In ceco, le parole oko 'occhio' e ucho 'orecchio' che sono neutre al singolare presentano un plurale femminile (oči e uši) usato in senso proprio e un plurale neutro regolare usato per significati metaforici, in maniera analoga a quanto accade con i cosiddetti neutri alternanti in italiano (le braccia vs. i bracci). Situazioni molto simili ai ritrovano in serbocroato e in sloveno. Le forme femminili irregolari sono esito di antichi duali e conservano tracce di duale nella flessione irregolare che si ritrova anche in altri sostantivi indicanti parti del corpo.