedalare con Simo Meña e Sabe, che è venuto l’ultima volta e magari pure questa!Ci arriviamo in treno, cambiando a Santhià e scendendo a Biella San Paolo. Omonima del quartiere di Torino, ma scommettiamo che la gente sarà meno esaurita rispetto a qui?Siamo presto fuori città per mordere un Cadillac gravel monorigine, varietà pianeggiante. Quel tipo di gravel che vedi nei video degli americani coperti di tatuaggi che poi da noi appunto sono così rari che c’è da sbavarci sopra tra una mulattiera di Satana e una provinciale dove farsi falciare. Ma non divaghiamo.Dopo questo piattissimo ma meravigliosissimo tappeto di pietroline fatto di calcoli renali degli angeli iniziamo a salire, che Marco già si stava annoiando. Su asfalto, passi per stavolta, ma dolcemente, verso la serra di Ivrea.Ok, siamo a 600 metri di quota: bella serra Ivrea, vi do 7++. Da qui tiriamo una riga dritta sulla sua cresta (niente battute sui bagni delle discoteche e neanche sui punk), seguendo per molti chilometri una tagliafuoco divertente. In che senso “divertente”, Marco? Sudo già ora.Marco dice don’t worry be happy saranno sì e no 30 metri in tutto se proprio si vuole andare a piedi, quindi tutto alla grande :)Tra una chiacchiera e l’altra arriviamo ad Andrate (cavolo, si vede che ci siamo avvicinati troppo a Milano e partono i nomi longobardi tipo “Vergate sul Membro”) per “iniziare con una svolta a 90 gradi” (boh l’ha scritto Marco guardando la mappa) un tratto in costa che ci porterà gradualmente, con un mix di asfalto e gravel, verso il santuario di Oropa.Al santuario di +Oropa con Emma Bonino ci buttiamo giusto un occhio. Magari neanche quello; dipende dalla quantità di macchinoni essendo domenica, ma noi in realtà siamo tranquilli perché per scendere verso Biella facciamo poco più di 1 km su asfalto per deviare su una tramvia dismessa.Tramvia dismessa? Sembra proprio una figata, e infatti c’è una galleria che scende a spirale e ci fa fare quasi 360°. Quando ci ricapita? Mica 180° eh, neanche tipo 7°. Quasi 360°, questo è salame tagliato a fette spesse.Finita questa chicca dell’ex tramvia non pensiamo di aver finito le cose per cui vale la pena pedalare, padron Frodo. Ci sono altri bei tratti di b road, ma anche un parco che sembra la parte alta della Madda, ma tenuto dalla Regina di Inghilterra (ah no lei è morta, vabbè, da Re Charles… Forse meglio lasciar perdere) e con una vista migliore.Gelato? Sì, stavolta proviamo a prenderlo tutti.A chi è adatto questo giro?
Chilometri e dislivello sono lo scoglio più grande. Non ci sono tratti di portage, nemmeno single track pericolosi. Non è un giro su asfalto, è vero che il livello tecnico minimo richiesto non è altissimo, ma serve soprattutto senso di responsabilità e non fare i pazzeschi per non farsi male in quei due tratti in cui è meglio scendere.I copertoni lisci e di dimensione sotto i 40 mm potrebbero essere un buon modo per farti odiare da tutti nel momento in cui li esplodi. Tradotto: gomme adatte o rischiate di farvi male e chiudere il giro in anticipo per tutti.Portati sicuramente 2 borracce e abbastanza cibo per tutto il giorno, abbiamo paura di non trovare niente di aperto.Cambiamo a Santhià. Ci tocca, il diretto è praticamente un miraggio che si realizza poche volte a settimana. Prendere il biglietto per la bici è diventato incredibilmente più semplice: si può fare da app, basta selezionare “viaggia con la tua bici” quando si configura il viaggio. Il futuro, signora mia.