Credo che l'unico femminismo possibile sia quello intersezionale in quanto le persone non possono essere classificate sulla base di una singola caratteristica, ma devono essere viste nella loro complessità e pluralità.

Il termine intersezionale ( Crenshaw, 1989) ci aiuta a non perdere di vista questa complessità di interazioni,  permettendoci di comprendere meglio i diversi livelli di marginalizzazione che le persone subiscono all'interno della società in cui vivono.

L'approccio intersezionale descrive l’intreccio di oppressioni che derivano dalla sovrapposizione o intersezione di diverse identità sociali nella stessa persona. 

Ci aiuta riconoscere l'unicità dell'esperienza di ciascuna persona così come delle possibili discriminazioni e forme di esclusione che subisce. 

Ci permette inoltre di riconoscere i  differenti privilegi presenti nella nostra società dandoci modo di comprendere meglio quale sia la nostra posizione all'interno della società.