Chef
Chef Francesco Impiccichè
A 10 anni, poco più che un bambino, lo Chef Francesco Impiccichè si avventura già tra i fornelli del ristorante dello zio, un’abitudine diventata un vero e proprio lavoro qualche anno dopo, per racimolare qualche soldo.
Inizialmente prova a dare una mano in sala, ma non è quello il suo posto.
Questa prima esperienza gli fa capire che per lui esiste solo la cucina.
Gli studi presso l’Istituto alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice gli permettono di cimentarsi in prima persona con le preparazioni più classiche e con quelle della nouvelle cuisine, ma il momento cruciale per la carriera di Francesco arriva a 24 anni, con la possibilità di frequentare la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina italiana di Gualtiero Marchesi.
Un’esperienza di altissimo livello formativo che gli regala l’opportunità di incontrare e fare pratica con i grandi della cucina del Bel Paese.Qui ha modo di perfezionare le basi teoriche e tecniche, di diventare “cuoco” con la C maiuscola, e di mettersi in gioco in una brigata “importante”, quella del ristorante Zur Rose guidata dallo Chef stellato altoatesino Herbert Hintner, grande maestro ed esempio di umiltà.
La filosofia di Hintner, focalizzata al rispetto di prodotti e tradizioni del territorio, fanno capire a Francesco come valorizzare al meglio e mettere in luce le materie prime della sua terra, la Sicilia, facendone il proprio tratto distintivo.
Dicono dei suoi piatti che sono non soltanto belli da vedere, ma anche buonissimi da gustare, frutto di un modello di alta cucina a cui si giunge attraverso l’esperienza tecnica, una profonda cultura del territorio e la freschezza delle materie prime utilizzate, elementi cardine per lasciare affiorare tutto il sapore della “sicilianità” e del suo amore per il Mediterraneo.
Una cucina e un lavoro che sono sinonimi di accuratezza e meticolosità.