Pubblicazioni

Leggi qualche commento ricevuto:

In quest'epoca perduta, "Due stelle in cielo" è un richiamo all'essenziale, a ciò che nella vita conta davvero. Chi lo legge scopre a poco a poco un percorso, fatto dall'autore, che diventa con naturalezza un segnavia per chi nonostante tutto non vuole perdersi. Ma come tutti i segnavia, bisogna scoprirlo, nel fitto del bosco, dentro ognuno di noi. Riflessioni molto profonde di una filosofia universale, sono offerte al lettore attraverso uno stile colloquiale, diretto e molto piacevole. Ho letto il libro tutto d'un fiato, cosa che non mi capitava da tanto tempo.

Giovanni

In questo mondo di duri finalmente uno che non ha paura di mostrare la propria sensibilità, uno capace di commuoversi davanti a un tramonto, uno capace di esternare le sue più intime emozioni, ma soprattutto uno che ci ricorda che tutti abbiamo qualche stella in cielo.

Sergio


Caro Antonio, ho letto il tuo racconto tutto di un fiato. Mi sono commosso più volte. Racconti con grande sensibilità il mondo che ti circonda ma soprattutto te stesso. Le descrizioni dei tuoi cari e dei tuoi compagni di viaggio sono pennellate di rara poesia. Nel rapporto con tua madre ho rivisto il mio. Anch'io l'ho persa in brevissimo tempo per un male incurabile. Ho un po' invidiato il tuo senso della famiglia e del vivere momento per momento con loro senza perderti nulla delle cose che contano veramente nella vita. Ho apprezzato molto la tua ironia e purezza di sentimenti e poi quei passaggi su Nino, assolutamente struggenti. Il sorriso di Roberta, gli occhi azzurri di Egidio, le erbe di Barbara, l'organizzazione di Gaetano, la nochalance di Francesco...sei un Grande e mi pregio di essere tuo amico.

Pino

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Leggi la prefazione

Scrivere è arte di pochi, inutile girarci attorno.

Un profondo meccanismo che, a parte gli incastri, l’intreccio, la schematizzazione dei personaggi, la cronologia dell’evento, non ha niente dell’ingranaggio industriale, nulla della catena di montaggio. Ci si avvicina, forse, alla complessità dei pistoni, del motore a scoppio, del circuito elettrico; sì, forse ci si avvicina davvero, ci si arriva a tanto così, ma quando si scrive (e si scrive per davvero) non si tratta quasi mai di questo.

Il meccanismo c’è, ma ribadisco, è un profondo meccanismo. E non a caso ho usato il termine “profondo”.

La profondità, l’asse z della materia tridimensionale, l’immersione dello scandaglio in fondo all’oceano: è quella la chiave del buon scrivere.

Perché se scrivere è arte di pochi, saper scrivere oggi è un fatto molto più comune.

A chi importa l’errore di grammatica, la virgola trasposta da un posto a un altro, l’imprecisione stilistica quando le pagine toccano l’anima? A chi importa l’imperfezione di una parola o di un verbo quando quella stessa parola genera un’emozione? A chi importa del significante quando la narratività è accompagnata dal significato?

Antonio Sia non ha niente a che fare con tutto questo. Lui le parole le conosce bene. Le amministra come i numeri un contabile. Le dirige come musicisti di un’orchestra.

Di Antonio Sia, infatti, volevo solo conoscere l’asse z, il suo scandaglio, il suo sommergibile giallo: la sua profondità. Finalmente l’ho trovata in questa raccolta.

Sia, come tanti altri colleghi che lo hanno preceduto, ha scelto il racconto, una tra le forme più eteronime della narrativa. La forma racconto non è semplice come può sembrare. Al contrario (e qui Todorov e Genette ci vengono in soccorso) è una delle arti più complesse del saper narrare.

Con il racconto lo scarto tra finzione e realtà è breve, il confine labile e i tempi stretti. Accipicchia se sono stretti! Nella sua brevità il racconto deve essere organizzato, coordinato, pre-scritto, scritto e ri-scritto. Il racconto, soggetto al più straziante labor limae, viene cambiato e ricambiato, voltato e svoltato fin quando la sua essenza sorpasserà dieci volte la sua esistenza.

Ed ecco che, alla fine di tutto, un racconto esiste solo nella mente dell’autore, mentre è la sua essenza a farcelo comprendere.

E qui, cari lettori, di essenza se ne troverà tanta, libera da un genere letterario preciso, libera dalle fisse categorizzazioni di quest’epoca. Antonio Sia, io credo, non potrà che lasciarvi un bel ricordo, un’emozione, più di un sorriso e, sicuramente, l’odore di muschi e licheni attaccati alle pareti delle sue amate montagne e lo sciabordio tumultuoso dell’altro suo amore, il mare lontano.

Giuseppe Sanò

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Ricavato interamente devoluto a Save The Children

Con grande piacere e un certo orgoglio voglio comunicare a tutti che Save the Children, l’onlus da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, con la mail che riporto di seguito, ha accettato di ricevere tutti i proventi che riceverò dalla vendita del mio libro creando una causale “evento” appositamente dedicata.

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“Buongiorno Antonio,

di seguito, come d’accordo, le invio le nostre coordinate per la donazione finale (nel caso, da indicare alla casa editrice e ai distributori della raccolta, se non sarà lei ad effettuarla):

Save the Children Italia ONLUS

Piazza San Francesco di Paola, 9 - 00184 Roma

IBAN Banca Popolare Etica: IT71P0501803200000011184009

Causale: 17597 libro "Tutti i racconti"

Grazie ancora di aver pensato a noi e Buona Pasqua,

Francesca”

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Naturalmente ho scritto alla casa editrice "Ilmiolibro” chiedendo di canalizzare in modo automatico i proventi del libro, venduto sul sito o su altri store, direttamente a Save The Children. Mi sono altresì impegnato, nel caso che l'automatismo dell'accredito automatico a favore di Save The Children non dovesse essere possibile, a versare personalmente i tutti compensi che riceverò.

Sono conscio di non essere un autore di successo ma nel mio piccolo volevo contribuire alle attività e ai progetti rivolti sia ai bambini e alle bambine dei paesi in via di sviluppo che a quelli che vivono sul nostro territorio italiano.

Sto anche cercando di farmi promotore presso la casa editrice, e spero vivamente che accolgano la proposta, affinché anch’essa rinunci alla parte di guadagno devolvendo tutto il ricavato della vendita al netto delle loro spese vive.


Messaggio di Manuela: Caro Antonio sei veramente speciale! Questa tua scelta rispecchia non solo la tua generosità ma la tua dolcezza, la tua attenzione vera nei confronti dei bambini in difficoltà e il tuo animo sensibile... che dire??? È un vero onore esserti amica! Complimenti!!!🥰🥰🥰🥰🥰🥰


Qualche commento ricevuto

Emanuele: Con rara sensibilità e stile narrativo leggero sei riuscito anche stavolta a fare centro nel pozzo talvolta impaurito del mio cuore. Grazie e complimenti.

Giuseppe: La novella...il saper novellare lenisce i dolori dell'anima, allevia le ferite più profonde, cicatrizza i petali di rosa insanguinati lasciati morire a terra, per strada. Il racconto è forse l'entità più piccola per dire le cose più grandi, non sempre verità, ma un credo, forte, saldo, vero! La novella ha la duplice funzione del pharmakon, sta a te scegliere le giuste somministrazioni: il come, il dove, il quando, il perché!

Francesca: Quando ho letto "il richiamo del cuore", forse per una mia propensione particolare o per la mia sensibilità, grazie alla tua capacità descrittiva, mi sono immersa in quel bosco sentendone i rumori e percependone i profumi e poi… quello che non ti aspetti… che mi ha emozionato e fatto venire i brividi. Bravissimo.