Nel 2019 il Teatro Porta Portese ha ospitato una delle esperienze più singolari che mi sia capitato di raccontare attraverso la fotografia: il Festival Internazionale di Burlesque Chez Nous.
Un evento che non si limitava a mettere in scena uno spettacolo, ma celebrava l’essenza di un’arte fatta di ironia, sensualità e narrazione. Non solo paillettes e corsetti, ma un teatro vivo, dove il gesto e il dettaglio diventavano linguaggio. Sono stato invitato dalla performer Amalia Vox, ideatrice e produttrice del festival, a documentare l’evento come fotografo di scena — un invito che ho accolto senza esitazione, consapevole che il burlesque non fosse soltanto intrattenimento, ma una vera e propria dichiarazione di libertà espressiva.
Riguardando oggi queste immagini, ritrovo lo stesso stupore che ho provato nel viverle.
Il festival è stato più di un semplice spettacolo: un frammento di umanità in cui arte e vita si sono riflesse a vicenda. Una celebrazione del coraggio di mostrarsi senza filtri, della forza del corpo come racconto, e della libertà come atto creativo. E nel mio piccolo, ho avuto il privilegio di fermarne alcuni istanti.
In 2019 I documented the International Burlesque Festival Chez Nous at Teatro Porta Portese, capturing a world where burlesque becomes expressive freedom — irony, sensuality, and storytelling. These images preserve a fragment of that humanity, where art and life briefly mirrored each other.