CAMMINARE: IL TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA

Spingere indietro per andare avanti.

Quello che sembra un controsenso non è altro che quello che l'applicazione di uno dei più conosciuti principi della dinamica e noi lo mettiamo in pratica letteralmente ad ogni passo della nostra vita.

1. TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA

Se un corpo esercita una forza (detta azione) su un altro corpo, il primo risente ISTANTANEAMENTE di una forza di reazione uguale in intensità e direzione, ma di verso opposto.
Più semplicemente: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

2. LA GAMBA

La gamba è la sezione dell'arto inferiore che va dal ginocchio alla caviglia. Al suo interno troviamo due ossa lunghe, la tibia e la fibula (o perone); i muscoli che si trovano in quest'area permettono i movimenti della caviglia e delle dita dei piedi.
Ti rimando all'articolo sulle leve e le pulegge per avere un quadro più chiaro su come funziona questo movimento.
Se prendiamo in considerazione i grandi muscoli della parte posteriore, vediamo che il loro lavoro principale (non l'unico) consiste nell'estendere la caviglia; in altre parole per alzarci sulla punta dei piedi dobbiamo contrarre il polpaccio. Ma stiamo spingendo verso l'alto o verso il basso?

3. APPLICAZIONE DEL TERZO PRINCIPIO ALLA DEAMBULAZIONE

Camminare è un'azione complessa: impieghiamo molto tempo della nostra infanzia per imparare a farlo nel modo corretto.
Tralasciamo per il momento tutti i muscoli che partecipano alla deambulazione, ad eccezione di quelli del polpaccio: come abbiamo visto, essi estendono la caviglia. Quando compiamo questo movimento da sdraiati la punta del piede si allontana dal centro del corpo e va, per così dire, verso il basso.
Questo non è possibile se siamo in piedi: il pavimento è un vincolo che non permette movimenti verso il basso.
Quindi, quando noi esercitiamo l'azione di spinta sul suolo, esso ci darà una reazione uguale in intensità e direzione, ma di verso opposto; di conseguenza andiamo sulla punta dei piedi.
Se facciamo questo movimento in modo alternato e aggiungiamo uno sbilanciamento del corpo in avanti e tutti gli altri movimenti necessari, otteniamo la deambulazione.

Dott. Daicoro Principi

Bibliografia

Gianino, C., & Giannì, A. (2014). La fisica del karate.

Martini, F. H. (2016). Anatomia umana.


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