COME PROGRAMMARE
E GESTIRE UNA LEZIONE?







"Siamo già a fine lezione?"

Quando ho iniziato a insegnare mi capitava spesso di arrivare a fine lezione ed aver fatto molto meno di quello che avrei voluto fare. Mi chiedevo: "ma come è possibile? Non ci siamo fermati un attimo e ho dato ai miei allievi la metà di ciò che avrei voluto!".
Ero motivato, fisicamente e mentalmente in forma, tecnicamente preparato e pronto a trasmettere ciò che sapevo. Avevo un solo problema: non sapevo programmare gestire il tempo di una lezione.

L'orologio

Non ero l'unico giovane allenatore con questa difficoltà e così io e altri insegnanti parlammo con il nostro maestro.

La sua soluzione fu tanto semplice quanto geniale: "essendo allenatori sapete che una lezione si divide in tre parti: attivazione, fase centrale e defaticamento. Queste parti devono essere organizzate in base agli obiettivi a breve e a lungo termine che volete raggiungere con quella classe.
Visto che le vostre lezioni sono di un'ora, disegnate un orologio su un foglio e dividetelo in tre parti da quindici, trenta e quindici minuti. Per ogni parte fate un elenco di cose da fare e siate il più dettagliati possibile. Se ne avete bisogno, anche minuto per minuto. Considerate che i vostri allievi non hanno la vostra preparazione e che sono tutti diversi: quindi avranno tempi di apprendimento e di esecuzione diversi.
Se vedete che tutto quello che volete fare non c'entra, vuol dire che state inserendo troppe cose. Viceversa, se vi avanza del tempo ne avete messe poche".

Così feci e mi resi conto che pretendevo di fare il programma di un mese in due settimane.

Durante una stagione gli obiettivi variano e quindi ho variato le varie fasi a seconda dell'obiettivo da raggiungere: una buona prestazione in gara, l'acquisizione di una nuova tecnica, un intenso potenziamento, ecc. Talvolta ho anche modificato in tempi da dedicare a ciascuna fase, sempre in funzione di ciò che volevo ottenere.

In questo modo non solo riuscivo a finire tutto quello che avevo programmato (con grande soddisfazione), ma anche l'apprendimento dei miei allievi era migliorato vistosamente.

Il segreto è la corretta programmazione: ciò che serve, quando serve e come serve.

In passato mi è stato utile lo schema sopra descritto , ma oggi non ne ho più bisogno.

Ho rielaborato il tutto in quattro concetti chiave e quando organizzo una lezione, anche solo mentalmente li esamino uno ad uno:

1) ANALISI DEL PERIODO: inizio stagione? In prossimità di una gara? A fine stagione?

2) OBIETTIVI CHIARI: cosa mi aspetto da questa classe oggi? E tra un mese?

2) CARATTERISTICHE DELLA CLASSE: bambini o adulti? Quanta esperienza hanno? Quanto posso pretendere da loro?

3) TEMPO A DISPOSIZIONE: quanto dura la mia lezione?

4) RISPETTO DELLE TRE FASI DI UNA LEZIONE: riesco a fare tutto ciò che ho programmato rispettando le tre fasi? C'è abbastanza tempo per il riscaldamento? E per la fase centrale? E per il defaticamento?

L'esperienza sul campo e la formazione continua sono sicuramente grandissimi alleati, ma senza dubbio l'analisi approfondita di questi quattro capisaldi è la chiave per dare il massimo ai tuoi allievi.

Dott. Daicoro Principi