SESSIONE 09

Lo spazio dell’università. Trasformazioni, geografie e sfide della città universitaria

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Samantha Cenere, Politecnico e Università di Torino

Erica Mangione, Politecnico e Università di Torino

Marco Santangelo, Politecnico e Università di Torino

Loris Servillo, Politecnico e Università di Torino

La metafora della “torre d’avorio” tende a nascondere come il paradigma dell’economia della conoscenza abbia reso le istituzioni universitarie attori che non è possibile ignorare nel momento in cui si indagano importanti dinamiche socio-economiche a scala locale. Le università, infatti, stabiliscono con le città e i territori in cui si sono insediate relazioni complesse e variegate.

Da tempo, è stato messo in risalto il ruolo delle università come fattori propulsivi di sviluppo economico regionale attraverso attività di R&D e formazione di capitale umano (Goddard & Chatterton, 1999; Harding, 2007), mentre prospettive alternative hanno guardato al ruolo dell’istituzione universitaria nello sviluppo locale valorizzandone gli aspetti civici, in riferimento alla cosiddetta Terza Missione (Goddard, Hazelkorn, & Vallance, 2016).

Più recentemente, negli studi urbani si sono messe in evidenza altre possibili linee d’indagine, che consentono di apprezzare maggiormente gli effetti sociospaziali che la presenza di una sede universitaria comporta (Addie, 2017; Fernández-Esquinas & Pinto, 2014; Madanipour, 2013). In particolare, tali trasformazioni sono dovute, da un lato, alle scelte localizzative degli atenei, dall’altro, a politiche e immaginari urbani portati avanti da growth coalitions locali (Ruoppila & Zhao, 2017; Yalcintan & Thornley, 2007). All’interno di questo quadro si inseriscono anche gli studi sulla cosiddetta studentification (Smith, 2005), che guardano al ruolo delle università nei processi di rigenerazione urbana (Bose, 2015) e come attori nel mercato immobiliare (Benneworth et al., 2010; Wiewel & Perry, 2008).

Muovendosi nel solco tracciato da questi studi, la sessione vuole indagare la trasformazione di diverse città in città universitarie, guardando al rapporto fra università e città in termini di inter-azione. In questo quadro, ci proponiamo di ricostruire una cornice teorico-analitica, prestando attenzione anche ad aspetti empirici in riferimento a casi nazionali e internazionali.

La sessione vuole, inoltre, tenere in considerazione come la pandemia da Covid-19 abbia azionato un feedback (positivo o negativo) sul complesso sistema costituito da città e università. Infatti, la diffusione del virus rappresenta un’importante cartina di tornasole per riflettere sullo stato di salute di questo rapporto. In generale – recuperando le parole chiave delle precedenti edizioni di Oltre la globalizzazione –, quali conflitti, radicamenti o confini sono emersi? In che modo le università (e le città) si sono mostrate resilienti di fronte a questa sfida? O, al contrario, quali barriere ne hanno limitato l’azione?

SLOT 3

La prospettiva degli studenti sull’ ‘heritage’ universitario: uno studio tra l'Università di Bologna e l'Università di Modena e Reggio Emilia.

S. Belotti, S. Grandi

sara.belotti@unibg.it , s.grandi@unibo.it

Rigenerare le caserme dismesse in Università. Un profilo comparativo dei processi, progetti e città post-Covid-19 tra Italia e Spagna.

F. Camerin

federico.camerin@uva.es

Spazi ibridi: conflitti, radicamenti e confini tra città e università.

F. Zanutto, E. Dansero

francesca.zanutto@unito.it

Torino Città Universitaria. Attori, politiche e processi di un nuovo regime urbano.

S. Cenere, E. Mangione, M. Santangelo, L. Servillo

samantha.cenere@polito.it

Declino dell’università, territorio e Covid-19.

A. Violante

antonio.violante1@unimi.it

“Feedback University” Il peso della valutazione e dei ranking sul ridisegno della geografia universitaria italiana.

G. Iovino

giovino@unisa.it