La nostra associazione, con sede a Chivasso, si distingue fin dalla sua costituzione come entità fortemente impegnata nell'attivazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO) per i licei della zona.
La nostrà attività è focalizzata sulla creazione di un ponte concreto tra il mondo della scuola e quello dell'innovazione e del lavoro. Collaborando attivamente con istituti come il Liceo "Isaac Newton" e la Scuola Superiore "Europa Unita" di Chivasso, promuoviamo percorsi di alta formazione che permettono agli studenti di sviluppare competenze cruciali per il loro futuro, in particolare nei settori dell'innovazione e della tecnologia.
I progetti PCTO che proponiamo sono mirati a:
Promuovere l'alta formazione e la cultura dell'innovazione
Offrire agli studenti l'opportunità di misurarsi con situazioni operative reali, affiancando professionisti e ricercatori.
L'associazione, spesso in sinergia con partner di rilievo come il Politecnico di Torino, svolge quindi un ruolo essenziale nel rendere l'esperienza PCTO non solo un adempimento curriculare, ma una vera e propria porta di accesso al futuro professionale per le nuove generazioni.
Attività PCTO 2024/2025
L'anno scorso, il CHI-HUB, insieme ai suoi enti associati, ha lanciato una stimolante sfida agli studenti volta a promuovere l'applicazione pratica dei principi ingegneristici e tecnologici. L'obiettivo specifico individuato per questa edizione è stato la progettazione e la realizzazione di un robot aspirapolvere.
Nonostante sia ormai un oggetto di uso comune, il robot aspirapolvere è un dispositivo che offre un eccellente banco di prova per l'integrazione di differenti aspetti tecnologici . La sua costruzione, anche in una versione semplificata, si allinea perfettamente con gli obiettivi formativi del ChiHub, offrendo agli studenti l'opportunità di confrontarsi con sfide sia meccaniche che ingegneristiche complesse.
Aspetti Fondamentali: I modelli base richiedono la padronanza dei sistemi di movimentazione autonoma e delle funzionalità essenziali di pulizia.
Tecnologie Avanzate: Le versioni più sofisticate integrano sistemi di adattabilità alle superfici, sensori avanzati e l'uso di metodi di machine learning per l'apprendimento delle caratteristiche dell'ambiente domestico, degli oggetti e degli spazi da pulire.
La sfida ha permesso ai partecipanti di toccare con mano l'intero processo di sviluppo di un prodotto, dall'ideazione concettuale all'implementazione pratica, fornendo una preziosa esperienza nel campo della robotica e dell'automazione.
L'obiettivo centrale di questa edizione del PCTO è stato guidare gli studenti attraverso il processo completo di sviluppo di un dispositivo smart, un CubeSat. Il percorso didattico e pratico ha coperto tutte le fasi cruciali, dal design meccanico alla progettazione elettronica e firmware, fino allo sviluppo di un ciclo produttivo per un prototipo funzionante.
I CubeSats, o satelliti cubici, sono un tipo di satellite miniaturizzato per la ricerca spaziale, dalle ridotte dimensioni (circa 10cmx10cmx10cm), impiegati attività di ricerca e raccolta di dati scientifico. Sono anche utilizzati, sempre di più, per condurre esperimenti nello spazio. Generalmente constano di due parti principali: il corpo principale, che ospita il carico utile e l'elettronica, e una struttura dispiegabile, che comprende pannelli solari, antenne e altri componenti. Il corpo principale è solitamente realizzato in alluminio, mentre i componenti dispiegabili sono solitamente realizzati in plastica o materiali compositi.
Il dispositivo finale che gli studenti hanno realizzato è caratterizzato da una struttura portante realizzata con la stampa 3D, la quale integra componenti elettronici programmabili per l'esecuzione delle funzioni di base.
La prima edizione del PCTO gestita dalla nostra associazione, con il supporto delle aziende associate e del laboratorio Chilab-ITEM, ha avuto come obiettivo quello di supportare gli studenti nella realizzazione di due atutovetture radiocomandate, dotate di elettronica di controllo.
I ragazzi e ragazze hanno seguito interamente il processo meccanico, quello elettronico (basato sul ricorso a ARDUINO) e, non meno importante, quello informatico.
Per la struttura esterna si è fatto ricorso alla stampa 3D, tenendo conto dell'esigenza di integrazione dei componenti elettronici utili al funzionamento del prototipo.
Come ultima sfida proposta agli studenti, si è passati all'integrazione e assemblaggio del dispostivo, che è poi stato messo alla prova in una breve race test.