SESSIONE 15

Le nuove frontiere dell’economia circolare: trasformazioni territoriali e feedback locale/globale

Link G-Meet Sessione 15

Bernardo Cardinale, Università di Teramo

Negli ultimi anni, la rinnovata coscienza ambientale da parte dei decision-maker, insieme alle più recenti tecnologie di produzione, stanno favorendo la transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Questo passaggio è rappresentato dal progressivo abbandono di un paradigma di crescita basato sull’accessibilità e sullo sfruttamento di enormi quantità di forme energetiche e risorse naturali, secondo la logica del “take-make-dispose”, a favore di un paradigma di sviluppo sostenibile in cui tali consumi, nonché i rifiuti vengono limitati grazie all’estensione del ciclo di vita dei prodotti. Siamo di fronte a “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola”, usando la definizione della Ellen MacArthur Foundation, in cui “i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”.

In occasione del ventennale della Convenzione Europea del Paesaggio e della decima edizione della Giornata di Studio “Oltre la globalizzazione”, la presente sessione vuole invitare i ricercatori a un’analisi sistemica delle nuove frontiere dell’economia circolare attraverso studi rivolti alle trasformazioni territoriali scaturite dal feedback locale-globale. Innanzi a questa nuova rivoluzione industriale, si vogliono incoraggiare contributi che mettano a fuoco principalmente, ma non esclusivamente: i meccanismi che chiariscono il legame sussistente tra economia circolare e sostenibilità, al fine di individuare e promuovere strategie competitive e coesive, sia imprenditoriali che politiche, orientate a uno sviluppo socioeconomico sostenibile; barriere geografiche per la diffusione dell’economia circolare; in che modo e in che misura l’economia circolare possa influenzare e modificare le dinamiche localizzative e l’organizzazione dei territori; nuovi indicatori e metodologie per la misurazione della sostenibilità dei processi produttivi; analisi delle decisioni compiute da consumatori, imprese e decisori pubblici in questa fase di transizione; tecnologie elaborate nell’alveo dell’Industria 4.0, spiegando come possano giocare un ruolo fondamentale nell’adozione di nuovi modelli produttivi di carattere circolare; punti di forza e di debolezza connessi alla diffusione della simbiosi industriale, essendo quest’ultima un imprescindibile motore per l’implementazione dell’economia circolare. Infine, in linea con lo spirito di questa Giornata, resta a discrezione della sensibilità e degli interessi di ricerca degli studiosi l’opportunità di intersecare lo studio di queste dinamiche con un ulteriore feedback, quello rappresentato dal Covid-19.

Il progetto Retex: Economia circolare come strumento di integrazione e organizzazione territoriale tra Francia e Belgio.

G. Bettoni

giuseppe.bettoni@uniroma2.it

Sharing economy e turismo. Alla ricerca di nuovi equilibri dinamici.

E. Bullado

emanuela.bullado@univr.it

Il “Progetto Mattei”: economia circolare e governance territoriale in Abruzzo.

B. Cardinale, S. Misiani

bcardinale@unite.it

The “European Green New Deal”: un panorama sulle future politiche comunitarie per la promozione dell’economia circolare.

V. Erasmo

valentina.erasmo89@gmail.com

L’economia civile: un nuovo paradigma per l’organizzazione territoriale.

M. Gattullo

mariateresa.gattullo@uniba.it

I territori della transizione circolare: esperienze e fattori di cambiamento.

M. Maglio

mmaglio@unisa.it

L’economia circolare come forma di sostenibilità e innovazione. Il caso di NeoruraleHub.

S. Nocco, F. Epifani

sara.nocco@unisalento.it , federica.epifani@unisalento.it

L’economia circolare quale nuovo paradigma del futuro ecosostenibile. Dalla slowbalization al green new deal globale.

A. Perrone

andre.perrone65@gmail.com

Quale capitalismo oltre il Covid-19 tra partecipazione, inclusione, collaborazione intelligente e resilienza?

L. Pilotti

luciano.pilotti@unimi.it

Brevi riflessioni sullo sviluppo locale sostenibile nelle Isole Minori italiane.

A. Salustri, A. Appolloni

andrea.salustri@uniroma1.it

Industria 4.0 ed economia circolare: possibili convergenze e implicazioni territoriali.

P. Savi

paola.savi@univr.it

Spreco alimentare come risorsa: limiti e opportunità in un’ottica rigenerativa.

A. Toldo, G. Pettenati

alessia.toldo@unito.it