Quando mi chiedono di descrivermi ho un modo insolito di farlo ma che rende subito l'idea: l'acrostico.
🡢 Il mio portfolio sarà in manutenzione per un po'. Sta per diventare ancora più fantastico, promesso!
Quando mi chiedono di descrivermi ho un modo insolito di farlo ma che rende subito l'idea: l'acrostico.
Amo nutrire la mia essenza attraverso gli stimoli esterni e le relazioni umane.
Amo orientare la mia mentalità e il mio sguardo al futuro, riadattandomi con saggezza a situazioni mutevoli.
Amo porre l'attenzione sul mio mondo interiore ed immergermi nel mio flusso di pensieri.
Amo percepire e intercettare migliaia di colori in un viaggio in bianco e nero.
Amo analizzare e rendere tangibile la mia visione soggettiva delle cose.
Ci sono due cose a cui ambisco: far confluire gli stimoli dati dalle mie passioni all'interno della progettazione multimediale e farli coesistere.
(Così posso dare sfogo alla mia personalità!)
Sono appassionata a tutto ciò che riguarda audio e musica e per questo mi piace definirmi "musicale". Se con me non avessi le cuffie, avrei l'impressione che il mondo circostante sia meno entusiasmante. Stabilire una profonda connessione con l'audio mi porta costantemente a guardare e ad interpretare la realtà con emozione. Associo persone, ambienti, situazioni e stati d'animo a un suono, a una musica: ogni mia attività è svolta con un sottofondo audio costante. La mia propensione all'ascolto mi è utile per la creazione di contenuti audiovisivi, generati sempre da uno stimolo uditivo e da uno studio specifico la ricerca musicale.
Per me giocare non è solo un passatempo: è un insieme di dinamiche che si attivano contemporaneamente. Dal momento che mentre gioco fruisco anche di una componente visiva, nei progetti creativi tendo a supervisionare tutto ciò che ha un movimento e un'interfaccia visuale, producendo qualcosa che preveda anche la condizione di interattività e non di mero passivo spettatore. Il mio occhio è catturato da ogni tipo di effetto visivo ed animazione applicata su testi, immagini, personaggi, dissolvenze e passaggi di transizioni da un elemento all'altro. L'assorbimento di questi stimoli lo traduco sotto forma di opere ad alto impatto visivo.
Vedo nella scrittura un potente mezzo per fare chiarezza mentale e per guardare da fuori chi sono, cosa penso e come penso. Mi piace poter leggere i contenuti che posso arrivare ad articolare per misurarne e migliorarne la qualità. Quello che adoro fare quando scrivo consiste nell'essere il più specifica possibile, entrare nel dettaglio di ciò che sto pensando. Uso parole mirate e contestualizzate per descrivere il percorso che il progetto ha compiuto dalla fase embrionale fino alla sua messa in pratica. Metto grande impegno per portare le idee alla loro massima espressione, convincendo della loro portata e del processo mentale che le riguarda perchè io in primis ci credo vivamente.
Guardare dentro alle cose per coglierne il senso più profondo è una caratteristica insita in me. Quando entro a contatto con un progetto cerco di calarmi nei panni di chi fruisce il prodotto tenendo in considerazione le attitudini psicologiche dell'utente. Mi piace poter fare la differenza sviscerando le mie idee in ogni sua minima componente cercando di comprenderne il funzionamento, lo sviluppo e cosa ci sta dietro. Passo molto tempo a esplorare processi, forme, accostamenti cromatici, layout e materiali lavorando sempre in un'ottica di gradevolezza estetica e di emotività, sfruttando anche i concetti base della psicologia del design.
Ho una filosofia tutta mia che cerco di applicare
nel lavoro e nella vita.
(L'importante per me è che quello che faccio sia l'espressione di ciò che io sono!)
Think.
Perchè pensare rende liberi e aiuta a comprendere chi siamo.
Speak.
Perchè parlare consente di esprimere la nostra interiorità.
Watch.
Perchè osservare allena
la mente all'analisi del mondo.
Listen.
Perchè ascoltare attribuisce un valore aggiunto a quello che vediamo.
Ask.
Perchè domandare significa interessarsi a quello che ci circonda.
Explain.
Perchè motivare particolarizza quello che facciamo.
Question yourself.
Perchè mettersi in discussione
è occasione di introspezione.
Share.
Perchè la condivisione può diventare possibiltà di arricchimento.