DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA

  1. DEFINIZIONE

La differenziazione cinestetica è capacità di dosare finemente il tono muscolare dopo averne preso coscienza. Talvolta viene chiamata in modo generico coordinazione, come la capacità di combinazione a cui è strettamente legata.

Supponiamo di dover sollevare con una mano una valigia piena e poi, sempre con la stessa mano, un bicchiere d'acqua: la forza generata dal nostro corpo nei due casi sarà decisamente diversa.

Per poter determinare quanta forza produrre, in nostro corpo necessita di numerose informazioni; questi "dati" ci arrivano da diversi tipi di propriocettori. La sensibilità cinestetica ci consente quindi di percepire, riconoscere e memorizzare le sensazioni che ci arrivano dai recettori citati poco fa.

In base alle informazioni ricevute, il sistema nervoso centrale agisce sui muscoli. In base al loro grado di tensione, i muscoli avranno un tono:

  • basale, quando sono a riposo;

  • posturale, quando la tensione generata garantisce il mantenimento di una posizione;

  • funzionale, quando viene prodotto del movimento.

È proprio sul tono funzionale che agisce il sistema nervoso centrale quando risponde alle sensazioni ricevute.

Un altro fattore che influenza la differenziazione cinestetica è il rilasciamento muscolare. È ben noto che il saper rilassare correttamente la muscolatura ha ruolo determinante in una prestazione agonistica. Immaginiamo un corridore che non sappia cogliere il momento in cui rilassare i flessori della gamba: la sua prestazione sarebbe un disastro e andrebbe sicuramente incontro a infortuni più o meno gravi.


  1. STRATEGIE DI MIGLIORAMENTO

Esperienze di descrizione delle posizioni del corpo ad occhi chiusi sono sicuramente molto utili con bambini di cinque o sei anni che iniziano a lavorare su questa capacità. Con i più grandi si possono utilizzare esercitazioni di contrazione e decontrazione, enfatizzando il contrasto tra queste due situazioni. Anche esercitazioni tecniche specifiche (magari utilizzando gli specchi) e giochi di precisione danno buoni risultati nel miglioramento della differenziazione cinestetica.

Dott. Daicoro Principi


Bibliografia

Casolo, F. (2002). Lineamenti di teoria e metodologia del movimento umano. Vita e Pensiero.


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