18 - 06 - 2023
8:50 Stazione Salbertrand
Hai letto bene: ASSIETTA tutto maiuscolo! Eh sì, perché BAAAAAM il giro è una roba pazzesca, di montagna quella vera, con la emme minuscola in quanto è pur sempre nome comune di cosa.
In che senso, dici tu? Nel senso che quando finisci con la bici da gravel dentro la baita del Bigfoot a chiedere acqua e viveri, sai che stai facendo davvero un bel giretto in montagna. ASSIETTA!
Dopo neanche 1 km dalla partenza finiamo dentro il Gran Bosco di Salbertrand (Marco l’aveva scritto minuscolo, ma sembra una cosa ufficiale). Ha delle bellissime strade forestali che ci consentiranno di arrivare a Salice d’Ulzio (Sauze per i local) accompagnati da stormi di scoiattoli.
Arrivati agli impianti, inizia davvero la strada dell’Assietta, ma a noi piace chiamare il primo pezzo “strada di servizio tra gli impianti di Sauze, Sportinia e Sestriere” perché ha pendenze criminali e assassine. Niente panico! Oppure panico moderato.
Da qui si sale davvero verso l’Assietta, raggiungendo il punto più alto del giro: colle Basset, che non è poi così “basset” (misura 2424 metri, lo spilungone). Forse vuole fare il modesto.
Da buon colle, il Basset ci lascia scollinare. Alle spalle la val Susa, di fronte la val Chisone, tutto intorno un tripudio di alpi francesi e italiane da rimanere lì coi lucciconi a guardarle per ore. Ma non fermiamoci troppo, che c’è ancora da fare!
Scendiamo verso Sestriere sempre su strada bianca facente parte della rete di collegamenti attorno all’Assietta. Al semaforo giriamo a destra sul sentiero Gelindo Bordin, che sembra una terrazza messa lì per farci guardare Sestriere da posizione vantaggiosa.
Ah, hai letto sentiero ed è partita la sudorazione? Tranqui: riesci sempre a percorrerlo in sella, è solo più stretto degli stradoni percorsi prima.
Il tour “come mai viviamo ancora in città, me lo ripetete?” ci porta poi dentro qualche borgata, tra cui Champlas Seguin, giusto per infierire sul destino cinico e baro.
Manco il tempo di riprendersi da queste fantasticherie bucoliche che ci troviamo su asfalto e scendiamo verso Cesana, passando per San Sicario (che speriamo quel giorno sia rimasto senza munizioni) fino a raggiungere Oulx.
Complimenti! Hai appena completato (leggendo) il giro più lungo di Grambles fino ad oggi.
C’è un buco importante tra il km 11 e il km 34 (come in autostrada). Sembra poco, ma significa 3 ore senza rifornimento. Porta almeno almeno 2 borracce da 750ml!
Per il cibo vale lo stesso discorso. Lasciando il fondovalle siamo noi e quello che ci portiamo dietro.
Sì, ma solo fino alla partenza :-) Puoi parcheggiare a Salbertrand e, al ritorno, fare 10 minuti di bici per tornare alla macchina. Magari ti accompagniamo pure!