E’ importante sottolineare come la diagnosi di dislessia possa essere formulata solo al completamento del secondo anno della scuola primaria (II elementare), dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo dell’istruzione formale del codice scritto.
Egualmente l’età minima per porre diagnosi di discalculia coincide con la fine del terzo anno della scuola primaria (terza elementare).
Tuttavia è possibile formulare una ragionevole ipotesi diagnostica, prevedendo necessari momenti di verifica successivi, anche in una fase antecedente in presenza di profili funzionali già compromessi e di altri specifici indicatori diagnostici rilevabili dai dati anamnestici.
La prognosi dei DSA può essere considerata a diversi livelli non necessariamente interconessi ovvero evoluzione a distanza dell’efficienza del processo di lettura, scrittura e calcolo, qualità dell’adattamento, presenza di un disturbo psicopatologico e avanzamento nella carriera scolastica.
L’evoluzione dei vari tipi di prognosi può essere differente ai diversi livelli considerati ed influenzata da molteplici fattori quali la gravità iniziale del DSA, la tempestività e adeguatezza degli interventi, il livello cognitivo e meta cognitivo, l’estensione delle compromissioni neuropsicologiche, l’associazione di difficoltà nelle tre aree (lettura, scrittura e calcolo), la presenza di comorbilità psichiatrica e il tipo di compliance ambientale.