Ci tengo agli animali. Non riesco a mangiarli. Tendiamo a ignorare la verità che si nasconde dietro una bistecca o un pezzo di formaggio che abbiamo nel piatto. Animali nati e cresciuti ammassati uno sull'altro tra i propri escrementi, senza poter mai correre e vedere la luce del sole. Animali condotti al macello, spesso dopo i viaggi interminabili. Animali che tentano le fughe disperate lanciandosi dai camion, contro le reti. Animali messi in fila ad aspettare il proprio turno costretti a guardare terrorizzati i suoi simili squartati davanti a loro. Vitellini chiusi nella solitudine di stretti box a pochi giorni di vita perchè si possa mungere le loro madri. Le mucche che una volta all'anno devono dare alla luce un piccolo per poter continuare a produrre il latte che a quel vitellino non arriverà mai. I pulcini maschi buttati su un nastro mobile che gli conduce, ignari, dritti nelle macchine tritacarne. Le innumerevoli pratiche crudeli che sono il pane quotidiano negli allevamenti intensivi: tagli, interventi su animali vivi e coscienti, tutto senza anestesia. Potrei continuare all'infinito. Questo è solo un rapido sguardo all'aspetto etico. Siamo in 8 miliardi al mondo. Credo che nessuno più creda che tutti possiamo sfamarci mangiando la carne degli animali allevati in libertà da un contadino.

Internet straborda di immagini schioccanti di animali allevati, trasportati e macellati. Non li moltiplicherò qui. Chi vuole sapere sa dove cercare. Chi non vuole, troverà sempre la scusa per non farlo.

Qui riporto i link che ritengo fondamentali per cambiare l'ottica e sfatare alcuni luoghi comuni e che parlano di alcuni aspetti che tanti ignorano.