Come un alchimista mi piace mescolare materiali diversi alla ricerca di effetti stupefacenti
L’Etna è pietra, magma, fiume, cenere, terra e sbuffi di fumo. E' Madonna, simbolo femminino: principio della genesi e del ciclo vitale. È azione e vita, mistero e casa. Dispensatrice di vita e di morte, padrona dei destini.
"Grande Madre" engobbio, ozolo e smalti su pietra lavica cm 39 x 20,5
Maiolica e ingobbio su pietra lavica 46 x 23 cm
Maiolica, ingobbio ozolo e pietrisco su pietra lavica 25 x 30 cm
Maiolica, ceramica, ingobbio e pietrisco lavico su pietra lavica 55 x 40 cm
engobbio, maiolica e pietrisco lavico su pietra lavica
engobbio, maiolica e ozolo su pietra lavica
engobbio e maiolica su pietra lavica
Trecandis di pietra lavica maiolicata 62x72 cm
MORA ROSSA DECO'
installazione pietra lavica etnea maiolicata su compensato nero 35X50 cm
Trecandis di pietra lavica maiolicata 62x72 cm
SIRENA
"Alle Sirene giungerai da prima,
Che affascìnan chïunque i lidi loro
Con la sua prora veleggiando tocca.
Chïunque i lidi incautamente afferra
Delle Sirene, e n'ode il canto, a lui
Né la sposa fedel, né i cari figli
Verranno incontro su le soglie in festa"
Odissea Libro XII
terracotta, ingobbio e smalti h 23 cm
ARCADIA
"E il vecchio diceva, guardando lontano: / “Immagina questo coperto di grano, / immagina i frutti e immagina i fiori / e pensa alle voci e pensa ai colori. / E in questa pianura, fin dove si perde, / crescevano gli alberi e tutto era verde, / cadeva la pioggia, segnavano i soli / il ritmo dell’ uomo e delle stagioni”. / Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, / e gli occhi guardavano cose mai viste / e poi disse al vecchio con voce sognante: / “Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!”
(Francesco Guccini, “Il vecchio e il bambino”, 1972)
terracotta, ingobbio e smalto cm 20
Ninfa figlia di Urano, dio delle volte celesti e Gea, dea della terra, è la perfetta congiunzione divina tra il cielo e la terra, tra il nucleo magmatico e le volte celesti. A causa della natura illecita della relazione col dio Efesto, partorì nascosta nelle viscere della terra due gemelli che così furono due volte partoriti: dal ventre della madre e dal ventre della terra, dando vita al vulcano e contrassegnandolo di una vivace ed assidua attività. Quando i Giganti, figli di Gea e suoi fratellastri, vollero ribellarsi a Zeus, Etna fece scudo col suo corpo a Giove contro Tifeo che stava per sferrare il colpo di grazia al dio e avendo la meglio sottomise il gigante, imprigionandolo nelle viscere della terra, dalle quali cerca ancora di emanare potenti fiammate. I Catanesi considerano l’Etna una montagna-madre e non un vulcano-distruttore perché il nome Etna è anche correzione dialettale di Agata – Aitna – nome della Santa Patrona della città e nome molto diffuso anche con il diminutivo Aitina, perciò la montagna è buona, proprio come è buona Agata (etimologicamente dal greco agathòs=buono)
terracotta, ingobbio e smalti h 25 cm
Ninfa e divinità antropomorfa della vita vegetale e dei germogli, culmine della trasmissione della conoscenza sull’uso della cenere vulcanica come fertilizzante. Rapita da Zeus sotto forma di avvoltoio, per evitare la gelosia di Hera si seppellí sotto terra dove diede alla luce i gemelli Palici. I tentativi dei gemelli di tornare alla luce sarebbero causa di ebollizioni delle acque del prosciugato lago Naftia vicino a Palagonia, conosciuto come Mofeta dei Palici, le cui esalazioni sono sfruttate da un'azienda che ne estrae l'anidride carbonica.
terracotta, ingobbio e smalti h 25 cm
maiolica e pietra lavica
ceramica, engobbi, ozolo
maiolica, pietrisco e pietra lavica
TOP PER BARBECUE
trecandis di pietra lavica maiolicata
COLATA NOTTURNA
Smalti e ozolo su pietra lavica
ERUZIONE NOTTURNA
Smalti e ozolo su pietra lavica
TETTI SOTTO IL VULCANO
Ozolo e ingobbi su pietra lavica
IL RATTO DI PROSERPINA
Ceramica e Ozolo su pietra lavica