I bambini e i ragazzi del nuovo millennio, sono nati nell’Era Digitale, dunque si sono inseriti in un mondo dove internet è una giungla sempre più fitta e stratificata di informazioni, immagini, video, notizie di tutti i tipi. Tutte queste informazioni sono sempre più a portata di mano grazie agli smartphone e ai tablet e i social network permettono di condividere all’istante qualsiasi informazione con milioni di persone. Alcuni nativi digitali probabilmente hanno avuto la prima foto della loro vita pubblicata on-line a pochi minuti dalla nascita corredata da vari commenti e “mi piace”...Non è possibile non fare i conti con questa realtà che si intreccia sempre più pervasivamente alle nostre vite e che ha sempre riguardato e sempre riguarderà la loro. Propongo qui un decalogo di diritti per questa generazione, perché gli adulti che si occupano della loro educazione possano aiutarli ad orientarsi in un mondo che cambia sempre più velocemente e che diventa ogni giorno più complesso. Perché la loro familiarità con le tecnologie si trasformi in competenza digitale in modo graduale e adeguato.
1. Diritto ad accedere a carta, matita, mouse e touch- screen.
2. Diritto a non essere lasciato solo davanti ad uno schermo.
3. Diritto ad essere tutelato dagli abusi e alla protezione delle informazioni personali.
4. Diritto ad usare in modo critico e creativo le tecnologie senza farsi usare da esse.
5. Diritto ad avere amici veri nella realtà e contatti selezionati on-line.
6. Diritto all’uso di tutti i cinque sensi, la vista non basta.
7. Diritto a sporcarsi le mani e a lavarle prima di toccare un touch- screen.
8. Diritto ad essere guidato con calma, per orientarsi ne complessi intrecci della rete.
9. Diritto ad essere connesso alle cose migliori che la rete e i media possono offrire.
10. Diritto ad avere qualcuno che dica quando è ora di spegnere lo schermo.
Per approfondire
1. Diritto ad accedere a carta, matita, mouse e touch-screen.
Avere le possibilità economiche e materiali per utilizzare strumenti digitali, per non essere tagliato fuori dal progresso tecnologico. Usare tutti i mezzi di comunicazione visiva “vecchia maniera”, senza sostituirli completamente con apparecchiature digitali, per conservare e coltivare diversi stili cognitivi e di apprendimento.
2. Diritto a non essere lasciato solo davanti ad uno schermo.
Avere un adulto accanto che sappia spiegare come utilizzare gli strumenti, come orientarsi nella rete e che sia disponibile a rispondere alle sue domande. Poter ricevere un’educazione all’uso dei media, perché non si può imparare tutto da soli, nemmeno nel mondo virtuale.
3. Diritto ad essere tutelato dagli abusi e alla protezione delle informazioni personali.
Avere qualcuno che lo consigli su come proteggere le sue informazioni, su come evitare di concedere dati sensibili a sconosciuti, su come selezionare attentamente le immagini e le parole da condividere on-line perché altri non divulghino calunnie, falsità o informazioni intime sul suo conto.
4. Diritto ad usare in modo critico e creativo le tecnologie senza farsi usare da esse.
Usare le tecnologie non come fini ma come mezzi; trarre profitto dalle loro grandi potenzialità per coltivare la propria creatività, per allargare i propri orizzonti culturali e per divertirsi in modo originale evitando che le tecnologie portino a dipendenze o siano causa di brutte esperienze.
5. Diritto ad avere amici veri nella realtà e contatti selezionati on-line.
Conoscere la differenza tra l’amicizia fatta di esperienze vissute insieme e condivise nella realtà, dalla cose che si dicono, scrivono e fanno in rete. Essere motivati a selezionare le persone con cui interagire via web con validi e consapevoli criteri.
6. Diritto all’uso di tutti e cinque i sensi, la vista non basta.
Usare la vista non solo per leggere e guardare immagini su uno schermo, ma anche per guardare le persone in faccia. Usare il tatto, il gusto, l’olfatto, essere circondato dalle cose si vedono e ascoltano anche senza la mediazione di una tecnologia digitale.
7. Diritto a sporcarsi le mani e a lavarle prima di toccare un touch- screen
Avere la possibilità di giocare e di fare esperienze dirette con la realtà, rotolarsi nei prati e dipingere con le mani; impastare la pizza, ma anche poter muovere le proprie dita sullo schermo touch per fare esperienze multimediali in modo intuitivo e divertente.
8. Diritto ad essere guidato con calma, per orientarsi nei complessi intrecci della rete.
Poter procedere con lentezza e soffermandosi per gustare e approfondire nonostante la complessità e la velocità delle informazioni a disposizione. Poter selezionare le informazioni essenziali e affidabili su cui poi costruire criticamente le proprie opinioni. Saper tracciare le strade più efficaci per trovare ciò che sta cercando.
9. Diritto ad essere connesso alle cose migliori che la rete e i media possono offrire.
Essere protetto con opportuni filtri e avvertimenti dai siti con contenuti violenti o pornografici perché turberebbero la sua mente. Essere guidato nei siti che propongono contenuti culturali, ludici e creativi che aprano la mente e la arricchiscano con un caleidoscopio di idee nuove.
10. Diritto ad avere qualcuno che dica quando è ora di spegnere lo schermo.
Avere un limite, perché un bel gioco dura poco, per non affaticare la vista con gli schermi retroilluminati, per avere il tempo di rielaborare le informazioni visive e le esperienze virtuali. Perché il mondo non è solo nello schermo, ma anche tutto intorno.