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RILEVANZA DEL PROBLEMA E/O OPPORTUNITA’ RISPETTO ALLO SCENARIO DI RIFERIMENTO SETTORIALE E TERRITORIALE
RILEVANZA DEL PROBLEMA E/O OPPORTUNITA’ RISPETTO ALLO SCENARIO DI RIFERIMENTO SETTORIALE E TERRITORIALE
L’interesse per la frutta in guscio è favorito dalle acquisizioni scientifiche sul valore nutraceutico che ha determinato un aumento generale del consumo sia diretto (i consumi degli italiani sono raddoppiati negli ultimi dieci anni con 3 chilogrammi all’anno/persona, Coldiretti, 2017) che dell’industria di trasformazione.
L’interesse per la frutta in guscio è favorito dalle acquisizioni scientifiche sul valore nutraceutico che ha determinato un aumento generale del consumo sia diretto (i consumi degli italiani sono raddoppiati negli ultimi dieci anni con 3 chilogrammi all’anno/persona, Coldiretti, 2017) che dell’industria di trasformazione.
E’ aumentata inoltre l’attenzione dei consumatori e dell’industria per prodotti che derivano da filiere controllate e certificate anche per quanto riguarda l’impatto ambientale. Infine è aumentato l’interesse per i prodotti tipici che sono entrati ampiamente nella ristorazione di qualità.
E’ aumentata inoltre l’attenzione dei consumatori e dell’industria per prodotti che derivano da filiere controllate e certificate anche per quanto riguarda l’impatto ambientale. Infine è aumentato l’interesse per i prodotti tipici che sono entrati ampiamente nella ristorazione di qualità.
Lo stile di consumo alimentare degli italiani, secondo l’indagine di Nomisma, è orientato a prodotti tipici e tradizionali (45,1%) e, in crescita costante, al consumo di prodotti naturali e biologici (20%). Il 34% degli italiani vorrebbe trovare sugli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata prodotti per uno stile di vita sano.
Lo stile di consumo alimentare degli italiani, secondo l’indagine di Nomisma, è orientato a prodotti tipici e tradizionali (45,1%) e, in crescita costante, al consumo di prodotti naturali e biologici (20%). Il 34% degli italiani vorrebbe trovare sugli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata prodotti per uno stile di vita sano.
In questo contesto, la valorizzazione del comparto corilicolo rappresenta una importante opportunità per molte aree della Campania e in particolare per quelle dove sono già presenti marchi riconosciuti come la “Nocciola di Giffoni IGP”.
In questo contesto, la valorizzazione del comparto corilicolo rappresenta una importante opportunità per molte aree della Campania e in particolare per quelle dove sono già presenti marchi riconosciuti come la “Nocciola di Giffoni IGP”.
La Campania è la seconda regione italiana nella produzione di nocciole (più di 38.000 t nel 2017) di cui più di 5000 t nella sola provincia di Salerno (Ismea, 2017) dove il 90% circa è costituito dalla Tonda di Giffoni, coltivata su circa 2600 ettari che ogni anno forniscono 5-6.000 q.li di nocciole essiccate in guscio. 1200 circa sono le aziende agricole dedite a questa coltivazione (Istat, 2011), e si può valutare in 4000 unità l’occupazione agricola da essa generata. Va sottolineato che durante il periodo di raccolta gli addetti alla coltivazione superano di molto tale cifra. Il peso economico-occupazionale del comparto risulta ancora più rilevante se analizzato con riferimento alle aree in cui si concentra la coltura, quasi totalmente collinari dove, spesso, non sussiste un’alternativa altrettanto valida.
La Campania è la seconda regione italiana nella produzione di nocciole (più di 38.000 t nel 2017) di cui più di 5000 t nella sola provincia di Salerno (Ismea, 2017) dove il 90% circa è costituito dalla Tonda di Giffoni, coltivata su circa 2600 ettari che ogni anno forniscono 5-6.000 q.li di nocciole essiccate in guscio. 1200 circa sono le aziende agricole dedite a questa coltivazione (Istat, 2011), e si può valutare in 4000 unità l’occupazione agricola da essa generata. Va sottolineato che durante il periodo di raccolta gli addetti alla coltivazione superano di molto tale cifra. Il peso economico-occupazionale del comparto risulta ancora più rilevante se analizzato con riferimento alle aree in cui si concentra la coltura, quasi totalmente collinari dove, spesso, non sussiste un’alternativa altrettanto valida.
Da qui la necessità di incrementare la competitività del settore concentrando gli sforzi sulle aree maggiormente vocate e risolvendo le principali criticità. Punti nodali di intervento risiedono sicuramente nell’ottimizzazione della tecnica di coltivazione, nel miglioramento della qualità del prodotto anche attraverso strumenti di certificazione dei processi, sfruttando le potenzialità messe a disposizione dall’integrazione di ICT e IoT, unitamente a una capillare divulgazione delle acquisizioni disponibili attraverso tutte le componenti che operano sul territorio comprese le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.
Da qui la necessità di incrementare la competitività del settore concentrando gli sforzi sulle aree maggiormente vocate e risolvendo le principali criticità. Punti nodali di intervento risiedono sicuramente nell’ottimizzazione della tecnica di coltivazione, nel miglioramento della qualità del prodotto anche attraverso strumenti di certificazione dei processi, sfruttando le potenzialità messe a disposizione dall’integrazione di ICT e IoT, unitamente a una capillare divulgazione delle acquisizioni disponibili attraverso tutte le componenti che operano sul territorio comprese le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali.
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA SPECIFICO DA AFFRONTARE O DELL’OPPORTUNITA’ DA SFRUTTARE OGGETTO DELLA PROPOSTA DI INNOVAZIONE
DESCRIZIONE DEL PROBLEMA SPECIFICO DA AFFRONTARE O DELL’OPPORTUNITA’ DA SFRUTTARE OGGETTO DELLA PROPOSTA DI INNOVAZIONE
La P.I. interessa i 9 comuni del GAL, che rappresentano la gran parte dell’area di produzione della "Nocciola di Giffoni" IGP, le cui caratteristiche distintive ne determinano la particolare idoneità per la tostatura, pelatura e calibratura oltre che per il consumo diretto, sia in guscio sia come snack denocciolato in preparazioni diverse, forma di consumo che ha stimolato un rinnovato interesse per tale produzione.
La P.I. interessa i 9 comuni del GAL, che rappresentano la gran parte dell’area di produzione della "Nocciola di Giffoni" IGP, le cui caratteristiche distintive ne determinano la particolare idoneità per la tostatura, pelatura e calibratura oltre che per il consumo diretto, sia in guscio sia come snack denocciolato in preparazioni diverse, forma di consumo che ha stimolato un rinnovato interesse per tale produzione.
La presenza del marchio IGP assicura, attraverso il Regolamento, la qualità del prodotto. Tuttavia, proprio la rilevanza di tale coltivazione, che alimenta importanti indotti nella filiera agro-alimentare, richiede di affrontare alcune criticità che impediscono la piena valorizzazione del prodotto e delle opportunità di sviluppo.
La presenza del marchio IGP assicura, attraverso il Regolamento, la qualità del prodotto. Tuttavia, proprio la rilevanza di tale coltivazione, che alimenta importanti indotti nella filiera agro-alimentare, richiede di affrontare alcune criticità che impediscono la piena valorizzazione del prodotto e delle opportunità di sviluppo.
Si tratta, infatti, generalmente di una coltura tradizionale praticata da aziende a conduzione diretta che per lungo tempo non hanno adottato significative innovazioni tecnologiche e dove la piccola dimensione non consente ovunque l’ottimizzazione dei costi di meccanizzazione. Inoltre il segmento della commercializzazione del prodotto risulta carente, spesso, per la mancanza del rispetto degli standard qualitativi richiesti.
Si tratta, infatti, generalmente di una coltura tradizionale praticata da aziende a conduzione diretta che per lungo tempo non hanno adottato significative innovazioni tecnologiche e dove la piccola dimensione non consente ovunque l’ottimizzazione dei costi di meccanizzazione. Inoltre il segmento della commercializzazione del prodotto risulta carente, spesso, per la mancanza del rispetto degli standard qualitativi richiesti.
Le problematiche di maggiore importanza si possono così individuare:
Le problematiche di maggiore importanza si possono così individuare:
- la conformazione del territorio con particolari vincoli orografici che rendono difficoltose, spesso, le operazioni colturali e i collegamenti con le principali arterie di comunicazione;
- la ridotta dimensione aziendale che determina una bassa propensione alla introduzione di innovazione nel processo di coltivazione e una attenzione non sempre ottimale per la qualità del prodotto;
- la presenza di emergenze fitopatologiche che richiederebbero una elevata interazione con servizi di consulenza specializzati;
- la mancanza di un servizio organico di assistenza in agricoltura basato sull’uso dei sistemi messi a disposizione dalle moderne tecnologie informatiche.
La P.I. intende valutare la fattibilità di un approccio multidisciplinare basato sull’uso integrato di strategie ICT e IoT per creare una mappa delle criticità ed opportunità dell’intero territorio del GAL, individuando all’interno di questo aree campione dove mettere a punto un sistema di monitoraggio dei parametri agro-ambientali di maggiore interesse per la ottimizzazione della produzione corilicola in un’ottica di valorizzazione delle risorse dell’intero territorio basato sul legame identitario tra territorio, storia, tradizione, paesaggio, produzioni di qualità, alimentazione e salute.
La P.I. intende valutare la fattibilità di un approccio multidisciplinare basato sull’uso integrato di strategie ICT e IoT per creare una mappa delle criticità ed opportunità dell’intero territorio del GAL, individuando all’interno di questo aree campione dove mettere a punto un sistema di monitoraggio dei parametri agro-ambientali di maggiore interesse per la ottimizzazione della produzione corilicola in un’ottica di valorizzazione delle risorse dell’intero territorio basato sul legame identitario tra territorio, storia, tradizione, paesaggio, produzioni di qualità, alimentazione e salute.
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