I DIRITTI NATURALI DI BIMBI E BIMBE di Gianfranco Zavalloni
COME SE FOSSE UN'INTRODUZIONE
Mi piace giocare, disegnare, raccontare e ascoltare storie, fare e vedere uno spettacolo di burattini. Insomma, mi piace il mondo dei bambini e delle bambine… anche perché credo sia importante che in noi resti vivo una parte di bambino. E per 16 anni ho giocato con i bambini dai 3 ai 6 anni.
Per questo più di 15 anni fa ho scritto il “Manifesto diritti naturali di bimbi e bimbe”. Lavorando prima come maestro e poi come dirigente scolastico mi sono accorto che quasi tutti i bimbi e le bimbe d’Europa o delle famiglie ricche del Sud del Mondo hanno riconosciuti i diritti stabiliti dalla Carta Internazionale dei diritti dell’Infanzia (istruzione, salute, gioco…). Ma agli stessi sono pressoché negati quelli che io definisco “diritti naturali”. Questo manifesto è rivolto ai grandi, anche perché i piccoli lo capiscono al volo. Un po’ come diceva il Piccolo Principe “…ai grandi bisogna sempre spiegare tutto quello che i bambini capiscono subito”.
FAR MEMORIA DELLA NOSTRA INFANZIA
Per capire l’infanzia e la fanciullezza ognuno deve fare memoria, cioè ripensarsi bambino.
E per far questo è bene porsi alcune domande:
– cosa amavamo fare?
– dove giocavamo?
– con chi ci piaceva stare?
A partire da questi tre interrogativi, ritengo utile analizzare la situazione o meglio il rapporto fra mondo dell’infanzia e società moderna, alla luce di quei diritti che io ritengo completamente disattesi.
con le illustrazioni di Silvio Boselli
con le illustrazioni di Gianfranco Zavalloni