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Analisi cliniche - F

Analisi cliniche - F

Fattore VII

Costituisce uno dei test della cosiddetta” cascata coagulativa” per la diagnosi di malattia ischemica coronaria. Si tratta di una proteina circolante nel plasma che in presenza di fosfolipidi e calcio genera una specifica attività proteasica incrementata dal contatto con il vetro o altre superfici.


FENOBARBITAL (LUMINALE)

Farmaco antiepilettico che necessita di un corretto monitoraggio delle concentrazioni sieriche perché numerose possono essere le interazioni con altri farmaci a carico del fegato. L’effetto terapeutico si raggiunge con dosi da determinare con precisione.


FENOLO URINARIO

La determinazione del fenolo in un campione di urine rappresenta un mezzo per monitorare l’esposizione professionale a questa sostanza ed al benzene di cui ne rappresenta un metabolita.


FENOMENO LE

Le cellule LE sono dei leucociti che possiedono attività macrofagica. La loro ricerca antigenica si effettua su sangue senza anticoagulante ogni qualvolta si sospetti una artrite reumatoide o un lupus eritematoso sistemico.


FERRITINA

La ferritina è una proteina con una composizione chimica abbastanza complessa. La quantità totale presente nell’organismo è di circa 6 g., di cui 1 g costituisce la ferritina circolante nel siero e 5 g circa le ferritine presenti nei vari tessuti quali fegato, milza e midollo osseo. La concentrazione sierica della ferritina è in rapporto ai depositi di ferro nell’organismo ed un suo basso valore rappresenta un precoce indicatore di una diminuzione delle riserve di ferro.


FIBRINOGENEMIA

Il fibrinogeno è una proteina ad alto peso molecolare sintetizzata dal fegato che svolge un ruolo primario nel processo della coagulazione. Per l’intervento di altri fattori si trasforma in fibrina dando l’avvio alla formazione del trombo emostatico. Il suo valore aumenta in malattie di natura flogistica ed in neoplasie, mentre diminuisce in difetti di sintesi.


FOSFATASI ACIDA PROSTATICA

Per fosfatasi acida-prostatica vedi PAP


FOSFATASI ACIDA NON PROSTATICA

La fosfatasi acida , oltre che nella prostata, si trova nei globuli rossi, nel fegato e nella milza e la sua quota plasmatica deriva dalla distruzione dei globuli rossi e delle piastrine e quindi un suo aumento è indice di una sindrome emolitica o di piastrinopenia.


FOSFATASI ALCALINA

E’ un enzima presente in diversi tessuti come fegato, milza, rene ed in elevate concentrazioni nella prostata; il suo aumento nel siero si riscontra in diverse patologie maligne a carico delle ossa , dei reni, epatobiliari e specie nel carcinoma prostatico con aumento della frazione prostatica dell’enzima.


FOSFOLIPIDEMIA

I fosfolipidi sono un importante gruppo di lipidi comprendenti lecitine, cefaline e sfingomieline. Sono veicolati in particolare dalle frazioni lipoproteiche HDL ed LDL. Il loro ruolo è quello di mobilitare i lipidi non polari quali i trigliceridi.


FOSFOREMIA

Il fosforo è uno degli elettroliti sierici ed il suo livello ematico viene influenzato dalla dieta, dal tipo di assorbimento intestinale e dalla funzione renale. Il fosforo aumenta nell’insufficienza renale, mentre può diminuire nell’iperparatiroidismo e nel malassorbimento intestinale.


FOSFORO URINARIO

L’eliminazione del fosforo inorganico nelle urine è piuttosto costante nell’arco dei giorni e risente della varazione dell’apporto di fosforo con la dieta. Livelli elevati di fosfaturia si riscontrano nel rachitismo.


FRUTTOSAMINA

IL test della fruttosamina misura la concentrazione di proteina stabilmente glicosilata, fornendo una stima dei livelli glicemici presenti nelle 2-3 settimane precedenti il prelievo. Tale test rivela in maniera precoce variazioni glicemiche in quanto non influenzato dal turnover dei globuli rossi.


FSH (ORMONE FOLLICOLO STIMOLANTE)

L’ormone follicolostimolante è un ormone prodotto da cellule dell’ipofisi anteriore e la sua secrezione viene regolata da una sostanza prodotta dalle gonadi. Nella donna i livelli plasmatici dell’ FSH fluttuano durante il ciclo, raggiungendo i valori più alti vicino all’ovulazione. Il test risulta molto utile in varie diagnosi di possibili patologie gonadiche.


FT3 (TRIIODOTIRONINA LIBERA)

La triiodotironina libera o FT3 rappresenta una piccola percentuale della quantità totale di triiodotironina per la maggior parte legata a proteine veicolanti (TBG, TBPA, etc.) e costituisce la quota di ormone immediatamente disponibile. Costituisce un dato più attendibile della funzionalità della ghiandola tiroide rispetto alla tiroxina legata.


FT4 (TIROXINA LIBERA)

Rappresenta la quota di tiroxina non legata alle proteine di trasporto. Come per la FT3 il dato di laboratorio risulta un indice di funzionalità tiroidea più attendibile rispetto alla frazione legata.