Comunicato Stampa

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“Pasolini e la Maddalena a Trieste”

In occasione del centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, l’Associazione Culturale “Casa Alta” – che ha sede a Trieste (https://sites.google.com/view/associazionecasaalta) -, unitamente al settimanale online “Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano” (https://sites.google.com/site/liturgiadelquotidiano/home), promuovono per domenica 2 ottobre 2022 un’iniziativa dal titolo “Pasolini e la Maddalena a Trieste”.

L’evento si strutturerà in due momenti: dapprima, sulla piattaforma Zoom – e dunque a distanza -, sarà possibile collegarsi, alle ore 17:30, con la teologa di chiara fama Marinella Perroni, già docente presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e tra le fondatrici del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI), per una riflessione su “La figura di Maria di Magdala”, valorizzando la sua particolare considerazione nel film di Pasolini “Il vangelo secondo Matteo”. Le credenziali per il collegamento Zoom vanno richieste via mail all’indirizzo: casa.alta@virgilio.it

Il secondo momento vedrà, invece, la rappresentazione dello spettacolo “Le belle bandiere” con gli artisti Miriam Camerini e Rocco Rosignoli, sempre domenica 2 ottobre 2022, con inizio alle ore 20:30, presso il Teatrino “Franco e Franca Basaglia” di Via Weiss, a San Giovanni, Trieste.

L’ingresso è aperto a tutti, sino ad esaurimento dei posti, e prevede un’offerta libera. Possono essere richieste le prenotazioni del posto sempre all’indirizzo email: casa.alta@virgilio.it


Il sette febbraio 1945 sul fronte orientale italiano diciassette militi della brigata partigiana Osoppo venivano uccisi da altri partigiani della Brigata Garibaldi, in quello che resterà famoso come l’Eccidio di Porzùs. Tra i nomi delle vittime spiccano quello di Francesco De Gregori, zio del cantautore, e di Guido Pasolini, fratello maggiore di Pier Paolo. Da questa pagina oscura della nostra storia partirà il racconto della vita e delle opere di Pasolini, autore tra i più tormentati della sua generazione. Marxista dall’animo cristiano, borghese innamorato del mondo sottoproletario, artista che nella vita ha esplorato ogni mezzo di comunicazione messo a sua disposizione dall’epoca in cui viveva. Della morte di Pasolini si è narrato spesso, se n’è detto tutto, forse anche troppo. Attraverso la lettura di estratti delle sue opere, di poesie articoli romanzi e saggi, attraversando le canzoni scritte da lui e a lui dedicate, Miriam Camerini e Rocco Rosignoli scelgono di celebrare la vita di questo personaggio fondamentale del dopoguerra nel centenario della sua nascita.

Miriam Camerini nasce a Gerusalemme la sera di Purim del 1983. Regista teatrale, attrice, cantante e studiosa di ebraismo, vive a Milano dove si dedica all’allestimento di spettacoli teatrali e musicali, festival e rassegne attorno e all’interno della cultura ebraica. Collabora regolarmente con Jesus, mensile delle edizioni San Paolo, e saltuariamente con altre testate. Tra i suoi spettacoli: Golem, Un grembo due nazioni molte anime, Il mare in valigia, Caffè Odessa, Chouchani, Messia e Rivoluzione e Lo Shabbat di tutti, performance-cena dedicata al Sabato ebraico. Miriam Camerini conosce bene Trieste, ove ha risieduto insegnando presso la Scuola della Comunità Ebraica.

Rocco Rosignoli è un musicista, cantautore e scrittore. Attivo sulle scene da più di dieci anni, ha al suo attivo numerosi dischi come cantautore e collaborazioni di prestigio come musicista (con Alessio Lega, Max Manfredi, Lee Colbert). Esplora da sempre il mondo del canto popolare, della canzone politica e di lotta, ma anche della canzone e della musica di matrice ebraica. Le sue serate sono un viaggio poetico e sonoro nelle profonde trame della musica, che scorre dolcemente tra le canzoni da lui composte, le traduzioni dei pezzi di grandi cantautori (Jacques Brel, Leonard Cohen, Anne Lister) e il grande repertorio della canzone d’autore italiana.

L’Associazione Culturale “Casa Alta” e “Il giornale di Rodafà. Rivista online di liturgia del quotidiano” intendono rilanciare, con tale doppio appuntamento in un’unica iniziativa, una nuova prospettiva di dialogo interculturale e di approfondimento e valorizzazione di quel sapere critico che Pier Paolo Pasolini, profondamente legato alle nostre terre, del Friuli Venezia Giulia, ed alla loro storia, testimoniò nella sua attività artistica, poetica, letteraria, filmografica ed esistenziale.