ORIENTAMENTO

SPAZIO-TEMPORALE

  1. DEFINIZIONE

L'orientamento spazio-temporale è la capacità di organizzare un gesto motorio nello spazio e nel tempo.

Nello sviluppo di questa capacità è molto evidente la relazione con lo sviluppo cognitivo; analizziamo separatamente tempo e spazio.

Quando parliamo del tempo, possiamo distinguere tre tipologie che si manifestano in modo progressivo: contingente, soggettivo e oggettivo.
Il primo, tipico dei bambini molto piccoli, si riferisce a ciò che sta avvenendo adesso. Molti bambini piangono perché "adesso vogliono qualcosa, non dopo".
Il secondo, definito anche emozionale, varia in relazione a ciò che si sta facendo: qualcosa che ci piace e che ci diverte dura poco, mentre stare seduti per quindici minuti a fissare il muro sembra un'eternità.
L'ultimo, tipico di un pronunciato sviluppo cognitivo, è la percezione del tempo in relazione agli altri individui e all'ambiente circostante: se l'orologio segna le 16.00, allora metà della giornata è passata e i negozi stanno per riaprire, indipendentemente da quello che sto facendo e dai miei bisogni immediati.

Anche lo spazio segue un percorso "a tappe" composta da tre step; abbiamo infatti lo spazio topologico, prossimo ed euclideo.
Lo spazio topologico riguarda i bambini fino a circa tre anni e comprende concetti elementari legati al sé: sopra/sotto, avanti/dietro, chiuso/aperto, grande/piccolo, vicino/lontano.
La seconda tipologia prende in considerazione anche oggetti esterni e la loro distribuzione nello spazio e riguarda i bambini fino a circa sei anni: fitto/rado, a destra/a sinistra.
L'ultimo concetto di spazio si manifesta intorno ai sette anni; il soggetto inizia a esaminare precisamente distanze, traiettorie e forme.

Anche se analizzabili separatamente, spazio e tempo sono pressoché inseparabili nella realtà di un movimento; per esempio, la distanza tra il suolo e corpo (spazio) durante la fase di volo di un salto determinerà il tempo che ho per posizionarmi correttamente prima di atterrare e attivare i giusti muscoli.


  1. STRATEGIE DI MIGLIORAMENTO

La strategia più efficace per affinare questa capacità è sicuramente rispettare le fasi sopraelencate: un esercizio mirato a far conoscere destra e sinistra a un bambino di quattro anni non avrà nessun effetto positivo.
In generale possiamo affermare che con i bambini in età prescolare è bene usare esercitazioni che mirino alla presa di coscienza delle dimensioni del proprio corpo e al tempo generale di esecuzione di un compito; con bambini in età scolare si possono inserire esercizi con lateralizzazione (destra/sinistra), con tempo oggettivo e lanci per affinare il calcolo della traiettorie.

Dott. Daicoro Principi


Bibliografia

Casolo, F. (2002). Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano. Vita e Pensiero.


Fai il test e scopri quanto hai imparato con questo articolo.