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INTERVISIONE AICI CHI PORTO COME INTRUSO OGGI IN QUESTO INCONTRO A TITOLO PERSONALE O PROFESSIONALE ?



Riepilogo della riunione per LUNEDI 19 FEBBRAIO ORE 18.30 20.00 GRUPPI di Intervisione AICI 2024 ON LINE (02/19/2024)


CHI PORTO COME INTRUSO OGGI IN AULA ZOOM

Va tutto bene: matrimonio, lavoro, figli… e allora perché questo disagio non mi lascia stare?”. È l’esordio di tante richieste d’aiuto. Il disagio, questo “intruso misterioso” tutto bene: matrimonio, lavoro, figli… e allora perché questo disagio non mi lascia stare?”. È l’esordio di tante richieste d’aiuto. Il disagio, questo “intruso misterioso”


Riepilogo rapido

L'incontro si è concentrato principalmente sulla discussione di esperienze ed emozioni personali, con particolare attenzione alla gestione di situazioni e relazioni difficili.

I partecipanti hanno condiviso le loro situazioni personali e strategie per la gestione emotiva. La conversazione ha anche toccato l'importanza dei programmi di formazione e dell'apprendimento continuo. Verso la fine, l'argomento di prendersi cura di se stessi prima che qualcosa accada è stato sollevato.

CHI PORTO COME INTRUSO OGGI IN AULA ZOOM

Va tutto bene: matrimonio, lavoro, figli… e allora perché questo disagio non mi lascia stare?”. È l’esordio di tante richieste d’aiuto. Il disagio, questo “intruso misterioso” tutto bene: matrimonio, lavoro, figli… e allora perché questo disagio non mi lascia stare?”. È l’esordio di tante richieste d’aiuto. Il disagio, questo “intruso misterioso”

Il disagio smaschera una vita apparentemente perfetta

C’è uno spazio segreto dentro ognuno di noi e la sua funzione è proprio quella di sorprenderci: è il luogo dell’avventura, della libertà, della passione, la riserva energetica capace di darti la scossa e farti “bruciare di vita”.

A volte, però, capita di allontanarsene e dimenticarlo. Ma può il bruco accontentarsi del bozzolo rinunciando a divenire farfalla? Sembra incredibile, ma è quello che troppo spesso facciamo con noi stessi.

Un po’ alla volta si arriva alla conclusione che “la vita è tutta qui”: il lavoro, i soliti amici, la famiglia, i pochi obiettivi che restano.

Ti dici che la smania di vita, il senso di avventura e le passioni che una volta ti scuotevano sono superate, hai altro a cui pensare adesso.

È proprio così che iniziano i problemi. Perché tu non lo sai, ma lo spazio segreto della passione e dell’avventura governa il tuo percorso: le decisioni che contano sono guidate da desideri imprevisti, sogni, fantasie che non controlli, emozioni sorprendenti, nuovi interessi, deviazioni che non avevi calcolato dal percorso segnato della tua vita.

Questi “saperi” interni svolgono la loro funzione quanto più tu non interferisci. Devi quindi rispettarli, se vuoi stare bene e trasformare il bozzolo in farfalla, perché il bozzolo può apparire sicuro, ma solo la farfalla sa volare!

Riaccendi la tua mentalità e la tua vita

O apri la porta alla tua essenza segreta, o saranno i disagi a bussare.

Se la rifiuti, se vuoi che tutto sia tranquillo e perfetto, se ti preoccupi solo di cosa pensano gli altri di te, se reciti “Tutto va bene”, allora non vivi davvero.

Se c’è il modello di perfezione, non puoi esserci tu. Perciò arrivano i disagi: per costringerti a rompere gli schemi di una vita “troppo perfetta””troppo uguale” “troppo sotto controllo”.  …

Più cerchi di fermare la vita, e più evochi momenti oscuri e più potrai  creare  sofferenza nel tuo QUI e Ora . I momenti Oscuri gli INTRUSI non devi scacciarli ma metterti al loro servizio: i disagi/intrusi di qualsiasi natura essi siano  non sono il problema, ma l’inizio di una soluzione che l’anima ti sta offrendo. “

Riepilogo

Insegnare ,Sentimenti e Pianificare il Futuro

B. ha condiviso le sue esperienze e sentimenti sull'insegnamento e il senso di impotenza che spesso prova in situazioni al di fuori del suo controllo. Ha menzionato un recente incidente appreso dai media  che ha coinvolto il suicidio di un giovane ragazzo che l'ha profondamente colpita. Il gruppo ha discusso di rimanere presenti e concentrarsi sugli aspetti positivi, specialmente nelle situazioni difficili.

A. ha condiviso i suoi sentimenti su una situazione che non è andata come aveva sperato, sottolineando l'importanza di riconoscere i sentimenti negativi.

S. ha discusso il suo background nel lavoro del corpo e il suo ruolo di istruttore di un metodo volto a mantenere o peggiorare i problemi.

Ha sottolineato l'importanza degli esercizi di pensiero giornalieri per evitare che i problemi peggiorino e ha concluso la discussione con una dichiarazione aperta sui suoi piani futuri.

Sviluppo professionale e formazione di gruppo

All'incontro hanno partecipato diversi partecipanti che hanno discusso della loro esperienza professionale e dei loro interessi.

Il gruppo ha discusso la formazione del gruppo di Intervisione  che comprende professionisti delle relazioni di aiuto ed educatori,  le sfide del cambiamento, di formazioni  e aggiornamenti continui..

Il gruppo ha programmato una serie di incontri a partire da settembre sia di Supervisione  sia  volti a migliorare la comunicazione all'interno delle organizzazioni personali ,professionali e  delle scuole.

La discussione ha riguardato anche i corsi di formazione  in programma fino a dicembre  in presenza e on line di AICI Associazione Italiana Counseling Integrato  rivolta a chiunque interessato alla crescita personale e professionale https://sites.google.com/view/aicitalia-it/eventi-in-programma-social

Gestione Emozionale e Introduzione al Team

La riunione si è concentrata principalmente su esperienze e riflessioni personali, con particolare attenzione alla gestione  appunto di “INTRUSI” ovvero di situazioni e relazioni difficili.

A.L. ha condiviso le sue sfide personali e strategie per la gestione emotiva, e c'è stata anche una discussione su un programma di formazione volto ad aiutare insegnanti ed educatori a migliorare i loro metodi .

“Poiché c’è uno spazio segreto dentro ognuno di noi e la sua funzione è proprio quella di sorprenderci: è il luogo dell’avventura, della libertà, della passione, la riserva energetica capace di darti la scossa e farti “bruciare di vita”

E’ stato  affrontato  e discusso il tema di cambiamenti in famiglia ,di nuove nascite , evidenziandone le complessità e le sfide.

L'incontro ha anche toccato un potenziale problema di gestione  di problematiche riguardanti problem solving quotidiani .

Imparare a star bene, qualunque cosa accada, è infatti  l’aspirazione più grande di tutti noi. Ma come tenere a bada i nostri stati d’animo quando abbiamo un problema, le insicurezze, le paure ci destabilizzano?

Sicuramente In quei momenti vediamo la nostra vita come un percorso irto di ostacoli/intrusi , di complicazioni che non sappiamo come affrontare

.

Emozioni, Esperienze e Cura di Sé

L'incontro si è concentrato principalmente sulla discussione di esperienze ed emozioni personali, con particolare attenzione all'ansia e all'impazienza. I partecipanti hanno condiviso le loro situazioni personali, come rapporti  e cambiamenti familiari  , rapporti tra  madri  e figlie che a loro volta  stanno per diventare madri  e imprevisti nella gestione domestica  di danni e spese conseguenti .Situazioni  che hanno potuto  causare sentimenti di pre -occupazione e ansia.

“Il preoccuparsi non ruba mai al domani il suo dispiacere, priva soltanto l'oggi della sua gioia.”

L'importanza di rimanere presenti nelle proprie emozioni, anche se sono scomode, è stata sottolineata.

È stato anche discusso il concetto di attesa e la potenziale positività che ne può derivare.

Verso la fine, l'argomento di prendersi cura di se stessi prima che qualcosa accada è stato sollevato.

Ansia, Gravidanza e Ottimismo Confronto tra Pari

Si  è discusso dell'ansia che AM. sta vivendo a causa di recenti eventi di vita. A. ha suggerito di concentrarsi su questioni specifiche per alleviare lo stress e dare priorità agli eventi della vita.

Si è  anche toccato un evento positivo che  nuovi arrivi in famiglia come i nipotini  potrebbero sicuramente  portare gioia ed energia.

La Pre-Occupazione e l’aspettativa  può generare sentimenti contrastanti che oscillano tra la gioia più sfrenata e la preoccupazione più intensa che si possa immaginare.

L’arrivo di un nuovo membro della famiglia è senza dubbio un’occasione speciale.

Il confronto tra pari ,il caso di studio in merito,  ha evidenziato  l'importanza di rimanere ottimisti e concentrarsi sul presente, soprattutto quando si tratta di eventi inaspettati.

Anna le consigliò di concentrarsi sulle soluzioni e di condividere le proprie esperienze, sottolineando l'importanza di rimanere ottimisti.

Spirali Negative e Strategie per Affrontare il disagio

Le colleghe  esperte counselor hanno discusso del concetto metaforico di spirale, che rappresenta situazioni di vita negative. Hanno concordato sull'importanza di riconoscere le spirali negative e trovare contromisure, come fare una pausa, concentrarsi sulle emozioni e cercare strategie alternative.

.

Chi ha  condiviso la sua esperienza personale  ha riconosciuto di avvertire la reazione del suo corpo alle situazioni negative.

Si è  anche discusso le sfide dell'attesa,

La conversazione ha introdotto la tecnica "come peggiorare" per gestire l'ansia, che nonostante la resistenza iniziale, è stata riconosciuta come efficace.

LA TECNICA DEL COME PEGGIORARE

Questa si esprime nel domandarsi quali sarebbero le azioni da mettere in atto e quelle da evitare per volontariamente peggiorare la attuale situazione, che al contrario vorremmo migliorare.

Discussione finale  sul tema degli intrusi con “umorismo tecnico".

L'incontro è stato pieno di una vivace discussione su un tema di intrusi.

I partecipanti sembravano passare le parole e discutere brevi terapie strategiche.

I partecipanti hanno  contribuito  one  to one e in modo corale  alla discussione. L'incontro si è concluso con un'espressione di gratitudine verso alcuni partecipanti in particolare e verso il gruppo .

CALENDARIO GRUPPI DI INTERVISIONE AICI 2024

6  APPUNTAMENTI ON LINE  di  LUNEDI ore 18.30 20.00

22 GENNAIO  19 FEBBRAIO  18 MARZO

22 APRILE 20 MAGGIO 17 GIUGNO

https://sites.google.com/view/aicitalia-it/home-page/crescita-personale/intervisione


LE CAREZZE A SCUOLA

 COME RENDERE EFFICACI RELAZIONI IN AMBITO PERSONALE PROFESSIONALE SCOLASTICO


LE CAREZZE A SCUOLA COME RENDERE EFFICACI RELAZIONI IN AMBITO PERSONALE PROFESSIONALE SCOLASTICO

EDUCHIAMO I SENTIMENTI PER EMOZIONARE LA RAGIONE

Chi comunica , orienta e dirige il proprio sforzo per farsi comprendere, per influenzare, per valutare, per ascoltare ed esprimere: problemi, necessità, interessi, opinioni, ecc. Tutto ciò ci permette di entrare in relazione di comunicazione con gli altri.Come esempio di tale atto comunicativo vogliamo presentare come avviene l’investimento di energia che spesso viene richiesto nella relazione tra insegnanti e allievi.

Ciò che il ragazzo comunica all’insegnante è influenzato dalla reciproca percezione.

Il processo di percezione è determinato dalla valutazione che si ha della persona con cui si interagisce. Questa valutazione definisce il processo di attribuzione di intenzioni in funzione dell’azione comunicativa in atto tra gli attori stessi della comunicazione: richiesta di aiuto, valutazione, ordine, sanzione, ecc…L’allievo, in relazione alla sua attribuzione verso l’insegnante, per comunicare deve investire la sua energia in differenti aspetti, tra cui:

1. Comprendere ciò che l’insegnante vuole;

2. Capire come dovrebbe dire ciò che l’insegnante desidera;

3. Prestare molta attenzione a non dire o esprimere non verbalmente ciò che l’insegnante non vuole sentirsi dire, viceversa fornire la risposta attesa

;4. Far comprendere all’insegnante ciò che egli stesso desidera.

Se ci troviamo in un clima relazionale di tipo giudicante / doveristico o in una situazione in cui non si sono mai elaborate congiuntamente, le reciproche attribuzioni insegnante-allievo, una grande quantità di energia verrà utilizzata dal ragazzo per auto-controllarsi in funzione dei punti 1 e 3 sopraesposti. E’ chiaro che un processo di questo tipo si sviluppa a danno dell’energia utilizzabile invece in favore di una comunicazione efficace espressa dai punti 1 e 4 in funzione di un miglioramento dell’ apprendimento e di una interazione più soddisfacente per entrambi gli attori.

UNA CHIAVE DI LETTURA RELAZIONALE

Quando due persone si incontrano cercano di stabilire delle relazioni e di comunicare, essenzialmente per ottenere dei segni di riconoscimento che potremmo definire con: stimolo, contatto, carezza, toccare, colpo, far centro, riconoscere l’altro, colpirlo, gratificarlo, attaccarlo,… comunque, dirgli che esiste e che ha importanza, nel bene e nel male.

Queste carezze possono infatti essere considerate come delle reali unità di misura delle relazioni umane. Infatti, più la carezza sarà intensa, oppure svalutante, più la relazione sarà considerata come positiva, oppure negativa, dalla persona.

Così, secondo l’Analisi Transazionale, l’intensità o la colorazione piacevole o spiacevole delle nostre relazioni umane possono essere caratterizzate e in un certo modo misurate, facendo riferimento al grado di carezza scambiate.

All’origine di tutti i nostri rapporti esiste questo bisogno imperioso di carezze. E’ una vecchia storia!Un individuo non può sopravvivere, se non a condizione che gli altri si occupino di lui, pensino a lui, manifestino sentimenti nei suoi riguardi: ciò si traduce in scambi, verbali e non verbali e in contatti psichici : conversazione sorrisi, sguardi significativi, strette di mano, baci o carezze.

Ciascuno ha bisogno di essere riconosciuto e di riconoscere l’altro, di scambiare carezze: “io esisto, tu esisti” (cfr. le esperienze effettuate su neonati che muoiono per carenza di contatti fisici).

OKEITA’ Questa sete di carezze è così importante che è stato provato che un individuo preferisce ricevere dagli altri carezze negative, piuttosto che non riceverne.

LE CAREZZE A SCUOLA

Il condizionamento culturale europeo non favorisce né l’espressione, né l’accettazione delle carezze positive, siano esse condizionali, per cui l’altro è riconosciuto per quello che fa, o incondizionali, per cui l’altro è riconosciuto per quello che è, potendo ciascuna essere positiva o negativa. E’ un’affermazione che si può già verificare in famiglia: i genitori danno molta più importanza al brutto voto del loro figlio in una materia, che alla sua buona riuscita in un’altra disciplina.Analogamente può accadere tra i diversi ruoli che interagiscono nella scuola, per cui un incarico affidato in ottica collaborativa e ben svolto è considerato una cosa normale e non sarà sanzionato positivamente, per contro, un insuccesso sarà sottolineato e commentato. La carezza positiva è invece determinante se si vuole rafforzare l’impegno nel lavoro di una persona.

La stessa cosa è vera anche nel rapporto pedagogico. E’ nota infatti l’importanza d’aumentare l’interesse in colui che impara, per stimolare in lui il desiderio di continuare ad imparare. Ora, per le stesse ragioni di condizionamento culturale l’insegnante spesso è portato a non lasciarsi andare ad “accarezzare positivamente” l’allievo, come, allo stesso modo, quest’ultimo non s’aspetta di ricevere una carezza positiva.

All’opposto, sanzionare negativamente è ammesso, anche se è meno efficace. Questa negazione di carezze positive si spiega col fatto che l’insegnamento è basato sulla differenza illusoria tra l’insegnante che sa, che ha ragione, che corregge e l’allievo che non sa, che ha torto, che deve essere emendato. La carezza positiva, in un simile contesto, ha sentore di favoritismo (il beniamino) ed è vissuto dalle due parti come colpevolizzante.

Quando l’insegnante è confermato nel suo valore di pedagogo, vale a dire quando constata che l’allievo lavora bene, la carezza positiva che gli dà è, alla fine, una carezza che dà a se stesso, ma non appena la difficoltà del compito lo rimette di fronte alla sua incapacità di pedagogo, alla sua difficoltà di individuare la spiegazione adeguata alla comprensione dell’allievo, egli toccato nel suo Bambino Adattato che non riesce, provvede subito ad accarezzare negativamente l’allievo e in maniera incondizionata.

Si può dire nello stesso modo, che è a se stesso che indirizza quella carezza negativa?E’ sempre lui che determina la realtà della situazione, è l’allievo che ne fa le spese.Ed è così che si deteriora il rapporto pedagogico. Imparare ad “accarezzare” positivamente l’altro non è cosa comune.Tuttavia ciò rafforzerebbe la sua motivazione, gli darebbe fiducia e lo condurrebbe verso la riuscita.Una pedagogia fondata su carezze positive è molto più efficace di una pedagogia repressiva fondata su transazioni di dipendenza e subalternità (Genitore Critico – Bambino Adattato), e la relazione interpersonale così creata è positiva sia per l’insegnante che per l’allievo.

COME RENDERE EFFICACI RELAZIONI IN AMBITO PERSONALE PROFESSIONALE SCOLASTICO

Come lavorare a scuola e non solo :

sulla comunicazione efficace orizzontale e verticale -sulle buone pratichen; -sullen relazioni umane - sul creare benessere come creare comunità;

https://sites.google.com/view/aicitalia-it/home-page/formazione-formatori-microcounseling-motivare-a-motivarsi/formazione-formatori-counseling-scolastico

NUOVA EDIZIONE A MAGGIO 2024

Corso di formazione per lo sviluppo della comunicazione e del potenziale umano, per latrasmissione di conoscenze e l’implementazione delle competenze nella relazione nondirettiva, fondata su un ascolto attivo ed empatico.


https://www.eventbrite.it/e/biglietti-formazione-formatori-a-scuola-e-non-solo-per-motivare-a-motivarsi-840105176197?aff=oddtdtcreator&fbclid=IwAR2U78HlMAJLCrSsLVdNWS-Wqa3aNs2VbKSiLqtKUmSfjmwZekoSgavcHOk

https://sites.google.com/view/aicitalia-it/home-page/formazione-formatori-microcounseling-motivare-a-motivarsi



LA DEMOCRAZIA E I SUOI RISCHI NEI GRUPPI


FORMAZIONE FORMATORI NEI VARI CONTESTI PER MIGLIORARE LE RELAZIONI ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE EFFICACE VERBALE E NON VERBALE


LA DEMOCRAZIA E I SUOI RISCHI NEI GRUPPI

Leggevo circa le dinamiche di gruppo.

Lewin ,Psicosociologo statunitense di origine tedesco-polacca, nato a Moglino (Posnania) il 9 settembre 1890, morto a Newtonville (Massachusetts) il 12 febbraio 1947,affermava che " un gruppo tende a durare nel corso del tempo solamente se i suoi membri hanno forti motivazioni che li spingono a fare in modo che il gruppo continui ad esistere".

Ogni volta che si ha quello che i sociologi chiamano "crollo dei livelli emozionali" all'interno di un determinato gruppo si ha la fine del gruppo stesso.

invece mette in evidenza che in gruppi patologici ( cioè quelli che presentano alterazioni abbastanza gravi di personalita') il leader che emerge quasi sempre è l'elemento più patologico.

Come sappiamo un ottimale funzionamento del gruppo devono coesistere una forte coesione interna, presenza di individui dotati di notevoli qualità e capacità, sufficienti motivazioni per raggiungere i fini propri del gruppo.

Molti studi si concentrano su un altro aspetto della persona quando potere e protagonismo sono presenti nella stessa persona.

Ciò porta a definire il potere come la capacità di ottenere obbedienza.

Weber r (1864-1920) è considerato uno dei padri fondatori della sociologia ,parlava di " potere come forza", mentre Macchiavelli parlava di " leoni e volpi" , cioè la forza e la persuasione.

Henrich Popitz (sociologo(1925-2002) )vede il primo potere come imposto dall'alto con la forza e la paura.

Potremmo dire che dalle manie di protagonismo a quelle di persecuzione e' un attimo.

F.Grossi


Suggerimenti per lavorare in team

Lavorare in team è una sfida continua, perché talvolta è già dura lavorare da soli, immaginiamo quando il risultato finale dipende dal lavoro armonico e coordinato di più persone. Tuttavia, come in ogni cosa, è questione di abitudine e di seguire qualche piccola regola che con il tempo verrà naturale applicare.

Qui sotto, una lista di elementi imprescindibili per rendere una squadra vigorosa e produttiva.

Serietà

Ciascun membro deve mostrarsi serio e affidabile, rispettando gli impegni ed essendo puntuale. Il ritardo di uno ha un impatto sul lavoro anche degli altri. Quindi, tutti devono mantenere la concentrazione e rispettare le scadenze, completando le proprie attività secondo i tempi e le modalità stabiliti.

Schiettezza

Ogni persona è diversa ed è difficile che tutti si pensi allo stesso modo. Per questo motivo, è importante essere educati ma schietti e trasparenti. Trovare il modo di esprimere i propri sentimenti e le proprie sensazioni in maniera pacata e serena gioverà al processo e al risultato finale.

Ascolto attivo

In pratica, completa attenzione al messaggio dell'interlocutore. Ascoltare i colleghi evitando distrazioni, per rispondere in maniera pensata e consapevole. Questo tipo di ascolto si differenzia da quello passivo che è superficiale e limita l'interazione.

Partecipazione

Un gruppo è essenzialmente le persone che lo compongono, che ne costituiscono la linfa e l'essenza vitale. Lavorare in team vuol dire quindi essere parte, assolutamente attiva, di un processo all'interno del quale devono trovare spazio tutti gli attori che sono coinvolti, ognuno con il proprio compito e il proprio ruolo in vista dell'obiettivo comune. Condividere idee, spunti, riflessioni, proposte, dubbi e timori, informare gli altri sul proprio operato e tenersi informati su quello altrui sono atteggiamenti essenziali per riuscire a fare in modo che ogni attività sia perfettamente integrata con le altre.

Cooperazione

L'aiuto e il supporto reciproci sono la base fondante di qualsiasi gruppo di lavoro. Si lavora in gruppo, l'azione è comune e quindi non c'è proprio modo che un singolo abbia successo senza che lo abbia il team nel suo complesso.

Flessibilità

Tante persone significa tante teste, e quindi tante esigenze, tante necessità, tanti modi di lavorare differenti e tante strategie operative. Questo implica tolleranza, flessibilità e capacità di adattamento. Non è detto che il nostro personale punto di vista sia quello più giusto e lavorare in gruppo è sicuramente uno spunto per metterlo in discussione.

Impegno

L'impegno è la chiave di qualsiasi risultato, individuale o di gruppo che sia. Qualsiasi successo che avrai ottenuto, sarà dovuto al fatto che ti sei impegnato. Non sottovalutare l'impegno neanche quando lavori con più persone.

Bene, a questo punto speriamo di averti chiarito un po' le idee su cosa significa lavorare in team.

Nel mondo del lavoro attuale, capita sempre più spesso di dover lavorare in squadra, perché i ritmi sono frenetici e le mansioni articolate. Spesso i processi aziendali sono basati su vere e proprie catene di montaggio, dove ciascuno ha un ruolo che ha un impatto rilevante sull' insieme sono persone che preferiscono lavorare in team e altre singolarmente. C'è chi apprezza svolgere tutto in completa solitudine e chi invece non vede l'ora di confrontarsi e collaborare.

I casi e i contesti personali e organizzativi sono i più vari.

Quanto riusciamo a mettere in pratica questi suggerimenti ?

dal 2 MAGGIO AL 30 MAGGIO 2024 5 APPUNTAMENTI ON LINE

COUNSELING ORGANIZZATIVO

FORMAZIONE FORMATORI NEI VARI CONTESTI PER MIGLIORARE LE RELAZIONI ATTRAVERSO LA COMUNICAZIONE EFFICACE VERBALE E NON VERBALE



GRUPPI IN CAMBIAMENTO AICI  

7 FEBBRAIO  2024 

INCONTRO MENSILE  ON LINE GRUPPI AICI ON LINE  SU 

  SVILUPPO AUTOSTIMA- CREO RESILIENZA- PRODUCO CAMBIAMENTO


    AUTOSTIMA CAMBIAMENTO RESILIENZA "Che mi venga concessa  la serenità di accettare le cose che non posso cambiare; la forza ed il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare;  e la  saggezza di conoscerne la differenza  e distinguere tra le due "Reinhold Niebuh




Riepilogo della riunione per GRUPPI IN CAMBIAMENTO 7 FEBBRAIO 2024 ORE 20.30 (02/07/2024)








L'incontro ha ruotato attorno al tema della crescita personale, dell'uscita dalla propria zona di comfort e del ruolo della consulenza nel facilitare questo processo. I partecipanti hanno discusso dell'importanza dell'accettazione, provando nuove esperienze e concentrandosi sul presente per plasmare il futuro. Hanno anche esaminato gli effetti delle emozioni sul corpo e il ruolo della motivazione nella crescita personale. La conversazione si è conclusa con una discussione sullo stato attuale della consulenza in Italia e sull’importanza di comprendere la personalità umana nel contesto della consulenza.






Riepilogo


Accettazione Incondizionata e Nuove Esperienze


L'incontro ha ruotato attorno al tema dell'accettazione incondizionata e al potenziale di nuove esperienze che derivano dall'uscita dalla propria zona di comfort. I partecipanti hanno discusso dell’importanza di osservare situazioni senza pregiudizi o aspettative, simboleggiate da un film in cui un pesce scopre un nuovo mondo sott’acqua. Anna  Maria  ha condiviso il suo punto di vista sui benefici di accettare gli eventi incondizionatamente per trovare soluzioni. Liana Gerbi, Maria Giovanna  e Antonella  hanno sottolineato la necessità di provare nuove esperienze e crescere, mentre Federico Giusti Serratore ha sottolineato il senso di libertà e autocontrollo che deriva dall'uscita dalla propria zona di comfort.




Abitudini, Obiettivi e Zone di Comfort


Il team ha discusso il concetto di abitudini e programmi automatici, e come modellano le nostre azioni e pensieri. Federico, Antonella e altri hanno sottolineato l’importanza di fissare obiettivi realistici e concentrarsi sul presente per modellare il futuro. Hanno anche toccato il concetto di una zona di comfort e il suo impatto sulla crescita personale. Liana ha sottolineato l’importanza di uscire dalla zona di comfort per ampliare le prospettive e imparare cose nuove. Il gruppo ha convenuto che è importante uscire dalla zona di comfort e condizionamento. Antonella ha sottolineato il rischio di fissare obiettivi irrealistici e utilizzare il fallimento come auto-trappola. Federico ha sottolineato che anche provare è un risultato significativo. Liana ha sottolineato l'importanza della fiducia in se stessi, della pianificazione e del duro lavoro nel realizzare i propri sogni.




Crescita Personale e Zona di Comfort


L'incontro ruotava attorno alla natura non lineare delle esperienze di vita e delle motivazioni. Federico, Liana, Antonella, Anna Maria e Maria Giovanna  hanno condiviso i loro pensieri sulla crescita personale e sull'importanza di uscire dalla propria zona di comfort. Antonella ha evidenziato nove risultati dell’uscita dalla zona di comfort, come la crescita personale e la scoperta di sé. Liana ha sollevato un potenziale incontro il 7 settembre e ha sottolineato l’importanza della crescita personale. Verso la fine, Liana ha menzionato un contatto per un progetto locale, ribadendo che la crescita personale è una priorità.




Emozioni, Motivazione e Crescita Personale


L'incontro ruotava attorno agli effetti delle emozioni sul corpo e al ruolo della motivazione nella crescita personale. Liana, Antonella, Anna Maria e Maria Giovanna  hanno discusso di come le diverse emozioni influenzino i vari organi e dell'importanza dell'equilibrio e della resilienza nella vita. C'è stata anche una menzione di alcuni problemi audio. La conversazione si è conclusa con una discussione sui gruppi di cambiamento della crescita personale guidati da Liana e sul significato della consulenza nella crescita personale. Sono stati visti  e commentati insieme video brevi sulla Motivazione , Crescita Personale e Zona di Confort .




Consulenza in Italia: Ruolo e percezione 


Liana Gerbi ha espresso frustrazione per la considerazione ancora  oggi ,in alcuni ambiti , del Counseling in Italia  La discussione  a questo punto  si è concentrata principalmente su una discussione sul ruolo e la percezione della counseling in Italia. La discussione guidata da Liana e  Antonella con  Anna Maria hanno sottolineato l'importanza dell'auto-cura, del  ruolo del facilitare la crescita attraverso vari interventi brevi  e la resistenza al termine "consulente della relazione di aiuto " ancora oggi all'interno di parte della comunità psicoterapeutica. Anna Maria ha condiviso le sue esperienze di prospettiva della Chiesa cattolica   su tali consulenze. Liana ha incoraggiato il gruppo a leggere un articolo  da Lei   scritto sulla consulenza in Italia.tratto da articolo del Prof Luigi De Marchi 


 (Luigi De Marchi nato a Brescia il 17 luglio 1937 e morto a Roma il 25 Luglio 2010) è stato psicologo clinico e sociale, politologo e autore di numerosi saggi pubblicati in Europa e in America. Considerato il padre della psicosociologia italiana, è stato referente per l’Italia, fondatore e presidente di tre importanti scuole di psicoterapia: quella “Psico-corporea”, quella “Bioenergetica” e quella
“Umanistica” assieme a Carl Rogers. Nel 1986 fonda a Roma l’Istituto di “Psicologia Umanistica Esistenziale” che ha diretto fino all'ultimo giorno.




Consulenza storia e futuro in Italia


Antonella ha letto e condiviso l’articolo che puo’ essere trovato su Counselingitalia https://www.counselingitalia.it/articoli/3588-counseling-una-professione-due-volte-necessaria  , letto e condiviso la storia e lo scopo della consulenza, evidenziando le sue radici negli Stati Uniti e l'importanza di comprendere la personalità umana. Nella lettura  si evidenzia la differenziazione o tra counseling e  la psicoterapia, attraverso  la consulenza meno continua e focalizzata su questioni  inerenti al QUI e ORA . Antonella, insieme a Liana Gerbi e Maria Giovanna , hanno discusso dello stato attuale della della consulenza della relazione di aiuto  in Italia,  osservando alcune criticità odierne  talvolta  finalizzate all'esclusione dei titolari di titoli non medici e non psicologici. Si è  sottolineata l'importanza della qualità umana in un Professionista della relazione di Aiuto e si  propone il termine "consulenza emotiva". La discussione si è conclusa  in modo corale  suggerendo che la comunità professionale e scientifica in Italia potrebbe ripristinare la natura liberale di queste professioni.


 

COUNSELING, UNA PROFESSIONE DUE VOLTE NECESSARIA 

"La metafora è uno strumento narrativo potente che sviluppa l'autoconsapevolezza e la crescita personale. 

Attraverso l'uso della metafora, si esplorano concetti complessi in modo evocativo e accessibile. "

 Cit- Pearce


 "La capacità di metafora è la capacità di una vita piena", sottolinea l'importanza di questa figura retorica.


La metafora permette di esplorare il mondo interiore, riconoscere sentimenti profondi e dare senso alle esperienze.


 Trasformando l'astratto in concreto, si dà vita alle emozioni e si sviluppa una maggiore consapevolezza di sé stessi.


Inoltre, la metafora offre prospettive diverse, consentendo una visione più ampia delle situazioni.

 Interpreti le sfide e le opportunità in modo nuovo, si riflette sulle esperienze e sui loro significati.


La metafora è un catalizzatore per la crescita personale. Attraverso metafore potenti, si creano immagini e storie che ispirano il cambiamento.

 Visualizzando gli obiettivi e immaginando il futuro desiderato, si intraprendono azioni concrete.


La metafora comunica ed esplora concetti complessi, creando connessioni emotive e intellettuali. 

Questo favorisce un senso di appartenenza e connessione con gli altri.


Utilizzando la metafora, si superano i limiti del pensiero abituale e si acquisiscono nuove prospettive.

 Ciò stimola la flessibilità e la creatività nel pensiero, favorendo la crescita personale e la trasformazione.


La metafora è uno strumento di autoricognizione e autoesplorazione. Attraverso di essa, si esplorano valori, desideri e paure profonde.


 Si dà forma alle aspirazioni e si individuano azioni concrete per raggiungere gli obiettivi.


In conclusione, la metafora è uno strumento narrativo potente che favorisce l'autoconsapevolezza e la crescita personale. Attraverso di essa, si esplora il mondo interiore, si creano connessioni emotive e intellettuali e si superano i limiti del pensiero abituale.


Differenza tra metafora e similitudine

La metafora si può considerare una similitudine abbreviata o più diretta, e per questo è facile fare confusione tra le due. La similitudine è riconoscibile perché l’analogia, al contrario della metafora, è resa esplicita. Troviamo la similitudine quindi in presenza di queste espressioni: “come… così”, “simile a”, “tale…quale”, “similmente”.

Attenzione anche a non confondere la metafora con la metonimia o con l’allegoria. Nel caso della metonimia la sostituzione tra un termine e l’altro segue un preciso nesso logico: causa – effetto, contenente – contenuto, qualità – realtà, materia – oggetto. Affinché si tratti di allegoria, invece, è necessaria la presenza di uno schema di più collegamenti e rimandi a un altro piano concettuale.



GRUPPI IN CAMBIAMENTO AICI 

"Esplorando il Cambiamento: Autonomia, Resilienza e Filosofia"


 incontro del 15 novembre 2023

E torniamo a parlare dei nostri “Gruppi in cambiamento”. L’incontro di stasera ha visto il Gruppo affrontare temi di rilevanza profonda evocati, come sempre, a partire dai concetti chiave di autonomia e resilienza.

In particolare, questa volta, è emerso il tema molto attuale dello Smart Working, il suo ruolo nel promuovere un ambiente lavorativo sereno e di come questo si discosti dal lavoro tradizionale che siamo abituati a conoscere.

Lo smart working, oltre a consentire maggiore flessibilità nella gestione del tempo, ha inevitabilmente evidenziato le debolezze del lavoro tradizionale, come la scarsa meritocrazia, l'organizzazione carente degli obiettivi e l’ancora poco rispetto delle persone. Le aziende, in larga parte, si rivolgono ancora ai propri dipendenti come a delle “risorse”, lasciando intendere il valore materiale del lavoro e il ruolo causale del lavoratore, nel soddisfare le aspettative di business dell’Azienda.

La “distanza” psicologica dall’Azienda, si manifesta con forte evidenza quando il Lavoratore si trova ad operare al di fuori dello spazio contingentato, dell’orario scandito e del controllo “a vista”. La scarsa adesione, in Italia, a questo nuovo tipo di operatività, risiede anche nel timore delle Aziende, di veder crollare la produttività. Aspetto strettamente collegato all’incapacità di coinvolgere attivamente le persone, costruendo un clima favorevole, sostituendo il controllo con la fiducia e promuovendo la responsabilità personale di ciascuno anche attraverso l’educazione all'utilizzo di metodologie moderne ed efficaci, quali il Time management e la Progettazione per obiettivi.

Occorre inoltre riportare l’attenzione sulla centralità del rapporto umano. Nonostante l'innovazione tecnologica, la qualità delle relazioni rimane un nodo centrale, indipendentemente dalla presenza fisica. La presenza stessa, infatti, da consuetudine diviene un momento privilegiato, un’occasione da non sprecare per rimarcare l’importanza dell’altro, del suo benessere e del suo apporto al team. La possibilità di operare in remoto deve farci apprezzare di più l’incontro e aumentare il nostro rispetto e la stima per il tempo che gli altri ci dedicano. Da numeri e individui, insomma.

E con questa riflessione ci colleghiamo al secondo tema, il pensiero e la resilienza: come la rappresentazione del mondo esterno costruisce la nostra identità e la capacità di scelta.

L’approssimarsi della  Giornata Mondiale della Filosofia - il 16 novembre - ha portato l'attenzione sull'importanza dell'educazione al pensiero critico. Il controllo del pensiero, veicolo di emozioni e di esperienze, è fondamentale per un vivere appagante. La lettura consigliata, "La Mucca Viola" sul marketing, aggiunge un tocco di pragmatismo filosofico alla riflessione. Ciascuno di noi, in fondo, è una “mucca viola” e la scoperta della propria unicità è l’unica maniera per comprendere il valore che possiamo portare nel mondo. L’educazione, purtroppo, così come la società, tendono a privilegiare l’omologazione, spegnendo i talenti e l’entusiasmo per la vita. Un dramma che ha ripercussioni importanti ed è anche alla base di molti malesseri del nostro tempo. 

Le domande poste nel gruppo evidenziano l'approfondimento personale sull'autonomia e la resilienza. I partecipanti hanno condiviso pensieri ed emozioni, rivelando una varietà di prospettive. Mentre alcuni vedono la resilienza come legata all'autonomia, altri preferiscono sottolineare la pazienza come virtù necessaria.

Le letture proposte, sul valore del fallimento e il coraggio del cambiamento, hanno aggiunto ulteriori strati di riflessione. L'elogio del fallimento, in particolare, sfida l'idea che sbagliare nella vita equivalga a essere “sfigati”. Si è parlato di eroi che hanno avuto successo nonostante le avversità, creando un contrasto con la società, che cerca piuttosto di "curare" chi si allontana dalla "retta via", la via dei più.

E come sempre i nostri incontri si concludono con la sessione di scambio finale, che rivela i pensieri e i sentimenti che ciascuno dei partecipanti porta via con sé. Profonda connessione, gratitudine, empatia e consapevolezza sono stati alcuni degli elementi evidenziati. Il gruppo, con la sua leggerezza e ottimismo, ha dimostrato la forza della comunità nel sostenere l'individuo durante i momenti di cambiamento.

In definitiva, il Gruppo si manifesta come un luogo di riflessione e supporto reciproco, dove il cambiamento è affrontato con apertura, coraggio e un tocco di filosofia.

 

 

Ed ecco un elenco dei libri consigliati:

         "La Mucca Viola", di Seth Godin.

         “Elogio del fallimento” e "Il Fallimento è rivoluzione", di Francesca Corrado.

         “Elogio del Fallimento” di Massimo Recalcati.

         "Il Magico Potere del Fallimento"  di Charles Pépin

         "Il Coraggio di cambiare" di di Robert B. Dilts e Giorgio Nardone

Questi libri spaziano su temi come marketing, fallimento, coraggio del cambiamento e offrono una prospettiva unica su come affrontare le sfide e abbracciare il cambiamento nella vita.

di Paola Scarel

 

 

Se anche tu vuoi partecipare ai nostri incontri, vieni in AICI - Associazione italiana di counseling integrato - e inizia il tuo percorso verso il cambiamento positivo.

Visita il sito: www.aicitalia.it https://sites.google.com/view/aicitalia-it/home-page/crescita-personale/gruppi

Chiedi info a: infoaici@libero.it Mob:393-3992201


GRUPPI IN CAMBIAMENTO 15 NOVEMBRE

  AUTONOMIA- RESILIENZA 

 Quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia.
Quando la vita è amara, ringrazia e cresci.(Anonimo)

 

   FEEDBACK INTRODUTTIVO

COSA PORTO OGGI QUI IN AULA ZOOM ❓ QUALE E’ LA MIA DEFINIZIONE DI RESILIENZA ❓

LA RESILIENZA PER ME E’ CONNESSA CON LA «AUTONOMIA» ❓

·         porto il desiderio di non fermarmi e procedere costantemente

·

·         oggi porto la mia felicità per aver fatto un altro passo verso il mio obiettivo.

·cosa porto? stasera molta delusione, una rabbia freschissima ...passerà ma ora  sono cotta troppo e forse mi farà bene a raffreddarmii ascoltarvi

·.

·         per me la resilienza è fortemente legata alla conoscenza di sé, alla propria centratura e conoscenza dei propri desideri ed obiettivi.In questo senso ovviamente gioca un ruolo importante un forte senso di autonomia

·

·         porto il coraggio di poter proseguire negli obiettivi prefissati

· porto stanchezza e un forte mal di gola  era mia mancanza di voce, nonostante ciò sono contenta di essere fra voi

·

·         capacità di resistere alle pressioni quotidiane specialmente quelle che mettono alla prova e mettendo in atto azioni che ne creino delle potenzialità.

·

·         la resilienza per me è connessa con l'autonomia ….dagli altri….si

·

·         La resilienza è per me la capacità di reagire positivamente e con creatività a qualsiasi stimolo. Questa secondo me è la più alta forma di libertà e quindi di autonomia.

·

·          curiosità.Resilienza per me è saper fronteggiare i cambiamenti, gli imprevisti, le difficoltà cambiando con gli eventi, ma senza tradire se stessi… come un adattamento sempre originale e scevro da rimpianti. Resilienza decisamente connessa all'autonomia, perché niente e nessuno ce la può dare dall'esterno.

·

·         voglia di continuare a crescere, resilienza come capacità di resistere e di sostenere qualsiasi evento, assolutamente l'autonomia è fondamentale per la resilienza

·

·         senz'altro l'autonomia è un'aspetto fondamentale per la resilienza

·

·          Io preferisco parlare, piuttosto che di resilienza, di pazienza, di virtù della pazienza, sopportare ciò che non dipende da noi ed inevitabile. Pazienza che fa rima con autonomia solo se ci conosciamo bene, se so quello che voglio e non voglio: solo così non sarò completamente in balia degli eventi, qualunque essi siano (soprattutto se sono negativi).

·

·         Oggi porto dubbi ma anche una nuova consapevolezza.

·Resilienza… forse è solo sopravvivere, preferisco trasformazione.

·Resilienza e autonomia? Oppure resilienza e aeroporto, nel senso di lasciare andare il passato, uscire dalla zona comfort e prendere proprio nuove direzioni.

·

·         la resilienza per me e connessa con l'autonomia e con la la forza di poter affrontare anche cose piu difficili

·

·         La resilienza per me è comprendere il dono di ciò che è accaduto per poi trasmutarlo

·

·         IO

·


ARTICOLO  

 19 NOVEMBRE 2023 



Il Rispetto delle donne e non solo : impariamolo a scuola

ARTICOLO SU LINKEDIN IL RISPETTO DELLE DONNE  E NON SOLO IMPARIAMOLO A SCUOLA  

EDUCHIAMO I SENTIMENTI PER EMOZIONARE LA RAGIONE


Tutti abbiamo sperato che non finisse così...

Purtroppo Giulia è l'ennesima vittima che perisce per mano di un uomo che si è sentito inadeguato.

Insegniamo ai nostri figli ,alunni ad accettare un rifiuto, a convivere con la frustrazione, insegniamo loro che nulla va ottenuto con la forza. Insegniamo a gestire le loro emozioni cominciando da noi adulti .

 

"Abbiamo creato dei ragazzi che non conoscono la frustrazione, che non sanno che esistono anche i no" cit. Paolo Crepet

 

Il Rispetto delle donne: impariamolo a scuola , attraverso implementazione di percorsi per la messa in discussione di adulti e giovani e lo sviluppo di competenze come le Capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo ma anche essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo" (Skill per le relazioni interpersonali)

L’obiettivo è chiaro: cercare di prevenire e combattere quella che ormai può essere considerata una piaga sociale, la violenza sulle donne, che continua a mietere, ogni anno, centinaia di vittime solo in Italia. 

La proposta non è affatto insensata, soprattutto se si tiene conto che a sostegno di questa tesi ci sono diversi studi e ricerche che hanno confermato come la mancanza di rispetto di un ragazzo nei confronti delle ragazze inizi generalmente durante l’infanzia. 

 

La maggior parte delle volte si tratta di piccoli atteggiamenti che sembrano poco rilevanti e che se presi singolarmente possono non avere peso.

 Purtroppo, però, spesso se non “corretti” in tempo, possono degenerare in atteggiamenti più importanti di violenza di genere e avere risvolti tragici.

Il rispetto delle donne è una materia da imparare a scuola.

Si parla tanto della necessità di una nuova educazione sentimentale.

 A questo proposito da che cosa si può cominciare? 

Molti genitori evitano di esporre i loro figli a fallimenti e frustrazioni, impedendo loro di imparare a gestire le difficoltà.

 Molti genitori dovrebbero limitare il loro coinvolgimento nella vita scolastica dei figli, lasciando spazio agli insegnanti . 

Un'alternativa valida può essere offerta dall'uso di un nuovo vocabolario,

come confrontarsi, collaborare, cooperare, andare d'accordo ,mediare, negoziare..... pochi genitori e pochi insegnanti hanno un modello di riferimento per guidare il loro stesso comportamento.

 

L’adulto che insegna attraverso la considerazione delle emozioni pone attenzione alla cura degli aspetti relazionali , egli avrà più possibilità di arrivare a far parlare “da dentro” il mondo dei ragazzi e a dar voce al loro mondo interno.

Non è possibile promuovere un apprendimento senza capire cosa succede dentro, emotivamente, nel momento in cui si interagisce con allievi o figli.

Oggi non raramente, purtroppo, i fattori emotivi vengono considerati un ostacolo al lavoro delle funzioni cognitive, privando in tal modo i ragazzi di pervenire ad un apprendimento significativo.

"Quando si vuole riprendere utilmente qualcuno e mostrargli che si inganna, bisogna osservare da che punto di vista egli considera la cosa, perché da quel lato ordinariamente la cosa è vera; bisogna, quindi, dargli atto di questa verità, ma bisogna anche scoprirgli il lato falso. 

Ed egli è lieto di questo, perché vede che non s’ingannava ma che soltanto non aveva considerato  la cosa sotto tutti gli aspetti.

Ora, nessuno si vergogna di non arrivare a vedere tutto, ma nessuno vuole riconoscere di essersi ingannato .B. Pascal

Ma........................ CHI FORMA ............ I FORMATORI ?

COME RENDERE EFFICACI LE RELAZIONI IN AMBITO PERSONALE E PROFESSIONALE?

CHI FORMA I FORMATORI ?

MICROCOUNSELING MOTIVARE A MOTIVARSI  

 

 



Articolo di Liana GERBI 4 novembre 2023 

DIRETTRICE E IDEATRICE DEL MODELLO L.G. COUNSELING - SCHOOLCOUNSELING PER AIUTARE AD AIUTARSI A MOTIVARE A MOTIVARSI  COUNSELING SCOLASTICO AICI  

 EDUCARE I SENTIMENTI EMOZIONANDO LA RAGIONE 

https://www.linkedin.com/pulse/prevenire-il-bullismo-buone-pratiche-innovare-la-liana-c0zhf 




L’adulto che insegna attraverso la considerazione delle emozioni dei suoi allievi, pone attenzione alla cura degli aspetti relazionali legati alla sua attività, egli avrà più possibilità di arrivare a far parlare “da dentro” il mondo dei ragazzi e a dar voce al loro mondo interno.

Non è possibile promuovere un apprendimento senza capire cosa succede dentro, emotivamente, nel momento in cui si interagisce con allievi o figli.

Nella pratica didattica attuale, non raramente, purtroppo, i fattori emotivi vengono considerati un ostacolo al lavoro delle funzioni cognitive, privando in tal modo i ragazzi di pervenire ad un apprendimento significativo.

Secondo Carl Rogers, la scuola non sarebbe capace di occuparsi della crescita globale di bambini e ragazzi ed educare la persona intera, ma si occuperebbe dell’allievo solo “dal collo in su” come se questi fosse una testa vagante e non una persona.

Se l’insegnante in questo caso avrà le caratteristiche di un “insegnante sufficientemente buono”, potrà arrivare a relazionarsi con la parte profonda dei suoi allievi, se invece egli non ne sarà capace sarà destinato a svolgere il suo lavoro senza passione e forse anche senza soddisfazione esponendo se stesso al rischio di cadere in burn-out.

L’insegnante che pone cura non solo riguardo allo sviluppo di competenze cognitive e razionali, ma anche all’aspetto relativo alle emozioni è un adulto che pone le basi per un apprendimento globale dove il ruolo dei sentimenti è senz’altro significativo per una comprensione più profonda.

Iniziative per prevenire e fermare il Bullismo scolastico spesso prescrivono interventi di Counseling. Tuttavia, le strategie specifiche per la

consulenza   sul “disagio”   non sono          ben           definite. Per riuscire a fermare il comportamento aggressivo dei bulli o semplicemente per “migliorare “ il clima in aula ,sarà opportuno che i consigli di classe delle scuole debbano prima capire le eigenze e le motivazioni , le situazioni che stanno dietro i comportamenti a rischio e la non efficace comunicazione tra le parti.

Possono essere suggerite informazioni e raccomandazioni specifiche per massimizzare l'efficacia nella comunicazione orizzontale e verticale all’interno dei consigli di classe, tra insegnanti curriculari, di sostegno e di supporto all’interno dell’istituzione scuola, prendendo in esame gli sforzi diretti ad aiutare bulli ad aiutarsi e a motivare a motivarsi al cambiamento, prendendo atto delle TENTATE soluzioni disfunzionali e attivando sempre nuove TENTATE soluzioni che se riconosciute funzionali potranno essere foriere di modificazioni nel qui e ora innescando un processo di concreto cambiamento nel rapportarsi prima di tutto a se stessi, poi agli altri e all’ambiente circostante

Educare i sentimenti emozionando la ragione


.

Dal 2005 ho proposto prima come docente interna alla istituzione scolastica ,poi come formatrice di corsi MIUR interventi di counseling scolastico fino ad oggi  i progetti si sono articolati su :

Le proposte e progetti hanno tutt’oggi come finalità e obiettivi per :

Il disagio scolastico e forme di bullismo interessano ormai sempre più l’ambito scolastico, familiare e sociale. In aggiunta alla possibilità di pericolo per l'incolumità fisica, sono in aumentato i rischi di assenteismo, la solitudine e una bassa stima di sé.

 Se il recupero a aiutare ad aiutarsi e al motivare a motivarsi viene meno, diminuiranno le probabilità di rendimento finalizzate al miglioramento dello sviluppo del personale pieno potenziale a scuola e quindi ci saranno più probabilità di impegnare le proprie ENERGIE in comportamenti inadeguati, dopo aver lasciato la scuola .

Gli studenti che dimostrano manifestazioni di bullismo o nella scuola media sono stati considerati a grande rischio hanno quattro volte più probabilità di essere coinvolti in attività criminali più tardi rispetto a coloro che costituiscono gruppi omologati nel rispetto di regole .

È evidente nella ricerca e nella letteratura professionale che il COUNSELING per identificare o sospettare casi di disagio o di bullismo è una componente necessaria in programmazioni e progetti di ampio respiro volto a prevenire o fermare il bullismo (Davis, 2006).

E’ auspicabile che il successo del COUNSELOR , inteso come un DOCENTE facilitatore di comunicazione orizzontale e verticale , possa evitare le insidie di permanenza di DISAGIO in ambito scolastico stimoli attraverso ASCOLTO, EMPATIA, INCORAGGIAMENTO e ACCOGLIENZA nuove prospettive e nuovi punti di vista da affrontare insieme facendo interagire  le varie AGENZIE EDUCATIVE: SCUOLA – FAMIGLIA – SOCIALE.

HO AVUTO IL.PIACERE DI AVER TENUTO ALCUNI INCONTRI DI SCHOOLCOUNSELING DA MARZO A GIUGNO 2023 IN UNA SCUOLA SUPERIORE del lazio PER UN PROGETTO DEL MIUR FINALIZZATO ALLA PREVENZIONE DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO

Qui di seguito FEEDBACK DI UNA ALLIEVA PER DIMOSTRARE QUANTO I RAGAZZI POSSANO attraverso incontri di Schoolcounseling affrontando tematiche quali:

✅️EMOZIONI

✅️AUTOSTIMA

✅️CONSAPEVOLEZZA

✅️RISPETTO

✅️BULLISMO

✅️CYBERBULLISMO

CONCILIARSI CON LA LORO PARTE "TALENTUOSA" ENTRANDO IN CONTATTO CON LA PROPRIA CRESCITA PERSONALE- CENTRATURA- AUTOSTIMA ....

"Grazie a questo corso ho capito la mia vera essenza, prima mi chiudevo in me stessa e convivevo costantemente con l'ansia essa mi penalizzava anche a livello didattico.

Ora ho imparato a relazionarmi non solo con i docenti ma anche con i miei compagni, infatti la mia media scolastica è salita notevolmente.

Ho imparato a relazionarmi con me stessa e capire nel modo più semplice possibile a comprendere l'altro.

Non smetterò mai di ringraziare la mia professoressa ad avermi invogliato a frequentare questo corso che ha avuto come Docente la Prof. Liana Gerbi


Educare i sentimenti emozionando la ragione

COME RENDERE EFFICACI RELAZIONI IN AMBITO PERSONALE PROFESSIONALE SCOLASTICO

https://sites.google.com/view/aicitalia-it/home-page/microcounseling-motivare-a-motivarsi/counseling-scolastico

 





GRUPPI IN CAMBIAMENTO -INCONTRI MONOTEMATICI  ON LINE

SVILUPPO AUTOSTIMA - CREO RESILIENZA - PRODUCO CAMBIAMENTO

 GRUPPI IN CAMBIAMENTO A.I.C.I.  

Le parole possono essere finestre, oppure muri. 

Il 18 ottobre 2023  ci siamo incontrati online, per il consueto incontro mensile promosso dall’AICI:


Incontro con   approccio facilitante la con-divisione e co-costruzione, ponendo  l'attenzione NON ai Problemi MA alle tentate soluzioni , agevolando il  confronto e il cambiamento dei punti di vista  dei partecipanti  


 I nostri incontri si articolano sempre attorno a 3 pilastri: 

“Ascolto Attivo, Autostima e Resilienza  ": 

un Viaggio Verso il Cambiamento Positivo”

 Nell’incontro di cui vi racconto, dedicato all’autostima, alla resilienza e alla capacità di cambiamento, abbiamo esplorato il potere delle parole come finestre o muri nella nostra comunicazione quotidiana. 

Approfondendo i concetti di Ascolto attivo e di Consapevolezza Emotiva, abbiamo ribadito che ascoltare non è solo percepire le parole, ma comprendere il tono, la comunicazione non verbale e gli aspetti emotivi nelle relazioni. Si tratta di temi che conosciamo e che abbiamo studiato nei dettagli eppure, il confronto con la realtà ci coglie ancora, a volte, impreparati. 

Questo può dipendere dalle nostre ferite emotive, esperienze dolorose del passato che magari, crediamo sinceramente di aver superato e che ancora ci condizionano. 

Abbiamo ricordato il “Principio delle 3 A”, che consiste nell’Ascoltarsi,Accettarsi e Amarsi.

 Tre aspetti fondamentali per costruire una solida base di Autostima.

 Abbiamo allora riflettuto su ciò che ciascuno di noi ha portato con se in aula: 

 Porsi in un’ottica di ascolto, rendendosi responsabili dei propri pensieri, oltre che delle proprie azioni, fa la differenza sia nella vita professionale che in quella personale.

 Pensieri pesanti e negativi, ci intossicano e alterano le nostre emozioni, rendendoci più ansiosi, e perfino più aggressivi.

Se i pensieri fossero visibili come il fumo, quando entriamo in un ambiente, cosa ci troveremmo a dover respirare? 

Affrontando i cambiamenti personali, è emersa la tematica della mancanza di rispetto verso la vita e le persone

 La proposta è stata quella di scegliere da che parte stare nel cambiamento del mondo, iniziando con una trasformazione interna.

 La comunicazione positiva è stata indicata come veicolo essenziale per migliorare le relazioni e contribuire al benessere collettivo.

 ● ● In un’epoca dominata dai social media e dai mass media, abbiamo riflettuto sulla necessità di essere consapevoli della qualità delle informazioni che riceviamo e diffondiamo. 

La comunicazione non violenta (CNV) è stata introdotta come strumento per evitare giudizi, paragoni, negazioni di responsabilità e aggressioni passive, promuovendo un dialogo empatico.

 Il tema della paura è stato affrontato con la citazione “La paura, guardata in faccia, diventa coraggio” di Giorgio Nardone, psicoterapeuta italiano noto per la terapia breve strategica, sottolineando l’importanza di fronteggiare le paure per intraprendere il percorso del cambiamento positivo.

 L’incontro si è concluso con un reciproco ringraziamento per la partecipazione e la condivisione di esperienze, lasciando a ciascuno di noi il compito di portare con sé un nuovo slancio verso la propria crescita personale. 

Ed ecco alcune letture consigliate dal Gruppo:

 Drammautogeno” di Antonio Loiacono

 Le opere di Rosenberg sulla comunicazione non violenta.

 Se anche tu vuoi partecipare ai nostri incontri, vieni in AICI - Associazione italiana di counseling integrato - e inizia il tuo percorso verso il cambiamento positivo.

DESTINATARI

Chiunque interessato alla crescita personale e professionale - Counselor, Docenti e Coach

Proprio per l’adattabilità degli strumenti predisposti nel Counseling, esso può essere utilizzato per diversi scopi, una moltitudine di situazioni ed esigenze e per le più svariate finalità


 Visita il sito: www.aicitalia.it  Home page 

 Chiedi info a: infoaici@libero.it  3933992201 

Relazione di Paola Scarel  

GRUPPI IN CAMBIAMENTO A.I.C.I.