SESSIONE 16

Cooperazione allo sviluppo, migrazioni e geografia sociale: intrecci e dialoghi

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Silvia Aru, Politecnico di Torino

Elisa Bignante, Università degli Studi di Torino,

Emanuela Gamberoni, Università degli Studi di Verona

Il panel intende promuovere una riflessione sul rapporto tra migrazioni internazionali, cooperazione allo sviluppo e geografie sociali. Obiettivo principale è quello di discutere gli approcci, le prospettive e le interconnessioni esistenti e, soprattutto, individuare possibili nuove frontiere di ricerca comuni. Il panel parte dall’individuazione di una frattura che vede oggi il medesimo processo di migrazione scomposto tra una fase “extra europea”, perlopiù interpretata in termini di cooperazione internazionale, e una fase “europea” più focalizzata sulle mobilità e le politiche di gestione dei flussi. È possibile osservare questi due momenti come fasi di un unico processo geografico? Di quali strumenti concettuali ci si deve dotare perché ciò possa accadere?

Il panel si interroga sulla relazione tra i due ambiti e la geografia sociale, qui individuata come prospettiva privilegiata di analisi (in termini di scale, luoghi, strumenti e metodologie) sia per la comprensione dei fenomeni migratori che dei processi e progetti di cooperazione internazionale.

In questa prospettiva, la sessione accoglie contributi che discutano e sviluppino riflessioni, di natura teorica e/o empirica, sui seguenti temi:


- I possibili nessi tra cooperazione allo sviluppo, migrazioni internazionali e geografia sociale.

- Le politiche di co-sviluppo atte a promuovere nuove forme di governo dei territori di arrivo/permanenza così come dei territori di partenza.

- La relazione tra specifiche politiche e il tema migratorio (es. politiche di cooperazione internazionale, Agenda 2030 dell’ONU sullo Sviluppo Sostenibile, politiche sociali e gestione delle migrazioni, ecc.).

- L’inserimento dei migranti nei territori locali (tessuto socio-economico e residenziale, reti associative, ecc.): sfide, difficoltà e successi.”

- Le rappresentazioni dei territori negli sguardi e nelle pratiche dei migranti, dei cooperanti, dei beneficiari degli interventi di cooperazione.

SLOT 1

Pratiche di autoriconoscimento territoriale contro il “Land grabbing” in Africa.

G. Reina

giuseppereina@libero.it

Vivere nel campo profughi: racconti da Aida Camp (Palestina).

D. Pasqualetti, W. Kuck

dan92_@hotmail.it

Il ruolo dell’associazionismo migrante nella Cooperazione internazionale per lo sviluppo: l’esperienza del Summit Nazionale delle Diaspore.

S. Omenetto

silvia.omenetto@uniroma1.it

Per una geografia di “buone pratiche” per l’inclusione dei migranti: il caso del Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione internazionale a Parma.

I. Dumont

isabelle.dumont@uniroma3.it

SLOT 2

L’approdo di minori migranti in un borgo appenninico. La sfida dell’accoglienza a Civitella Alfedena.

G. Oddi

giulia.oddi@uniroma3.it

L’associativismo tra e per i migranti a Novara: identità e fragilità.

C. Ferrario

carla.ferrario@uniupo.it

Il ruolo della rete associativa delle musallah di Roma: un’analisi tra criticità e punti di forza.

B. Di Stefano

brunods11@outlook.it

Rappresentare l’integrazione dei migranti. Approcci alla misurazione (e qualche traccia per complicare la ricerca con la teoria).

A. Scialdone

a.scialdone@inapp.org

SLOT 3

Revisiting the Migration-Development Nexus: Geographical Perspectives.

M. Meini

monica.meini@unimol.it

Spazio umanitario e spazio esternalizzato. Le ONG e il controllo a distanza delle migrazioni in Libia.

P. Cuttitta

paolocuttitta@tiscali.it

Il nesso sicurezza-sviluppo nella gestione migratoria europea in Nord Africa.

A. Casaglia, A. Pacciardi

agnese.pacciardi@gmail.com , anna.casaglia@gmail.com

Geopolitica dell’accoglienza in Europa: dai corridori universitari alle enclave umanitarie europee.

G. Terranova

giuseppe.terranova@unicusano.it