Chi Siamo

Laici impegnati…

Siamo un'associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza di fede, l'annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.

Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla responsabilità, in un cammino personale e comunitario di formazione umana e cristiana. Vogliamo essere attenti, come singoli e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo e che ci sono state affidate.

…con i Pastori…

Ci impegniamo a vivere la nostra vocazione laicale lavorando e collaborando con i Pastori.

…al servizio del territorio in cui vivono…

L'Azione Cattolica fin da principio ha scelto di rispondere alla vocazione missionaria, mettendosi a servizio della vigna del Signore nelle singole Chiese locali. Il nostro servizio alla Chiesa si esprime nella scelta di stare in maniera corresponsabile nella Missione/Comunità Cattolica Italiana. Vogliamo costruire percorsi di comunione con le altre aggregazioni laicali, in fedeltà a quanto il Concilio ha chiesto a tutti i laici.

…eredi di una lunga storia…

Quella dell'Azione Cattolica è una storia che inizia da lontano. Raccontarla significa raccontare anche la storia della Chiesa e dell’Italia degli ultimi centocinquant'anni. È una storia, infatti, che si intreccia con la vita di migliaia di uomini e donne, che in questo lungo periodo hanno lavorato con passione e fedeltà, servendo la Chiesa.

…testimoni del Risorto!

Oggi, dunque,noi raccogliamo un’eredità, un tesoro prezioso consegnatoci da uomini e donne, testimoni del Vangelo, che hanno saputo fino in fondo essere interpreti dei segni dei tempi.

Spirito Santo e Democrazia   L´Assemblea dell´Azione Cattolica 2023

Lo sapevate che in Missione ci sono 138 aderenti all’Azione Cattolica (AC)?

Chi sono costoro e, soprattutto, di cosa si occupano? Oltre ai 76 ragazzi dell’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi), alcuni dei quali si preparano all’incontro con Gesù nei Sacramenti dell’Eucarestia e della Confermazione, ci sono 30 tra Giovani e Giovanissimi e 32 Adulti che si incontrano regolarmente per crescere nella Fede e per aiutare i sacerdoti nella pastorale della nostra variopinta Missione. Le attività sono organizzate da Educatori e Rappresentanti di AC e sono aperte alla partecipazione di tutti, anche di chi non è aderente. L’AC, infatti, non è un movimento (come, per esempio, i neocatecumenali, i focolarini, etc.) ma un’associazione di laici al servizio della parrocchia, della diocesi e della Chiesa ed è per sua natura inclusiva e non esclusiva.

L’Assemblea degli Aderenti all’AC, tenutasi sabato 11 novembre in Missione, viene convocata ogni tre anni per fare un bilancio del triennio appena trascorso, raccogliere idee per quello futuro ed eleggere i nuovi Rappresentanti dei gruppi che i riuniscono nel Consiglio. L’incontro è iniziato con la Santa Messa delle 17:00 a St. Andreas, dove si è invocato lo Spirito Santo ad illuminare l’assemblea. In linea con lo spirito inclusivo di AC, Padre Luan ha invitato anche chi non fosse aderente a partecipare all’assemblea. Gli interessi dell’AC coincidono infatti con gli interessi di tutta la Missione e gli interessi dell’intera Missione coincidono con quelli dell’AC.

Di lì a poco aderenti e non si sono recati in Missione assieme a Padre Gabriele, Padre Luan e Suor Zaira e sono cominciati i lavori pregando lo Spirito Santo. Dopo i videomessaggi di vicinanza pervenuti dalla Presidenza di AC della diocesi di Fermo, della quale Monaco è la parrocchia più a nord, l’incontro è proseguito con la lettura del discorso pronunciato da Pietro dopo essersi reso conto dell’inclusività ed universalità del messaggio salvifico («In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone…» At 10, 34-48), cosa che fino a quel momento, nonostante gli anni a fianco di Gesù, ancora non aveva compreso. Per Daniele Semino, Presidente uscente dell’AC di Monaco, si tratta di un messaggio chiaro per la nostra associazione: Dio ci chiede di essere accoglienti ed aperti a tutti. È facile essere pronti ad accogliere coloro che bussano alla nostra porta, ma la sfida del futuro è quella di non stare fermi ad aspettare che qualcuno ci cerchi, ma essere noi per primi a cercare gli altri, per diventare quella “Chiesa in uscita”, a cui ci chiama Papa Francesco. Daniele ha inoltre esorato tutti a riscoprire lo slogan “il servizio è la gioia” nel significato più profondo: la gioia vera è mettersi gratuitamente al servizio degli altri. Infine ci ha invitati a riconoscerci intorno alla splendida definizione che diede il Presidente storico Bachelet all’Azione Cattolica: “una famiglia di persone che si vogliono bene, vivono nella fratellanza e su cui il parroco può contare”.

I rappresentanti dei gruppi ACR, Paola Evangelisti, e Giovanissimi, Gaia Di Toro, hanno comunicato il risultato della riflessione nei loro gruppi. I ragazzi, che già collaborano attivamente come ministranti, strumentisti, coro e lettori, vorrebbero essere ancora più coinvolti, chiedono una preghiera più “energizzante”, di andare di più in giro e di fare più attività di riflessione. Gli educatori, rifacendosi al detto africano che “per educare un bambino, serve un intero villaggio”, chiedono un maggiore coinvolgimento e collaborazione di tutti i membri e i gruppi della Missione nella formazione dei ragazzi sull’esempio di Andrea Casera che, pur non avendo figli all’ACR, si è prestato ad aiutare nel servizio in cucina al Campo Scuola ACR!

Il gruppo giovanissimi, ci conferma Gaia, si è infoltito grazie alla forza dell’esperienza di quest’estate alla GMG di Lisbona e alla disponibilità di una sala vicino alla Missione, dove finalmente si possono incontrare settimanalmente di sabato pomeriggio e partecipare alla Messa delle 17:00.

Paolo Carniello, per il Gruppo Giovani, frequentato da diversi aderenti all’AC, riferisce che è nutrito, dinamico, si incontra tutti i giovedì sotto la guida di Padre Luan e quest’anno seguirà i temi dei Corsi Alfa, la “Guarigione Interiore” e l’Affettività.

L’assemblea ha ringraziato gli educatori e sottolineato quanto sia importante per i ragazzi continuare il cammino di Fede di gruppo ben oltre la Cresima, perché Gesù si lascia incontrare sempre di più per tutta la vita. È qui che il Gruppo Giovani è prezioso; nell’uscire a testimoniarlo ai ragazzi più piccoli, agli incontri ACR e Giovanissimi. Farebbero un servizio alla comunità e allo stesso tempo sarebbe un modo per crescere nella Fede e mettere in pratica la Parola di Dio.

Paolo Galli, Rappresentante degli Adulti, ha ricordato che durante la pandemia, nonostante le privazioni, il supporto telematico ha dato la possibilità di cogliere anche altri spunti formativi (Fides e Ratio” e “Icone” con Manuel) ma l’obiettivo futuro è raggiungere le persone appena arrivate a Monaco, quelle che frequentano sporadicamente la Missione e che non sanno della bellezza dell’offerta formativa di AC. Il Ritiro Spirituale di settembre, “momento forte” aperto a tutti gli italofoni di Monaco, dovrebbe essere riproposto con il pernottamento.

Suor Zaira, grata per l’organizzazione della festa del suo venticinquesimo, ha incoraggiato tutti a proseguire così, seguendo la suddetta definizione di Bachelet.

Nel bilancio del triennio tracciato da Daniele sono stati ricordati anche i momenti di incomprensione che hanno causato fatica e sofferenza. Dario Aquilani ha confidato di aver avuto talvolta la sensazione che la nostra associazione sarebbe finita di lì a poco, ma il solo fatto che, nonostante i momenti di crisi, l’AC Monaco, non solo è ancora viva, ma è ai massimi storici ha dato a lui e tutti noi la convinzione che in ciò che l´AC sta facendo è in qualche modo guidata dall’Alto. I momenti di crisi non si sarebbero potuti superare con le nostre forze umane ma solo grazie al vero Proprietario di questo grande Progetto.

L’AC è al servizio del Parroco e della pastorale, è stato quindi chiesto a Padre Gabriele quali fossero le esigenze della comunità. Lui, dopo aver lodato l’impegno dell’AC e di tutti i gruppi presenti in Missione, ha chiesto di far riscoprire alla Chiesa la bellezza della Fede vissuta in “comunità”, in contrapposizione al “virus dell’individualismo”, insinuato nella società civile e ora anche all’interno della Chiesa, e il rischio che ciascuno si disegni un Dio “su misura”.

La fase finale, con le candidature e le votazioni a scrutinio segreto per eleggere i Rappresentanti, è stato il momento della responsabilità. La vita oggi è frenetica e non è facile offrire gratuitamente fette importanti del proprio “tempo libero”, cosa che in realtà molti di noi nemmeno hanno… Ma lo Spirito Santo ha soffiato anche questa volta e, come con i 5 pani e i 2 pesci, dalle urne sono usciti i nomi di: Roberto Bellandi e Paolo Brusegan (Adulti); Elisa Galli (Giovani); Gioia Bonso (Giovanissimi); Paola Evangelisti (Ragazzi ACR); Dario Aquilani (Delegato Diocesano).

L’assemblea ha ringraziato i nuovi eletti e Daniele e Paolo che sono giunti al termine del loro secondo mandato e non possono essere rieletti nello stesso ruolo. Una regola che può sembrare controproducente ma è il modo in cui la “responsabilità” viene il più possibile “condivisa” ed il modo in cui l’AC si rinnova e dura ormai da più di 150 anni.

L’Assemblea si è conclusa nello stesso modo in cui era stata aperta, pregando il Signore di sostenere i nuovi eletti e tutta l’associazione nell’impegno verso gli obiettivi che sono stati delineati e ringraziandolo per l’intensa e feconda serata. Buon lavoro ragazzi!

Alberto Damiani