A partire dal lavoro di Alma Sabatini (1986–1987) diversi aspetti della lingua italiana sono sotto accusa di maschilismo. Si proporrà qui una riflessione sull’importanza di considerare le condizioni linguistiche evolutive, strutturali e funzionali in cui si inserisce il fenomeno del maschile non marcato. Si farà riferimento sia a fattori linguistici interni sia ai risultati di studi psicolinguistici di stampo comportamentale. Il risultato di questo sguardo improntato al sapere linguistico sarà in certi casi favorevole al cambiamento, in altri a una rivalutazione positiva di come la lingua già tratta il genere.