Percorsi di resilienza

Il riuso e il rilancio delle ferrovie minori per la rigenerazione dei territori fragili


Percorsi di Resilienza è un progetto che prende avvio nell'ambito della Ricerca internazionale “Percorsi di resilienza. Il riuso e il rilancio delle ferrovie minori per la rigenerazione dei territori fragili. Esperienze in Italia e Spagna”, finanziata dalla Sapienza Università di Roma e che vede la partecipazione dell'Università degli Studi Roma Tre, l'Università di Roma Tor Vergata, l'Universidad de Castilla-La Mancha, l'Universitat Politecnica de Catalunya.

La ricerca trae origine dalla necessità di rilanciare le ferrovie sottoutilizzate o dismesse nell'ambito di un approccio integrato che affronti con uno sguardo d’insieme le differenti questioni (funzionali e socio-economiche, morfologico-paesistiche e ecologico-ambientali) connesse alla valorizzazione dei beni comuni come strategia di resilienza per i territori fragili, caratterizzati da fenomeni di abbandono e degrado fisico e sociale.

Una ricerca che, a partire da un approccio multidisciplinare e un confronto internazionale, ricomponga in un percorso comune differenti saperi e riferimenti per conseguire obiettivi complessi come quelli richiesti per ricomporre i fili interrotti dell’abbandono nei fragili territori delle aree interne.

La proposta, a partire dalla contestualizzazione delle dinamiche in corso in Italia e in Spagna, persegue l’obiettivo di definire nuovi riferimenti metodologici e operativi, finalizzati alla redazione di linee guida per il rilancio delle ferrovie minori abbandonate o sottoutilizzate, in coerenza con l’evoluzione dei paradigmi disciplinari e delle recenti politiche nazionali e internazionali, che si fanno portatori di specifici contenuti progettuali, criteri operativi e canali di finanziamento per la rigenerazione territoriale che devono trovare spazio, attraverso nuove strategie e strumenti, all'interno della pianificazione urbanistico-territoriale.

La molteplicità di approcci richiama l’esigenza di un ripensamento e una ricomposizione dei riferimenti metodologici e operativi per riportare le linee dismesse o sottoutilizzate “da sfondo a figura”, nell'ambito di tre prospettive consolidate nel dibattito urbanistico:

-una prima prospettiva che, nell’ambito di una attenzione crescente al “diritto alla mobilità” individua la rigenerazione della rete ferroviaria come occasione di rivitalizzazione socioeconomica delle città e dei territori contemporanei a partire da un rilancio del servizio pubblico, contrastando gli effetti che la liberalizzazione ha avuto sul trasporto ferroviario, nella direzione di un riequilibrio territoriale dei pesi insediativi e dei livelli di accessibilità;

-una seconda prospettiva che, consapevole del ruolo identitario e propulsivo delle infrastrutture, focalizza l’attenzione sul ruolo delle reti della mobilità come attivatori di relazioni urbane e paesaggistiche, generatrici di nuove forme, funzioni e significati della città e del territorio, connesse al rinnovo delle forme di fruzione e alla costruzione dello spazio pubblico alla scala vasta.

- una terza prospettiva, che, ponendo lo sguardo sulla rigenerazione della rete ferroviaria come motore di sviluppo sostenibile e di rigenerazione ambientale, suggerisce la trasformazione in vie verdi e green infrastructures portatrici di nuove forme di mobilità sostenibile e nuovi valori collettivi ecologicamente orientati