Per cominciare a progettare un lavoro di Digital Storytelling è importante porsi alcuni quesiti:
Briefing iniziale
In questa fase si può spiegare il lavoro di Digital Storytelling agli studenti e chiedere ai ragazzi quali altre idee hanno loro a riguardo.
E' importante organizzare delle attività per "rompere il ghiaccio": se l'argomento è specifico e già in parte noto, i ragazzi potrebbero già avere delle idee, e quindi basterebbe che se le scambiassero tra di loro (con un brainstorming per esempio).
Quando invece si prevede un'attività più creativa, per esempio costruire delle storie senza avere vincoli, l'attività potrebbe risultare molto più difficile: non tutti infatti riescono nell'immediato a tirar fuori delle idee, e alcuni non si sentono a proprio agio ad esprimersi di fronte ad un gruppo. Gli studenti andrebbero anche rassicurati che se si trovassero a esprimere qualcosa di personale nella loro storia, alla fine non è obbligatorio per forza condividerla.
Stesura
Per favorire il processo creativo è importante creare un ambiente confortevole, tranquillo e non rigido (permettere ai ragazzi di scegliere posizioni alternative dei banchi, di potersi anche sedere sul pavimento, magari portando dei cuscini da casa; si potrebbero creare degli angoli insoliti, ma "comodi", cercare di favorire l'informalità della situazione, per dare più spazio alla creatività).
Registrazione
Se la storia contiene dialoghi, monologhi o qualche altra forma di narrazione, serve predisporre le tracce audio: gli studenti devono curare in modo particolare l'espressione registrando le loro voci. Il luogo in cui registrano non deve essere disturbato da suoni in sottofondo.
Editing
Nella fase del montaggio le immagini le musiche e le tracce audio devono essere portate su uno storyboard. E' una fase di lavoro flessibile, in cui si cercano le soluzioni più efficaci per il prodotto finale
Condivisione
Una volta prodotto il video si deve pensare a come condividerlo: su social media o blog, siti, Youtube, ecc.