Presentazione

Questo sito nasce con l'intento di ripubblicare e diffondere i lavori natura storica e genealogica presenti in rete prima che questi vadano perduti a causa della caduta dei siti internet, che di norma, hanno una vita media che non supera i dieci anni. In poco tempo sono andate perdute molte trascrizione di interesse genealogico come ad esempio l'indice degli italiani venduti nei bagni di Tunisi e Algeri, le trascrizioni dei libri parrocchiali di Carini (Palermo), le immagini dei ruoli matricolari dello stato civile della provincia di Cosenza, documenti marchigiani ... Per questo salvare tutto queste informazioni è fondamentale prima che vadano dimenticate.




Funzionamento

Chiunque può condividere indici di carattere storico-genealogico sempre a patto di citare l'autore, le fonti e indicando per ogni documento il numero dell’atto, la pagina e la data a cui questo si riferisce. Tali documenti potranno quindi essere modificati in qualsiasi momento dall'autore che potrà in caso limitarne la modifica da parte di terzi o eliminarli dal sito stesso attraverso il suo google drive. Il formato consigliato ma non esclusivo è Excel.

In caso che vogliate partecipare potete contattarci mandando una mail a geneaindex@gmail.com

Etica

La nostra visione è quella di mantenere il sito aperto a tutti in forma gratuita e senza distinguere tra utenti di serie A e di serie B. Pensiamo che la vendita dei dati a terzi sia un furto a danno degli autori originali che li hanno donati alla comunità.

Negli ultimi anni si sono affacciati al nostro paese una grande quantità di siti, sia laici che religiosi, spesso a pagamento che a mio avviso non conoscono né la cultura né la storia italiana. Per questo è importante dare una spinta e affermare che le nostre conoscenze sono utili quando ci troviamo davanti a un registro che un americano indicizza come "Guiseppe" ma che tutti sappiamo essere "Giuseppe". L'esperienza, il lavoro sul campo, il lavoro scientifico, sono tutti aspetti che vanno ad arricchire il lavoro di trascrizione e che non possono essere ignorati.

La redazione