La storia
L'Hospital Mama Ashu nasce agli inizi degli '90, spinti dal sogno di padre Ugo De Censi (fondatore dell'Operazione Mato Grosso) di poter regalare una sanità da ricchi ai poveri campesinos che vivono sulle Ande Peruviane. L'ospedale sorge a circa 3400 mt di altitudine, al cospetto di imponenti cime che superano i 6000 mt, precisamente nel paesino di Chacas, nella regione di Ancash in Perù.
La gente che popola queste zone sono chiamati campesinos e vivono principalmente con il lavoro del campo e il pascolo degli animali. Una vita certamente dignitosa, ma spesso molto umile e semplice.
L'ospedale è da ormai trent'anni punto di riferimento sanitario della zona (l'ospedale più vicino dista circa 3 ore di jeep) e può contare su 50 posti letto per ricoveri medici, 10 posti letto ostetrici, 1 sala parto e un pronto soccorso attivo 24/7.
Tutte le prestazioni offerte sono completamente gratuite e grazie al lavoro incessante di medici e infermieri si riesce a far fronte alle tante esigenze della popolazione locale: i pazienti infatti sanno infatti di poter sempre trovare accoglienza e aiuto presso il nostro ospedale, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Spesso infatti la gente arriva da molto lontano, molte volte viaggiando su strade sterrate e pericolose, per poter fare una visita o semplicemente per essere ascoltati.
Ciò che lo rende speciale è che è gestito interamente da medici volontari (sia italiani che non) che hanno scelto di regalare interamente il loro tempo - chi per alcuni mesi, chi già da diversi anni - a servizio dei più poveri, con il desiderio non solo di Curare con la medicina, ma anche e soprattutto con il cuore, accompagnando il Paziente nel dolore e nella sofferenza. Al centro c'è sempre il Malato e non la malattia, come invece spesso accade nel frenetico mondo occidentale.
La mia esperienza
Dopo diversi anni a "sporcarmi le mani" come volontario nell'Operazione Mato Grosso, nel febbraio 2017 - terminati gli studi - sono finalmente per la missione di Chacas per un anno. Il desiderio di poter aiutare e mettere a disposizione ciò che avevo studiato per sei lunghi anni era molto forte, ma anche intrinsecamente legato alla preoccupazione di non essere ancora in grado di fare il medico, in fondo ero appena laureato. A Chacas ho però incontrato persone speciali, che mi hanno mostrato sia nella pratica clinica quotidiana sia - soprattutto - con la loro vita cosa significhi non solo "fare" il medico, ma anche "essere" un medico.
Sono stati mesi molto intensi, a stretto contatto con la povertà sia materiale che spirituale. Famiglie che hanno poco o niente, spesso distrutte dal dramma dell'alcolismo, che colpisce soprattutto gli uomini.
Cosa poter fare? Come essere d'aiuto?
Pensare di poter cambiare il corso degli eventi è impossibile, nonché superbo. Ciò che si può fare è provare ad accompagnare e, soprattutto, a voler bene, imparando che non possiamo sempre vincere, ma è proprio perdendo le piccole battaglie quotidiane che possiamo migliorare noi stessi.
Negli anni successivi sono tornato diverse volte durante le ferie estive proprio per mantenere vivo dentro di me il desiderio di mettermi al servizio degli ammalati provando a "essere" medico in maniera differente.
Durante l'anno poi, insieme a molti amici e colleghi, sosteniamo con diversi lavori e progetti l'Hospital Mama Ashu, affinchè il sogno di regalare una sanità da ricchi ai più poveri possa continuare!
Per info e contatti sui progetti puoi contattarmi o visitare il sito mamaashu.org.